ATP Halle: Il titolo di doppio ritorna in Germania, Krawietz e Puetz battono gli azzurri in finale
L’ultimo atto del torneo ATP 500 di Halle si è rivelato un passaggio chiave della stagione per Simone Bolelli e Andrea Vavassori, ma non nel senso sperato. Dopo un momento complicato superato con il titolo ad Amburgo, Bolelli e Vavassori puntavano a consolidare fiducia e condizione in vista di Wimbledon — sopratutto perché l’anno scorso furono eliminati al primo turno dai futuri campioni — ma la conferma del titolo ad Halle è sfumata contro una coppia tedesca più lucida nei momenti decisivi. Quella di oggi era la rivincita della finale del 2024, un nuovo capitolo di una rivalità sempre più accesa: ora il bilancio è di 3-3 tra le due coppie, e la sensazione è che non sia finita qui.
Primo set: dominio tedesco in apertura
Il primo gioco scorre via senza problemi per la coppia tedesca, che tiene il servizio con autorità. Diverso l’approccio per gli italiani: un doppio fallo di Bolelli offre subito due palle break agli avversari, ma con sangue freddo riescono a salvarsi e a tenere il turno di battuta. Krawietz e Puetz confermano l’ottima partenza: mantengono il servizio a 15 con grande ordine (che diventerà il leitmotiv dell’intero primo set), riflessi pronti e un atteggiamento aggressivo ma lucido.
Continuano invece i problemi per Bolelli e Vavassori, in particolare al servizio: sono già tre i doppi falli commessi fin qui. Al contrario, la coppia tedesca si dimostra quasi impeccabile. Gli azzurri concedono ancora palle break (15-40) e i tedeschi con una risposta lungolinea precisa e aggressiva, si portano sul 4-2.
Krawietz e Puetz dominano: servono con attenzione, si muovono con sincronismo a rete e rispondono in modo efficace, ottenendo il 5-2 tenendo il servizio addirittura a zero. Gli italiani servono ora per restare nel set: vanno in difficoltà, concedono due set point ma riescono a salvarsi grazie a ottime seconde, annullando 4 palle break su 5 complessive. Nel game successivo i tedeschi vanno a servire per il set. Bolelli e Vavassori ottengono le prime palle break (finalmente!) della partita e danno segnali di ripresa, ma Krawietz e Puetz restano concentrati e chiudono il set con merito. Il parziale si chiude 6-3, con un netto dominio tedesco anche nei numeri: 32 punti vinti contro 19. Decisive la percentuale di prime in campo (73% contro il 52% degli italiani) e i punti ottenuti in risposta (12 a 6).
Secondo set: tentativo di reazione azzurra, ma K&P la spuntano al tie-break
Dopo il 5-2 subito nel primo parziale, Bolelli e Vavassori tornano in campo con un atteggiamento diverso e un ritmo più incisivo. Si portano avanti 2-1, mostrando maggiore solidità soprattutto al servizio, il fondamentale che era decisamente mancato nel set d’apertura. La sfida resta in equilibrio e la partita si fa sempre più serrata: nessuna delle due coppie riesce ancora a procurarsi palle break. Il duo azzurro gestisce con sempre maggior sicurezza i propri turni di battuta. Sul 4-4 si vedono alcune delle giocate più spettacolari del match, con scambi a rete di altissimo livello da entrambe le parti (e non c’è da stupirsi trattandosi di due coppie di altissimo livello). Nel nono gioco, gli italiani vanno sotto 0-30, ma Bolelli è impeccabile: gestisce la pressione con esperienza e chiude il game senza più far toccare palla agli avversari, portandosi sul 5-4. Sembra che il vento possa cambiare.
Difatti si apre uno spiragio per gli azzurri, nel decimo gioco hanno la possibilità di portare a casa il secondo set, ma nulla da fare, Puetz serve troppo profondo.
Si giunge al tie-break, il secondo parizale si è sempre tenuto sul filo sottile dell’equilibrio: i punti di scarto rispetto agli avversari sono solo tre, un netto contrasto con il primo set chiuso con un +13 tedesco. Il tie-break si apre male per gli azzurri, con un doppio fallo – il sesto del match – che regala un minibreak ai tedeschi. Ma Bolelli e Vavassori reagiscono subito e recuperano. Poi è Krawietz a trovare profondità sulla seconda e a vincere uno scambio combattutissimo, ottenendo un nuovo minibreak.
Sul 5-4 è Puetz ad andare al servizio con due possibilità per chiudere. Il primo punto lo conquista con un magnifico cross stretto di grande qualità, portando la coppia tedesca sul 6-4. Sul finale poi non sbagliano: chiudono il tie-break e conquistano il titolo con il punteggio di 6-3 7-6.
Con questa vittoria, Krawietz e Puetz tornano a sollevare un trofeo che mancava dalle ATP Finals 2024. Hanno disputato una grande partita, in particolare nel primo set dove hanno imposto subito il loro ritmo. Grazie a questo successo, rosicchiano una posizione nella classifica Race e si portano momentaneamente al settimo posto, rilanciando le proprie ambizioni in ottica Torino.
Gli italiani, dal canto loro, hanno faticato a trovare la scintilla decisiva e pur alzando il livello nel secondo set, non sono riusciti a completare la rimonta. Krawietz e Puetz sono stati solidi, sorprendendo gli azzurri con un avvio più brillante. Il doppio, si sa, è una disciplina veloce e spietata: ogni esitazione può costare caro, e spesso non c’è tempo per rimettersi in carreggiata.
Bolelli e Vavassori hanno riconosciuto con sportività la superiorità degli avversari: “Non era il nostro giorno, ma l’atmosfera qui è sempre speciale. Non siamo tedeschi, ma ci avete sempre fatto sentire a casa.” Ora li attende subito un nuovo impegno: saranno testa di serie numero uno a Mallorca, ultimo ATP 250 prima di Wimbledon.