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Wimbledon, niente da fare per Bellucci: Norrie si impone in tre set e vola agli ottavi

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C. Norrie b. M. Bellucci 7-6(5) 6-4 6-3

Cameron Norrie (29 anni, numero 61 del ranking mondiale) supera Mattia Bellucci e si qualifica per la seconda volta in carrieratre anni dopo la semifinale del 2022per gli ottavi di finale di Wimbledon: il britannico si è imposto con il punteggio di 7-6(5) 6-4 6-3 in 2 ore e 28 minuti di gioco, prendendo il controllo della partita dopo la rimonta rocambolesca del primo parziale, nel corso del quale Mattia ha sprecato numerose palle break e un vantaggio di 4 giochi a 2. Da quel momento il match si è incanalato sui binari preferiti da Norrie, che, oltretutto, è riuscito a fare la differenza, nei momenti più caldi, con la prima di servizio: Bellucci, al contrario, ha pagato una prestazione abbastanza scadente alla battuta e le solite difficoltà con il dritto: 49% di prime palle in campo e più doppi falli che ace (8 e 7). Il bustocco può però consolarsi con un torneo incoraggiante (dopo tanti mesi contrassegnati dalle sconfitte) e con il nuovo best ranking di numero 63: Norrie negli ottavi di finale se la vedrà con il vincente dell’incontro tra Jarry e Fonseca.

Primo set: Norrie rimonta e beffa Bellucci al tie break

La prima parte dell’incontro è caratterizzata dalla tensione, dalle palle break e dagli errori gratuiti: i due protagonisti faticano a trovare i soliti punti di riferimento delle traiettorie più sicure, che vanno a sbattere contro lo specchio di un avversario mancino. Mattia, in ogni caso, dopo aver strappato il servizio al rivale, riesce a condurre il punteggio fino al 4 a 2, mettendo anche a segno la risposta vincente più spettacolare del torneo: un lampo travestito da dritto lungolinea, che fa la barba al paletto della rete, fotografando il servizio più estremo di Norrie, quello tipico dei doppisti, ad un passo dal corridoio. Bellucci, che nel terzo game aveva sprecato tre palle del 3 a 0 pesante, subisce il primo break della partita nell’ottavo gioco (4 pari), a zero e con le palle nuove, dopo che pochi minuti prima, in risposta, non aveva concretizzato l’ennesima occasione di break, per un possibile 5 a 2: il britannico soffre, suda, si allontana progressivamente dalla linea di fondo ma, come al solito, rimane lì, pronto a sfruttare le occasioni giuste. Si arriva così al tie break: sul 5 pari un attacco un po’ timido del bustocco viene infilzato da un bel passante lungolinea di Norrie che poi, nel punto successivo, approfitta dell’ennesima stecca di Mattia. 7-6 per il padrone di casa in un’ora e 7 minuti di gioco. Bellucci paga la bassa percentuale di conversione delle palle break (1 su 7) e di prime palle in campo (45%) oltre ai 25 errori non forzati.

Secondo set: Norrie prende il controllo della partita e allunga

Bellucci non riesce a digerire la delusione del primo parziale e subisce immediatamente, in apertura, il break: la partita sembra essersi stabilizzata sui binari preferiti dal britannico che, con il passare dei minuti, alza l’asticella del proprio rendimento al servizio. Mattia, però, all’improvviso, trova i migliori dritti del suo pomeriggio e ricuce lo strappo, mettendo a segno un insperato controbreak, addirittura da 40-0 (2 pari): l’italiano, però, non riesce ad aumentare la percentuale di prime palle in campo, sbaglia la direzione dell’attacco – cercando un contropiede piuttosto improbabile – e cede ancora la battuta, da 30-15 (4-3 Norrie). Il britannico, stavolta, non perdona, e difende il vantaggio fino alla fine, chiudendo il set con il quinto ace della sua partita: 7-6(5) 6-4, e due set a zero in poco meno di due ore di gioco.

Terzo set: Bellucci non c’è più, Norrie chiude la pratica

Mattia nel primo game, stavolta, riesce a sopravvivere, annullando una palla break (1-0) ma, ormai, l’inerzia della sfida è piuttosto chiara: Norrie strappa definitivamente la partita con un parziale di 5 giochi consecutivi (5 a 1), approfittando degli errori non forzati di un Bellucci ormai vicinissimo alla resa. Mattia perde le misure del campo e un pizzico di brillantezza con i piedi, continuando a faticare al servizio: Norrie sul 5 a 2 sente la classica tensione di Wimbledon e subisce un break piuttosto ma nel game successivo rimette subito le cose a posto, chiudendo la pratica per 7-6(5) 6-4 6-3 in 2 ore e 28 minuti di gioco. Bellucci, che per un attimo aveva sognato una rimonta folle, subisce il terzo break del set, da 40-15, sprecando in totale tre palle del 4 a 5: il dritto lo tradisce per l’ultima volta e Norrie può così festeggiare il ritorno negli ottavi di finale dei Championships.

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