US Open, Auger-Aliassime: “Non ho rimpianti per come ho giocato. Il futuro dirà quanto sono vicino ai primi”
Quanto pensi di essere vicino a un giocatore come Jannik dopo questa prestazione e dopo come hai giocato durante questa settimana?
FELIX AUGER-ALIASSIME: Il futuro lo dirà. Il futuro lo dirà. Non voglio fare troppe previsioni. Questa sera, sì, voglio solo prendermi un momento per assorbire il torneo e tutto ciò che è stato positivo. Ovviamente costruisci il tuo futuro su ciò che hai di buono, e poi cerchi di migliorare passo dopo passo. Sto solo cercando di assorbire tutto questo. Ma dire quanto sia vicino il mio livello… sì, abbiamo lottato là fuori. Ci sono stati bei punti. Ho tenuto testa in certi momenti, in alcuni set ho dominato. Ovviamente mi sento competitivo, ma sarà il futuro a dire quanto sono vicino.
Di cosa sei stato più soddisfatto delle tue prestazioni nelle ultime settimane?
FELIX AUGER-ALIASSIME: Molte cose. Molte cose. Perché ovviamente c’è il livello, come sto servendo, come colpisco il diritto, come mi muovo in campo, anche il rovescio. Ci sono molte cose. Ma penso che sopra tutto questo ci sia la convinzione, la mentalità, la sicurezza in me stesso di avere quello che serve per vincere questo tipo di partite. Anche nelle partite difficili, come nei quarti di finale, probabilmente ci sono stati momenti in cui stavo giocando al mio peggio, per così dire. Era comunque buono, ma il mio peggio durante il torneo. Ma continuavo a credere che il mio momento sarebbe arrivato e che sarei tornato a un buon livello. Credo che questo tipo di partite siano gratificanti per me. Penso che la mentalità sia qualcosa su cui ho lavorato e che questa settimana sia stata positiva.
Nel terzo set sembravi avere qualche problema fisico. Stavi bene? Eri al 100%?
FELIX AUGER-ALIASSIME: Sì, sto bene. Sto bene. Sono tornei lunghi e partite dure. Non voglio concentrarmi su questo. Durante il torneo ci saranno sempre delle difficoltà, ma alla fine succede. Merito a lui per aver gestito la situazione forse meglio di me, e andando avanti spero di tornare in queste situazioni e vedere come potrò gestirle meglio.
Cosa hai pensato del pubblico questa sera? A volte ti sei sentito come se giocassi in casa?
FELIX AUGER-ALIASSIME: In un certo senso. È stato bello. È stato bello. Capisco. Ho la mia prospettiva come giocatore, ma capisco anche la prospettiva dei tifosi che guardano. Jannik, tutti i meriti a lui. Sta dominando sul cemento, ma in realtà un po’ ovunque. Io penso che la mia storia fosse un po’ diversa in questo torneo. Penso che la gente conosca il mio nome nel tennis, ma è come se fosse stata una bella storia finché è durata. È finita stasera, ma sono molto contento di tornare a casa sapendo che il pubblico voleva che andassi avanti, che continuassi a giocare bene e a divertirmi in campo.
Hai trovato il suo livello diverso rispetto a quando avete giocato qualche settimana fa a Cincinnati? Lui ha parlato di quanto tu abbia giocato meglio questa sera. È tutto qui? Sei semplicemente riuscito a dare di più?
FELIX AUGER-ALIASSIME: Sì, ho giocato molto meglio. Ho servito molto meglio. È stato strano. A Cincinnati non giocavamo da anni, ed è stato come se fossi stato colto di sorpresa, in un certo senso. Non avevamo mai fatto un allenamento insieme in tre anni. Una cosa è guardare un giocatore, ma essere in campo con lui, vedere come risponde e quanto velocemente gioca, mi ha colto di sorpresa. Poi, andando sotto nel punteggio – anche due su tre – sono andato subito sotto e questo ha influito sul mio gioco. Stasera, invece, sapevo cosa aspettarmi. Lui è partito forte, ma avevo molta più fiducia che con il passare del match avrei trovato un buon livello e sarei stato competitivo.
Hai qualche rimpianto alla fine di questa partita? Ci sono state situazioni molto ravvicinate, soprattutto all’inizio del quarto set. Penso che tu abbia avuto cinque palle break, senza riuscire a convertirle.
FELIX AUGER-ALIASSIME: Sì, è dura. Potrei spiegarti tutti quei punti, ma è finita. Sono stato sorpreso da una seconda di servizio lenta. Ho cercato il vincente di diritto, sarebbe potuto entrare. Se fosse andato bene, magari sarei arrivato al quinto set, magari no. Non lo so. Non ho rimpianti. Ho giocato a modo mio. Ho fatto le mie scelte. Vivi o muori con le tue scelte, no?
Hai risolto la questione della sartoria per il vestito su misura?
FELIX AUGER-ALIASSIME: No (ride). No, ero in campo, dai. Ti aspetti che fosse al telefono subito dopo la sconfitta a sistemare questa cosa? No, lo risolverò domani, sì.
Hai in programma di giocare la Coppa Davis?
FELIX AUGER-ALIASSIME: Ancora devo parlarne con il mio team e anche con la mia fidanzata. Potrebbe dire la sua (ride). Scherzi a parte, vedremo. Ma sicuramente, sì, penso che il matrimonio sia la prossima cosa importante.