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Jannik Sinner: numeri da leggenda come Federer, Nadal e Sampras

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Quando si conclude uno Slam c’è sempre quel dolceamaro che le conclusioni portano intrinsecamente con sé. Forse non c’è neppure una spiegazione razionale, un perché che spieghi la sensazione ossimorica. È semplicemente così.
La portata storica dell’impresa di Jannik Sinner ha, però, finito per coprire la nostalgia della parola fine. Anzi, dato l’epilogo, siamo lieti di aver avuto il privilegio di assistere a un tale finale. E di poter assaporare una sensazione nuova, anche per chi presiede dall’esterno. Mai un italiano aveva trionfato a Wimbledon. È pur vero che Jannik ormai ci ha fatto scoprire il sapore inedito di tanti traguardi oscuri al tennis azzurro fino a poco tempo fa, ma i Championships sono sempre stato il sogno proibito. Come ha scritto nel suo editoriale il direttore Ubaldo Scanagatta, il sogno di chiunque lo abbia atteso, anche quando sembrava di aspettare Godot.

Il successo di Sinner in quattro set su Carlos Alcaraz dà adito all’analisi di alcuni dati. I numeri sono numeri. Freddi e analitici, spesso fuorvianti se non contestualizzati a dovere. Per chi crede nella forza delle parole e nella loro ricchezza sono quasi nemici da combattere, ma mai come oggi quelle statistiche sono indicative di ciò che, a prescindere dall’esito della finale, il numero 1 al mondo sta costruendo mattoncino dopo mattoncino.

Ranking alla mano qui l’analisi della classifica ATP aggiornata Jannik Sinner è solamente il quinto giocatore dal 1990 a infrangere la barriera dei 12000 punti ATP. 12030 per la precisione. Chi sono gli altri quattro? Rafael Nadal. Roger Federer. Novak Djokovic. Andy Murray. Alias coloro che hanno cambiato il volto del tennis, alzando l’asticella verso vette che appaiono – apparivano? – irraggiungibili per le generazioni a seguire. Al netto delle valutazioni sul livello del circuito attuale, con paragoni con stagioni addietro, si tratta di numeri incredibili. Un numero, quel 12030, che fa eco a un altro dato impressionante e che in qualche maniera lo giustifica e lo qualifica. Nell’Era Open, solo cinque giocatori a 23 anni sono stati detentori di tre Slam contemporaneamente. Oltre a Sinner, sono Connors, Sampras, Federer e Nadal. L’altoatesino, infatti, è campione in carica dell’Australian Open, dello US Open e fresco trionfatore di Wimbledon.

Proseguiamo. Il Campo Centrale dell’All England Club è stato scenario del 100esimo match in un Major di Jannik Sinner. E forse non c’è palcoscenico migliore per tagliare l’ennesimo traguardo storico, impreziosito dal trionfo. Di queste 100 partite, 81 sono vittorie. Negli ultimi 25 anni solo Rafael Nadal ha vinto più incontri – 86 – al primo centinaio.

Non c’è molto da aggiungere. Addirittura queste statistiche potrebbero risultare vetuste in un batter d’occhio. Il libro è ancora in corso di scrittura. Però è giusto darne conto, andare in stampa a lavori in atto. Jannik ha confessato a più riprese di far poco caso ai record infranti. E forse ricordarli è un vezzo appannaggio di chi guarda. La grandezza di Sinner non si misura in numeri. Tuttavia, quando si condividono le statistiche con i nomi sopracitati, non si può rimanere indifferenti.

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