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ATP Cincinnati: Nardi vince e raggiunge Shapovalov

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[LL] L. Nardi b. [Q] T. A. Tirante 6-4 7-5

Luca Nardi l’ha scampata. Con il punteggio di 6-4 7-6(5), al primo turno del Cincinnati Open, il tennista azzurro ha superato l’argentino Thiago Agustin Tirante in due ore di gioco. Si è trattato del secondo testa a testa, con il primo vinto dal sudamericano nelle qualificazioni dello US Open 2023.

Questa volta però è stato il pesarese a strappare il successo, dopo un primo set convincente e un secondo parziale in cui è successo di tutto. Prima Tirante si è trovato due volte sopra di un break, poi è stato l’azzurro ad andare a servire per il match. Ma per entrambi niente da fare. Arrivati al tie-break, dopo un match point italiano mancato nel 12° gioco, Luca ha tenuto sempre il vantaggio e si è così procurato altre due palle per chiudere la sfida. Nella prima ha sferrato il sesto doppio fallo dell’incontro (l’argentino ne ha messi a segno 8 in totale), ma nella seconda il suo rivale ha spedito un dritto a metà rete che gli ha di fatto regalato la partita.

Con il 43% di prime e 36 errori (lo stesso numero di Nardi) il giustiziere del finalista di Kitzbuhel, Arthur Cazaux, nel tabellone di qualificazioni esce dunque sconfitto da questa partita. Nardi invece, ripescato come lucky loser a seguito della sconfitta patita contro Alexander Blockx, avanza nel torneo dopo aver perso quattro delle ultime cinque partite giocate e sei delle ultime sette nei tabelloni principali ATP. Al contrario di Matteo Arnaldi, avanza quindi al secondo turno, dove sfiderà il recente campione di Los Cabos, Denis Shapovalov.

Primo set: Nardi conquista il break in apertura e lo custodisce sino alla fine

Inizio subito ben centrato da parte di Nardi, che manovra bene gli scambi da una posizione molto vicina alla linea di fondocampo e impone a Tirante un ritmo piuttosto elevato. Il 24enne argentino non gli sta dietro e cede quindi la battuta in apertura. Sbaglia qualcosa nel game seguente il tennista pesarese; offre una palla del contro break, ma la cancella con carattere e sale 2-0. Con il servizio il campione del Challenger di Cordoba si assicura il suo primo game, ma continua a faticare nel tentativo di prendere in mano le redini degli scambi. Il numero 98 ATP varia bene il gioco: una volta pesca una smorzata, un’altra scende a rete e un’altra ancora chiude con un’accelerazione vincente. Il 135esimo tennista al mondo è spesso molto falloso ed è quindi costretto a rincorrere nel punteggio.

Il finalista del Challenger di Koblenz, invece, non arranca mai nei propri turni di battuta. Il suo sfidante gioca spesso corto rispondendo al suo colpo di inizio gioco ed è quindi facile preda dei vincenti in avanzamento del 22enne azzurro. Quest’ultimo procede spedito per la sua strada e dopo trequarti d’ora di gioco mette la firma sul primo parziale con il punteggio di 6-4.

Secondo set: Tirante sprecone, Nardi non converte un match point ma la spunta al tie-break

Si torna in campo a seguito di un toilet break del tennista sudamericano, che tiene il suo primo turno di servizio a 30 cercando più aggressività. Si scambia poco in questo frangente dell’incontro, scandito dalla battuta e dal primo colpo in uscita da essa. Nel terzo gioco, però, Luca perde le misure del campo, spara colpi che terminano lunghi di metri e regala così il break a Tirante alla sua seconda chance del game. Lo stesso fa Nardi nel gioco successivo, dove arriva a doppia palla break. La prima occasione non riesce a convertirla, ma nella seconda il tennista italiano scambia molto bene da fondocampo e a una certa il finalista del Challenger di Trieste, che gioca ormai fisso tre metri fuori dal campo, non può far altro che sbagliare. Il contro break è quindi immediato. E pochi istanti dopo anche il 3-3.

Ma ben presto le certezze di Luca iniziano nuovamente a vacillare. Gli errori prendono il sopravvento, il servizio lo tradisce e Tirante riesce così a strappargli la battuta per poi andare a chiudere la frazione. Ma anche lui, sul 30-15, viene abbandonato dai fondamentali. Tre sanguinosi doppi falli porgono altrettante palle break all’azzurro, che trasforma la terza dopo aver steccato due dritti nelle prime due. È invece l’argentino che manca l’appuntamento con la palla nella terza chance azzurra. Arriva quindi l’ennesimo contro break,e di rabbia Tirante spacca una racchetta battendola al suolo ripetutamente.

Con la testa il sudamericano sembra essere scomparso dal campo. I colpi a rimbalzo non seguono un filo logico e con la battuta le difficoltà non paiono diminuire. Una quantità industriale di gratuiti regala il break al pesarese, che va quindi a servire per chiudere la contesa. Arriva a match point, ma qui sbaglia un dritto in arretramento e l’avversario sale poi in cattedra con lo stesso colpo. Altro servizio perso, che per forza di cose porta i due contendenti al tie-break. Il primo a conquistare un punto in risposta è l’azzurro, che si arrampica sul 3-1 e poi sul 5-2 tenendo saldamente i suoi turni di battuta. Giunge quindi a doppio match point: nel primo commette un doppio fallo, ma nel secondo l’argentino gli regala la partita, per 6-4 7-6(5) dopo due ore di gioco, con un dritto a metà rete.

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