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Wimbledon, due azzurri ai quarti: negli Slam è la decima volta. E da lunedì tre italiani in top 20

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Negli Slam, ormai, il tricolore è una certezza. Sia nei primi turni, ma anche negli ultimi. Se Jannik Sinner, con il ritiro di Grigor Dimitrov agli ottavi di finale di Wimbledon, ha raggiunto il settimo quarto di finale consecutivo in un Major, il resto della truppa azzurra prova a stargli dietro piazzando risultati altrettanto significativi. E, molto spesso, ci riesce. Flavio Cobolli, infatti, grazie al successo in quattro set su Marin Cilic, ha conquistato per la prima volta un posto tra i migliori otto di uno Slam.

È la seconda volta che due tennisti azzurri si qualificano in contemporanea per i quarti di finale ai Championships. E siccome in questo periodo nel nostro Paese si parla di Rinascimento tennistico – non a caso la squadra italiana è bicampionessa in carica di Coppa Davis – l’altra occasione in cui ciò era accaduto a Londra era stata… nel 2024. Sinner perdeva contro Daniil Medvedev in cinque set, mentre Lorenzo Musetti vinceva al parziale decisivo contro Taylor Fritz per poi perdere in tre set in semifinale contro Novak Djokovic. E rieccoci nel 2025: sempre Wimbledon, sempre Italia.

È la decima volta nella storia che due tennisti azzurri giungono al turno dei migliori otto nello stesso Major. Se ci concentriamo solo negli ultimi cinque Slam, in ben quattro di questi due rappresentanti del tricolore hanno strappato l’accesso per i quarti di finale. Oltre al già citato Wimbledon 2024, l’Australian Open 2025 ha portato per la prima volta Lorenzo Sonego ai quarti di un Major (sconfitta contro Ben Shelton), a fianco di Jannik Sinner, poi campione dell’evento. In seguito, ecco il Roland Garros, sempre con l’altoatesino protagonista, ma questa volta sconfitto nell’incredibile finale contro Carlos Alcaraz, il quale in semifinale aveva superato Lorenzo Musetti, costretto al ritiro a inizio quarto set.

Si torna a Londra e ancora due italiani sono presenti ai quarti. Mercoledì 9 luglio Sinner sfiderà Ben Shelton, Cobolli se la vedrà con Novak Djokovic. Nei tempi recenti, oltre ai tornei già citati, era successo solamente altre due volte che una coppia di azzurri arrivasse al turno dei migliori otto in un Major: nel 2022 all’Australian Open e allo US Open (Sinner e Matteo Berrettini in entrambi gli eventi). Se si vuole citare gli altri casi, bisogna tornare indietro nel tempo minimo di una cinquantina d’anni. Sulla terra rossa del Roland Garros, un tale risultato si è verificato altre quattro volte: nel 1973 (Adriano Panatta e Paolo Bertolucci), nel 1960 (Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola), nel 1956 (Pietrangeli e Beppe Merlo) e nel 1948 (Gianni Cucelli e Marcello Del Bello).

Per un totale di due volte all’Australian Open, cinque al Roland Garros, due a Wimbledon e una allo US Open. Ma non finisce qui. Da lunedì 14 luglio anche la classifica mondiale sorriderà, in quanto avremo Sinner saldo al numero 1 del ranking, Musetti in top 10 e Cobolli sicuro di entrare per la prima volta tra i primi 20 giocatori al mondo. Con grande probabilità sarà 19, ma se dovesse perdere ai quarti o in semifinale, e Cameron Norrie dovesse clamorosamente vincere il torneo, salirà alla piazza numero 20. Ma dettagli e numeri a parte, il bello sta nel vedere giocare con regolarità i nostri tennisti nei turni decisivi dei tornei più importanti. C’è sempre un’occasione utile, c’è sempre una data fissata. La prossima? Mercoledì 9 luglio.

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