Fritz, Paul e Shelton, da lunedì tre statunitensi in top 10. Non accadeva da diciannove anni
In attesa di riapplaudire un grande campione sotto il vessillo a stelle e strisce, il ranking ATP ristretto ai migliori dieci si appresta ad accogliere tre tennisti statunitensi: da lunedì 16 giugno infatti al numero 4 Taylor Fritz, tra l’altro impegnato a rafforzare la posizione con la finale di domenica a Stoccarda, e al numero otto Tommy Paul, ottimo quartista a Parigi, seppur travolto da Alcaraz, si aggiunge la matricola Ben Shelton che, pur perdendo in semifinale in Germania, irrompe per la prima volta in top 10, e precisamente all’ultimo posto utile.t
È un nuovo segnale di ripresa del movimento statunitense, che, se non è ancora riuscito a trovare un vincitore negli eventi major dallo US Open 2003, quando a imporsi fu Andy Roddick ai danni di Juan Carlos Ferrero, sta tornando a essere protagonista nelle fasi finali delle manifestazioni più importanti. Ricordiamo che sempre nel 2003 ebbe luogo l’ultimo successo USA a Melbourne per merito di Andre Agassi, che superò facilmente il tedesco Rainer Schuettler; per l’ultimo exploit a Parigi e a Londra dobbiamo tornare al secolo scorso, quando sempre Agassi vinse nel 1999 in Francia rimontando due set ad Andrej Medvedev e l’anno successivo quando a Church Road Pete Sampras si prese il suo settimo sigillo inglese rimontando un set all’australiano Pat Rafter.
Nel ranking del 17 aprile 2006 i tre tennisti americani contemporaneamente in top 10 erano Andy Roddick al quarto posto, James Blake tre sedie più indietro e il trentaseienne Andre Agassi, in decima posizione.