ATP Cincinnati: Alcaraz in controllo, supera Medjedovic e raggiunge Nardi agli ottavi
[2] C. Alcaraz b. H. Medjedovic 6-4 6-4
Doppio 6-4 in controllo per Carlos Alcaraz, che in un’ora e 35 minuti batte Hamad Medjedovic, numero 72 del mondo. Lo spagnolo non ha ancora ritrovato la miglior versione di se stesso, ma quanto messo in campo oggi è sufficiente per battere un avversario che accusa molto il caldo irrespirabile di Cincinnati. Medjedovic, consapevole di avere poche energie, prova a sorprendere il numero 2 del mondo con immediate accelerazioni, senza mai dare, tuttavia, l’impressione di poter fare partita pari. Alla fine del match per lui ci sono 25 vincenti e 38 errori non forzati. Alcaraz agli ottavi di finale troverà Luca Nardi, che per la prima volta vince tre incontri nel medesimo torneo ATP.
Primo set: Alcaraz trova il break nell’unica possibilità offerta da Medjedovic
Primo set tutt’altro che entusiasmante tra Carlos Alcaraz e Hamad Medjedovic. Si scambia poco e arrivano tanti errori da ambo le parti. Il serbo prova con le armi a sua disposizione a mettere in difficoltà il numero 2 del mondo, cercando di accelerare e verticalizzare. Nel quarto gioco si porta 0-30 in risposta, sfruttando un inizio di partita un po’ compassato dello spagnolo. Nonostante i 3 punti consecutivi, Carlos è costretto ai vantaggi, ma il servizio gli dà una grande mano a togliersi dagli impicci. E la caratura del campione alla lunga emerge. Sul 3 pari Alcaraz piazza il break decisivo, alla terza occasione. I restanti game sono ordinaria amministrazione per il campione di Murcia, che chiude comodamente per 6-4.
Secondo set: Medjedovic non ne ha più, Alcaraz pasticcia ma vince
Nella pausa tra i due parziali, Medjedovic accusa un malore, forse legato al grande caldo che non dà tregua a Cincinnati. Se nel primo game del set il serbo sembra avere difficoltà a muoversi, piano piano le gambe tornano a girare e anche la partita assume connotati nuovi. Fa capolino qualche scambio divertente, giocato di fino, con esiti ben distribuiti. Alcaraz fatica ancora a trovare il giusto timing sulla palla e gli capita di incappare in errori gratuiti, come quando, nel quinto gioco, spreca una palla break con una risposta steccata. Il serbo accusa un nuovo calo fisico e offre una seconda chance a Carlos. Il numero 72 ATP, fermo sulle gambe, insacca in rete il diritto in uscita dal servizio e deve cedere la battuta. Consapevole di avere la spia delle energie accesa, Hamad modifica leggermente il piano tattico: accelerare subito in risposta o provare la via delle variazioni per accorciare al massimo gli scambi. E, forse sorprendendo Alcaraz, si guadagna la prima palla break, che lo spagnolo cancella con un ace al centro.
Medjedovic continua a martellare e con una risposta poderosa si prende anche una seconda opportunità. Se prima la reazione di Carlos era stata da campione, sul secondo break point commette un velenoso doppio fallo. Tutto da rifare. Il linguaggio del corpo e anche la comunicazione con il proprio angolo da parte del serbo non sono delle più incoraggianti, eppure Alcaraz è in confusione. Spesso non riesce a far partire lo scambio e neppure a far muovere un avversario in debito d’ossigeno. Quando torna a mettere in campo i propri colpi, il 2 del ranking rimette in parità il game e Medjedovic cede il servizio, con due tentativi di smorzata che si afflosciano in rete. Alcaraz può così gestire gli ultimi sussulti del serbo, che da fermo, gioca di braccio, con fortune alterne.