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US Open, verso Sinner-Alcaraz episodio 16: tutti i precedenti

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La rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è cominciata al Challenger di Alicante nel 2019. A dire il vero, si trattava di un’ipotesi di rivalità, peraltro ampiamente confermata, dal momento che sei anni dopo ci accingiamo ad assistere alla sedicesima sfida tra i due. Jannik e Carlos, Carlos e Jannik si erano poi affrontati nuovamente nel 2021 al Masters 1000 di Parigi-Bercy, il primo testa a testa a livello ATP.

La rivalità propriamente detta nasce però un anno dopo con lo spettacolare incontro allo US Open, perché i grandi duelli sono quelli delle fasi finali degli Slam. A New York era un quarto di finale e quasi due anni dopo c’era chi appunto storceva il naso non accontentandosi delle due semifinali al Sunshine Double 2023. Intanto entrambi continuavano a crescere, a migliorare, tanto da scavare tra sé e il resto della truppa un abisso che quest’anno si è concretizzato in tre finali Slam consecutive tra loro, impresa prima d’ora mai riuscita a nessuno nell’Era Open.
Andiamo dunque a ripercorrere tutte le tappe, partendo da quella a livello Challenger, ricordando che i numeri dell’ATP non conteggiano gli incontri dei circuiti minori o delle qualificazioni, ma da diversi anni compaiono nell’elenco degli head-to-head sul sito dell’associazione dei pro. Al momento siamo 10-5 per Carlos.

1. C. Alcaraz b. J. Sinner 6-2 3-6 6-3

Dopo aver vinto il Challenger di Bergamo e l’M25 di Trento, poi l’M15 di S. Margherita di Pula, Jannik andò nella tana del lupo, il Challenger organizzato sui campi dell’Accademia di Ferrero, il coach di Carlos, con tanto di critiche da parte dei suoi tifosi per la programmazione, la scelta del luogo, la paella e tutto quanto. La possibilità che fosse un po’ stanchino c’era e infatti scrivevamo: “Sotto 2-6, Jannik approfitta del toilet break per un cambio di abbigliamento figurato: ritrovati i panni del sé stesso dell’ultimo mese e mezzo, pareggia il conto dei set e si invola 3-0 in quello decisivo. A quel punto, però, finisce la benzina di Sinner e inizia la fuga di Alcaraz…”.

2. 2021, Bercy 2T: Alcaraz b. Sinner 7-6(1) 7-5

Il primo precedente a livello ATP è quello di Parigi-Bercy. Noi di Ubitennis lo avevamo chiamato il “derby della gioventù” poiché all’epoca Alcaraz aveva 18 anni mentre Sinner 20. Sono serviti due long set allo spagnolo per sconfiggere Jannik e complicargli la vita in ottica Finals, torneo a cui partecipò da riserva ma che si ritrovò a giocare dopo l’infortunio di Matteo Berrettini. Tornando al match di Bercy, Alcaraz apparve nettamente più coraggioso e pulito nel gioco, sconfiggendo in due set l’avversario.

3. 2022, Wimbledon 4T: Sinner b. Alcaraz 6-1 6-4 6-7(8) 6-3

Forte della vittoria contro John Isner in tre set, Sinner vince per la prima volta in carriera contro Alcaraz nella sfida tra i due più giovani tennisti a disputare un ottavo di finale dal 1973 a Wimbledon. Meravigliosa prestazione di Jannik che al netto di un set perso non ha mai ceduto il servizio, mostrando tutta la sua costanza e solidità contro un Alcaraz che si sveglia troppo tardi, ma senza trovare la chiave per ribaltare un match che si tinge di azzurro.

4. 2022, Umago F: Sinner b. Alcaraz 6-7(5) 6-1 6-1

Il primo testa a testa in una finale sorride a Jannik Sinner che conquista il suo titolo su terra numero uno in carriera, il sesto complessivo. L’azzurro, dopo aver perso il primo set al tiebreak, si ritrova a dover salvare sei palle break ad inizio set. Da lì la svolta: Jannik fa tesoro di quei molteplici salvataggi, sposta l’inerzia dalla sua parte e comincia a inanellare game su game per un totale di 12-2 per il 6-1 6-1 finale. Un successo che sottolinea l’errore madornale di Carlos di non indirizzare un match fin lì positivo per lui (“Quel game è stata la chiave del match, affermò post gara lo spagnolo, consapevole della chance vanificata).

5. 2022, US Open QF: Alcaraz-Sinner 6-3 6-7(7) 6-7(0) 7-5 6-3

Dopo tre testa a testa da due/tre set, stavolta al secondo scontro diretto in uno Slam i due la tirano per le lunghe. Lo spagnolo torna a vincere contro l’altoatesino e lo fa ai quarti dello Slam americano. Pier piegare Jannik, Alcaraz ha dovuto lottare la bellezza di 5 ore e 15 minuti prima di sfregiarsi del titolo di giocatore più giovane a raggiungere tre quarti di finale del Grande Slam dagli anni ’90 con Michael Chang. Non bastano a Sinner i due tiebreak vinti, il vantaggio di due set a uno dopo tre parziali e il match point per sconfiggere il futuro campione, capace poi di eliminare Frances Tiafoe in semifinale e Casper Ruud all’ultimo atto.

6. 2023, Indian Wells SF: Alcaraz b. Sinner 7-6(4) 6-3

Indian Wells inaugura la prima di cinque semifinale consecutive che vedranno protagonisti Sinner e Alcaraz. Lo spagnolo gioca in maniera semplicemente superiore all’azzurro che può rammaricarsi soltanto di qualche punto giocato male nel tiebreak. Per il resto successo meritatissimo per Alcaraz che approda così in finale, dove supererà senza troppi patemi d’animo Daniel Medvedev per 6-2 6-3.

