ATP ‘s-Hertogenbosch: Bergs supera Opelka, Diallo sorprende Humbert. In palio il primo titolo ATP
La pioggia ritarda lo svolgimento delle semifinali maschili del Libema Open di s’-Hertogenbosch, che vengono disputate su due campi e che terminano praticamente insieme poco prima delle 19.30, definendo la finale di domenica: saranno Gabriel Diallo e Zizou Bergs a sfidarsi per il trofeo e per succedere ad Alex De Minaur nell’Albo d’Oro della manifestazione.
Z. Bergs b. [LL] R. Opelka 6-1 6-4
La scarsa efficacia del servizio dell’americano è il protagonista principale del primo, fulmineo parziale della semifinale: nonostante il 75% di prime palle in campo, il colpo fondamentale di Opelka non incide e viene saccheggiato a ripetizione dal tennista belga, che si aggiudica tutti i punti (quattro) disputati sulla seconda battuta dell’avversario. Opelka non sembra nemmeno troppo disposto a piegarsi per sostenere il palleggio e la frazione diventa quasi un monologo di Bergs, che concede solo una palla-break e toglie il servizio al rivale per due volte, lasciando in entrambe le occasioni solo un quindici allo statunitense.
Occorrono quindi solo venticinque minuti al ragazzo belga per aggiudicarsi il set cedendo solo un game; da qui però la maxi-battuta del numero 87 del ranking trova la strada e i chilometri orari con cui può provare a ribaltare l’andamento del match. Opelka torna comunque a concedere una palla-break nel settimo game; Reilly fugge il pericolo ma dopo due giochi si ritrova daccapo e la battuta è un ottimo alleato per ricacciare indietro il rivale in due occasioni. Il lungo americano si porta nei pressi del net ma non trova il riflesso per addomesticare un passante di rovescio al corpo del suo avversario e ne concede una terza, per cedere poco dopo la battuta; Bergs chiede assistenza alla propria battuta e chiude al decimo game. Per lui sarà la seconda finale in carriera dopo quella persa con Monfils ad Auckland a inizio stagione.
G. Diallo b. [2] U. Humbert 6-3 7-6(4)
Deve essere considerata una sorpresa la sconfitta di Ugo Humbert per mano del canadese Gabriel Diallo, almeno in termini di classifica (55 il vincitore, 18 lo sconfitto); in realtà il tennista di Metz dopo il successo in febbraio a Marsiglia ha molto stentato, non vincendo più due incontri in fila fino proprio al torneo olandese. Diallo gioca con ordine e fidandosi dei colpi in slice per contenere la migliore attitudine del francese allo scambio da fondocampo. Il canadese ogni tanto strappa qualche conclusione, più che altro per scappare dal palleggio quando si fa troppo intenso, ma tiene bene anche perché Humbert si dimentica delle prerogative del colpo tagliato dall’alto verso il basso e spesso vanifica gli sforzi con errori ricorrenti, soprattutto nelle soluzioni di rovescio in lift.
Venticinque errori non forzati per Ugo nel primo parziale, durante il quale non si registrano per lui palle-break, mentre ce n’è una sola per il nordamericano; Diallo la trasforma e dal 5-3 passa veloce sul 6-3. Anche il secondo set vede prevalere l’attitudine maggiormente erbivora del canadese, ma in questo caso Humbert riesce ad annullare ogni pericolo di break (quattro, di cui due nell’undicesimo game). Serve il tie-break per definire se ci sarà il set decisivo e ancora Diallo è più scaltro nel prolungare i punti e nel tenere la traiettoria dei propri slice sufficientemente bassi per obbligare il rivale a cercare nuovi angoli e a sbagliare. Diallo cambia campo sul 4-2 e chiude comodamente per 7-4; anche per il lungo canadese è la seconda finale della carriera, dopo quella persa lo scorso ottobre ad Almaty per mano di Karen Khachanov.
Il canadese è già sicuro del primo ingresso nella top 50, che in caso di vittoria dovrebbe essere al piano 44; il successo per Bergs vorrebbe parimenti dire ingresso nei primi 50, non per la prima volta però. La vittoria finale sarebbe però anche per lui personal best, a quota 46.