Wimbledon, Cobolli: “Sto iniziando ad amare l’erba. Con Mensik sarà battaglia”
Non era cominciata come la sua superficie preferita, ma Wimbledon sta diventando sempre più casa per Flavio Cobolli. Il romano, classe 2002, conquista con autorevolezza il terzo turno battendo il britannico Pinnington Jones 6-1 7-6(4) 6-2, ma più ancora del punteggio colpisce il linguaggio del corpo: rilassato, sicuro, quasi a suo agio in un contesto che per molti italiani resta un labirinto di trappole verdi.
E invece lui, tra un sorriso a fine match e una battuta davanti ai microfoni, si gode il momento e lo racconta con lucidità: “Ora sto iniziando ad amare davvero l’erba”, ma non è solo un discorso tecnico. È la sensazione che Wimbledon stia cominciando a piacergli per davvero, anche quando, fuori dal campo, la casa in affitto salta, il caldo non dava tregua e dormire era un’impresa.
“Amo l’erba, ma che fatica il secondo set”
Cobolli parte forte, travolge l’avversario nel primo parziale lasciandogli appena un game, ma poi la tensione si fa sentire. Va a servire per il secondo set, si irrigidisce, si fa riprendere. “Dopo aver giocato uno dei migliori set della mia vita, nel secondo ero un po’ nervoso”, ammette con sincerità. “Ho avuto un grande aiuto dal mio angolo, ho ricevuto i consigli giusti, e il tiebreak l’ho giocato davvero bene”.
Un match che non gli ha permesso di scendere in campo, qualche ora dopo nel doppio insieme a Bublik: “Quando si gioca dopo aver fatto il singolare, nel doppio le forze calano un po’, ma ci sta. Mi importava vincere, certo, ma anche allenarmi su cose che volevo migliorare; ci siamo divertiti”. È un Cobolli che ha ben chiaro cosa cercare da queste giornate londinesi: crescita, intensità, continuità e perché no, gioia nel giocare a tennis
Vita da torneo: caldo, traslochi e social
Non c’è solo il tennis nella quotidianità del ventiduenne romano, che racconta con un misto di ironia e franchezza anche qualche retroscena fuori dal campo. “La signora non ci ha rinnovato l’affitto, quindi stiamo cercando un’altra casa…stiamo cercando nuova sistemazione. Il problema più grande, però, è stato il caldo: le prime notti sudavo, ora va decisamente meglio”.
E nel mezzo di tutto questo, c’è anche tempo per un po’ di comunicazione social, che Flavio affronta con un piglio fresco e spontaneo, da “Admin” del profilo ATP. “Mi hanno proposto di fare questa cosa, mi danno il telefono e io mostro qualcosa di diverso, qualcosa che il pubblico normalmente non vede. Fino a quando non mi rompe le scatole, perché non farlo? L’importante è che sia divertente”.
Ora Mensik: “Ci aspetta una battaglia vera”
Nel terzo turno c’è Jakub Mensik, classe 2005, talento ceco in ascesa e avversario già conosciuto bene da Cobolli. “Abbiamo un ottimo rapporto, ci alleniamo spesso insieme. Ha una palla pesante, un servizio forte e una risposta che mette in difficoltà. È un giocatore con la testa da campione”. Ma Flavio non parte certo battuto: “Lui, ha un ottimo servizio e un’ottima risposta, io sono più forte fisicamente. Sarà una battaglia vera, aperta, in cui entrambi possiamo dire la nostra”.