7. 2023, Miami SF: Sinner b. Alcaraz 6-7(4) 6-4 6-2

Una partita speciale per Jannik Sinner che per la prima volta in carriera batte il numero uno al mondo raggiungendo così la seconda finale a Miami, dove però non riscatterà la sconfitta con Hurkacz bensì perderà nuovamente, stavolta con Medvedev. Resta però una serata importante per la crescita dell’altoatesino, uno di quei momenti che segnano in positivo.

8. 2023, Pechino SF: Sinner b. Alcaraz 7-6(4) 6-1

Per dare continuità dopo il successo a Miami, ci voleva un grande Sinner che puntualmente non tradisce le aspettative diventando il numero 4 al mondo e raggiungendo Panatta in questo best ranking italiano. Un successo importante dopo un primo set da quattro break nei primi sei game. Una volta trionfato al tiebreak, la gara diventa in discesa per Sinner che strappa il pass per la finale, successivamente vinta contro Daniil Medvedev.

9. 2024, Indian Wells SF: Alcaraz b. Sinner 1-6 6-3 6-2

Carlos fa due su due contro Sinner agli Indian Wells, trionfando anche questa volta. Un incontro diverso da quello a cui ci avevano abituato e che vede il ritorno alla vittoria di Alcaraz con Sinner dopo le sconfitte a Miami e Pechino. in finale con Medvedev nel turno successivo, Alcaraz vinse il torneo.

10. 2024, Roland Garros SF: Alcaraz b. Sinner 2-6 6-3 3-6 6-4 6-3

Altra sfida al quinto set, altra vittoria di Alcaraz. Lo spagnolo in semifinale approfitta di uno Jannik capace sia di dominare in apertura che di vincere un set nonostante i problemi all’avambraccio. I guai fisici si ripresentano da Sinner nella fase clou dell’incontro, tra il quarto e quinto set, dove Alcaraz completa la rimonta.

11. 2024, Pechino F: Alcaraz b. Sinner 6-7(6) 6-4 7-6(3)

Il decimo scontro diretto tra i due si gioca in Cina per la finale del torneo di Pechino. Alcaraz si riprende la rivincita del 2023 trionfando in un tiebreak giocato in maniera superiore nel terzo set dopo aver perso quello in apertura. Sinner chiude la sua striscia di 15 vittorie di fila perdendo per la terza volta del 2024 contro Alcaraz.

12. 2024, Roma F: Alcaraz b. Sinner 7-6(5) 6-1
Al rientro dalla squalifica di tre mesi, Sinner va subito in finale a Roma davanti al proprio pubblico. Si tratta anche della prima finale in un 1000 tra i due padroni del tennis con Alcaraz che trionfa dopo aver annullato due set point a Sinner nel primo. Si chiude a 26 vittorie di fila la striscia dell’altoatesino che però può ritenersi assolutamente soddisfatto. Grande gioia per Alcaraz che fa 7 su 8 nelle finali di Masters 1000 (unico ko contro Djokovic a Cincinnati nel 2023).

13. 2025, Roland Garros F: C. Alcaraz b. J. Sinner 4-6 6-7(4) 6-4 7-6(3) 7-6(2)

Secondo torneo dal rientro e seconda finale per Sinner. “Errore forzato su dritto incrociato di Alcaraz, risposta in entrata sbagliata sulla seconda (ci stava, ha fatto molti punti così), gratuito dopo aver iniziato lo scambio con una gran risposta: così sono sfumati i tre match point consecutivi che Jannik Sinner si era guadagnato sul 5-3 del quarto”. Perché se nello show sullo Chatrier prima della finale suoni Boys don’t cry, il timore che poi qualche ragazzo finisca per piangere ti viene. E così è stato. 5 ore e 29 minuti, la più lunga finale di sempre al Rolando e soprattutto un incontro di livello stellare.

15. 2025, Wimbledon F: J. Sinner b. C. Alcaraz 4-6 6-4 6-4 6-4

“Un match magari non epico come quello del Roland Garros, ma che ha regalato al pubblico all’All England Club e a quello davanti ai televisori di tutto il mondo lo spettacolo che ormai si aspettano dagli scontri di questi due grandi campioni” è l’incipit di Vanni Gibertini nella sua cronaca del match. Jannik reagisce alla sconfitta parigina come meglio non avrebbe potuto, prendendosi il suo quarto titolo Slam, primo italiano a trionfare in Church Road. “In certi momenti non sapevo cosa fare” il commento di Carlos. “Dalla linea di fondo sentivo che era più forte di me, e non potevo fare nulla”.

15. 2025, Cincinnati F: C. Alcaraz b. J. Sinner 5-0 rit.

Poco da dire sulla finale del Masters 1000 dell’Ohio, quando Jannik “è stato costretto ad alzare bandiera bianca per via di un malessere dopo appena 23 minuti di gioco, sul punteggio di 5 a 0 per il suo avversario”. Non se ne possono trarre valutazioni tecniche, chiaro, però Jan è sceso in campo quindi modifica il pallottoliere.

Domenica 7 settembre alle ore 20 italiane (ma anche spagnole), andrà dunque in scena “la finale che tutti si aspettavano” (la frase è da tempo una macro nel nostro editor di testo) che per Jannik può significare l’aggancio a quota cinque titoli Major. E che vale anche il primo posto in classifica. Così, en passant, perché l’epos non è mai abbastanza.


scritto con Christian Attanasio (autore dei match da 2 a 12)

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