Challenger: Bad Waltersdorf sarà il torneo di Francesco Passaro?
Al Challenger 125 di Bad Waltersdorf (terra rossa), bella località termale in Stiria, erano due gli italiani in tabellone: Passaro e Piraino. Francesco Passaro è apparso davvero tonico e, dopo aver battuto in un match di tre set e due ore di gioco l’ex n.23 Dusan Lajovic (ora al n.127), ha affrontato e battuto il 25enne francese Luka Pavlovic (n.193) con un duplice 6-2. Ora il perugino troverà nei quarti il britannico Jan Choinski (n.227) e giocherà da favorito, ma lo diciamo sottovoce.
Bravissimo anche Gabriele Piraino che, superate le qualificazioni come lucky loser, ha battuto in rimonta (2-6 6-1 6-4) Thiago Agustin Tirante (n.94), giocatore tanto forte quanto incostante. Al turno successivo si è poi dovuto arrendere all’esperto Zdenek Kolar (ex compagno di doppio di Andrea Vavassori) ancora una volta in tre set.
Luca Potenza e Matteo Gigante erano in gara al Challenger 125 di Saint-Tropez (cemento), ed entrambi sono stati eliminati all’esordio. Ma se il tennista siciliano al tabellone principale era arrivato con due belle vittorie nelle qualificazioni (Ursu e Geerts), Matteo vi era invece entrato da testa di serie n.2. Comunque sia Titouan Droguet (n.163) e Edas Butvilas (n.234) hanno alzato l’asticella dove i due azzurri non sono riusciti ad arrivare. Dove si collochi invece l’asticella di Stan Wawrinka non è chiaro, visto che lo svizzero, a 40 anni compiuti (saranno 41 a marzo), continua a macinare avversari. Prima il giovin fenomeno tedesco Justin Engel, 17 anni e n.217 ATP, e poi il francese Robin Bertrand (n.311). Ora si confronterà con un altro aspirante fenomeno, lo spagnolo Martin Landaluce (n.139 e prima testa di serie). Vediamo se ‘Stan the man’, la scorsa settimana finalista a Rennes, riuscirà a convincere anche lui che l’importante non è tanto correre quanto far correre l’avversario.
Inizia maluccio la lunga trasferta americana per i due giovani azzurri Carlo Caniato e Federico Bondioli. Al Challenger 75 di Columbus (cemento), il primo del loro personalissimo trittico, sono usciti di scena prematuramente. Caniato (Circolo Tennis Villa Carpena) nelle qualificazioni contro la wild card Preston Stearns, un 21enne classificato oltre il n.1300, e Bondioli (Sporting Club Sassuolo) al primo turno di tabellone contro Andres Martin (n.286) che l’ha sconfitto con un netto 6-3 6-2. Per loro parziale rivincita in doppio dove hanno sconfitto all’esordio Martinez/Masur (le prime teste di serie) accedendo così ai quarti di finale. Cosa non nuova per loro che agli Internazionali d’Italia sconfissero Vavassori/Bolelli.
Al Challenger 75 di Villa Maria (Argentina, terra battuta) c’era il nostro Francesco Maestrelli che con la sua terza testa di serie approdava sicuro ai quarti di finale, battendo in sequenza Lorenzo Rodriguez (n.462) e Matias Soto (n.287), faticando solo un po’ contro il primo. Ora affronterà il boliviano Murkel Dellien (n.279), avversario a lui inferiore ma assolutamente da non sottovalutare.
Erano tanti gli italiani al Challenger 50 di Targu Mures (Romania, terra battuta): Andrea Picchione, Franco Agamenone e Lorenzo Giustino. I primi due hanno fatto un figurone arrivando ai quarti, Agamenone senza perdere un set, con un po’ più di fatica l’abruzzese che contro Dimitar Kuzmanov (n.265) se l’è vista brutta ed ha avuto bisogno di tre tie-break per prevalere al termine di un match infinito. Ora l’aspetta lo spagnolo Miguel Damas (n.363), mentre Agamenone se la vedrà con Daniel Rincon (n.201) e avrà bisogno di tutta la sua ‘garra’ per ribaltare il pronostico.
Tutti fuori quelli che se la sono giocata nelle qualificazioni, cioè Gabriele Pennaforti, Tommaso Compagnucci, Gianluca Cadenasso, Filippo Romano, Iannis Miletich e Martin Manzano. Ma per i nostri sono stati ‘giorni freddi’ come li ha giustamente definiti Cadenasso.