US Open, Cobolli: “Ritirarmi era l’ultima cosa che volevo fare. Lorenzo deve credere di più in se stesso”
Flavio, grazie oggi. Puoi raccontarci esattamente cosa è successo là fuori?
FLAVIO COBOLLI: Prima di tutto voglio fare i complimenti a Lorenzo. [Ritirarmi] era l’ultima cosa che volevo fare in campo, anche perché il suo team e il suo staff sono sempre [perfetti]. Sai, uscire da un match importante come questo… Sapevo già dall’inizio della partita di essere al limite e ho giocato molte ore in questi giorni e non sono riuscito a recuperare come avrei voluto. All’inizio della gara avevo solo una possibilità: restare aggressivo e giocare il mio tennis, sperando magari in qualche suo errore, ma non è successo. Ha giocato in modo eccezionale fin dal primo punto. All’inizio del secondo set ho sentito qualcosa al braccio e ho pensato fosse meglio fermarmi, perché sarebbe peggiorato ulteriormente se avessi continuato la partita.
Puoi dirci qualcosa in più sull’infortunio, cosa hai sentito durante la partita?
FLAVIO COBOLLI: Avevo avuto dei crampi nelle altre due partite alle dita e alla mano, ma avevo giocato senza grossi problemi. Oggi ho iniziato il riscaldamento senza dolore, ma quando ho provato il servizio, ho sentito subito qualcosa di strano al braccio e la situazione è peggiorata durante la partita.
Ti aspettavi già da ieri che avresti avuto delle difficoltà fisiche, oppure è successo tutto durante il match?
FLAVIO COBOLLI: Sicuramente ero stanco, mi aspettavo di dover trovare qualcosa dentro di me per andare oltre questi dolori. L’importanza del match bastava per farmi spingere, però non volevo ritirarmi. L’ho detto anche a lui e al suo team, è una cosa che odio e faccio fatica a perdonarmi. Mi dispiace di più per il mio avversario perché lui merita di andare avanti in questo torneo. Lui oggi è stato migliore di me e lo è tuttora. Ha giocato un set e mezzo perfetto e meritava sicuramente la vittoria. Ero stanchissimo, mi dispiace non aver potuto dare di più perché tenevo molto a fare bene, però già all’inizio del secondo set mi sentivo proprio al limite, e quando l’ho spinto al massimo, come sul 4-2, dopo due scambi lunghi mi sono sentito devastato e sapevo che sarebbe peggiorato.
Conosci perfettamente Lorenzo da una vita. A prescindere da come è andata oggi, che valutazione dai di lui? Secondo te può fare cose importanti in questo torneo?
FLAVIO COBOLLI: Lui sicuramente è in gran forma, lo è sempre stato e lo sarà sempre, ha un tennis magnifico e credo debba credere un po’ più in se stesso, perché nemmeno lui si rende conto di come gioca. Mi reputo un avversario ostico e oggi non sono riuscito a trovare neanche un punto debole in lui. Secondo me deve solo crederci un po’ di più, il suo posto è tra i migliori e lo sta dimostrando.
A prescindere dalla stagione, hai raggiunto la top 20. Che posto senti di meritare adesso e per il futuro?
FLAVIO COBOLLI: Sicuramente sono indietro rispetto a Lorenzo e sto facendo un percorso simile al suo di qualche anno fa, un percorso di assestamento e devo ancora migliorare tanto. Però riuscire a giocare tutte le partite a un buon livello e giocarmela con tutti significa tanto per me, e anche magari vincerle. Quindi sto facendo bene in questa stagione e questo è solo l’inizio. Non riesco ancora a dirti dove posso arrivare, so dove voglio arrivare, ma c’è ancora tanta strada da fare, mi sento ancora in fase di slancio.
Tutti dicono che si può migliorare in tanti aspetti. Qual è la priorità per te?
FLAVIO COBOLLI: Sicuramente il servizio. Lo so che è quello che mi devi far dire. Scherzo! Il servizio, soprattutto la percentuale di prime in campo per precisione, è la cosa che devo migliorare di più. Oggi non ho mai servito come volevo per paura di questo fastidio.
Hai fatto una programmazione negli Stati Uniti molto lunga. Ora c’è una parte finale della stagione in Asia: che programmi hai prima della Cina?
FLAVIO COBOLLI: Andrò in vacanza qualche giorno con i miei amici e la mia fidanzata, anche se non ti dico dove! Credo di aver meritato un po’ di riposo. Poi tornerò pronto per la Laver Cup. Non è un infortunio grave, sono solo arrivato al limite con le energie, quindi dopo qualche giorno di pausa ricomincerò ad allenarmi per essere pronto per la Laver Cup e poi per andare in Cina.