WTA Queen’s: Rybakina perde con la qualificata Maria, Anisimova batte Navarro. In semifinale anche Zheng e Keys
Giornata con non poche sorprese sui verdi prati del HSBC Championships di Londra, al rientro nel tour dopo oltre 50 anni.
Il più sorprendente degli esiti è la sconfitta di Elena Rybakina con la qualificata Tatjana Maria, in appena due set 6-4 7-6(4): la kazaka, vincitrice a Wimbledon nel 2022, continua a faticare in un 2025 sempre meno continuo.
Ansimova e Zheng batttono Navarro e Raducanu senza perdere parziali, mentre Madison Keys impiega ben di più per battere Diana Shnaider.
Proprio la statunitense vincitrice quest’anno dell’Australian Open, nella conferenza stampa post partita, si è espressa sulla controversa discussione, a distanza, fra le due finaliste del Roland Garros, Coco Gauff e Aryna Sabalenka: “A esser onesta, non credo mi importerebbe davvero, soprattutto se avessi vinto – ha detto Keys. È un momento emotivamente complicato, credo che le emozioni a volte tirino fuori tutto dalle persone. Le cose vengono dette in un certo modo, ma non necessariamente con serie intenzioni. Alcune volte ti senti molto delusa da te stessa perchè non hai giocato al livello che ti aspettavi: a volte è difficile superare quei momenti, specialmente davanti a un microfono. Ogni tanto diciamo cose di cui poi ci pentiamo. Detto questo, non credo che a Coco importi“.
[8] A. Ansimova b. [3] E. Navarro 6-3 6-3
Quarta vittoria su quattro incontri per Amanda Ansimova su Emma Navarro, che vince appena sei giochi in due set.
Era stata proprio la statunitense ad avere le prime chance a inizio match: la russa annulla due palle break e alla terza occasione del settimo gioco, dopo un’infinità di punti, trova la via per la conquista del vantaggio.
Al servizio per provare ad allungare il parziale, Navarro cede ancora, regalandosi al secondo set point.
Al rientro in campo le cose non sembrano cambiare: Navarro è la prima a perdere la battuta, ma nel gioco successivo trova l’immediata via del controbreak. Quello che poteva esser un rapido ribaltamento d’inerzia, sfuma con il terzo gioco consecutivo vinto dalla giocatrice in risposta, che allunga ancora una volta. Sfumate tre chance per il doppio break, Ansimova vola in semifinale al secondo match point, prenotando la sfida con Zheng.
[1] Q. Zheng b. E. Raducanu 6-2 6-4
Molte più difficoltà di quelle raccontare dal punteggio per la numero 1 del seed, Qinwen Zheng, nel match con Emma Raducanu.
La cinese, nonostante la ovvia superiorità, fatica e non poco a concretizzare le chance nel primo set, costringendosi a lotte estenuanti. Alla fine, il cambio di marcia, arriva nel sesto gioco: alla settima occasione dell’incontro, l’asiatica trova la via in risposta, issandosi sul 4 a 2. La britannica prova a rientrare subito, ma le due chance sfumano rapidamente. Forse condizionata dall’esito di un set in cui sembrava avere il tennis per provare a lottare, Raducanu si arrende a un secondo break.
Come dimostrato dal primo parziale, la giocatrice di casa vuole lottare: immediati i due break in apertura di set, che spingono Raducanu sul 3 a 0. Da quel momento, però, Emma vince soltanto un game: Zheng torna a dominare, alza il livello in risposta e, con tre break, chiude al quarto matchpoint, dopo oltre un’ora di set.
T. Maria b. [4] E. Rybakina 6-4 7-6(4)
Cade in due set anche la testa di serie numero 4, Elena Rybakina, battuta dalla qualificata numero 86 del mondo Tatjana Maria.
Nel primo set è del servizio il totale controllo: una sola occasione di break, a favore della kazaka, nel quinto gioco. Allo stesso modo, la chance arriva anche per la tedesca, che però non spreca e concretizza immediatamente.
Appena due punti persi con la prima, ma uno su sei vinto con la seconda per Maria, che porta a casa un ottimo primo set.
Nel secondo le cose cambiano, radicalmente: i game si allungano, le occasioni di break fioccano da ogni dove: la tedesca ne annulla quattro nel secondo gioco, ma si arrende alla terza nel quarto. Altri due break e infiniti game indirizzano il match sui binari del tiebreak, che sembra la più giusta soluzione.
Proprio quando la maggior esperienza di Rybakina avrebbe dovuto fare la differenza, è Maria a prendere il controllo: minibreak immediato, che le permette di chiudere sette punti a quattro dopo un’ora e quarantasette minuti di partita.
[2] M. Keys b. [5] D. Shnaider 2-6 6-3 6-4
È fra Madison Keys e Diana Shnaider l’unico quarto di finale terminato in tre set, con la vittoria finale della testa di serie numero 2.
Nonostante le prime chance del match fossero a favore della statunitense, è la russa la prima a conquistare il vantaggio: break a quindici nel terzo gioco. Amministrando il vantaggio trova la chiave per un ulteriore brek e, al secondo set point, porta a casa il primo parziale.
Del tutto diverso è l’andamento della seconda parte di match: totale dominio della battuta, un solo break. A conquistarlo, è l’americana: break nel quarto gioco, e nessuna occasione offerta all’avversaria nei giochi successivi.
Anche nel parziale decisivo, nonostante le tante chance per la giocatrice in risposta, basta un break a deciderne le sorti: Keys gestisce nel miglior modo possibile il vantaggio acquisito nel terzo game, e chiude al secondo match point dopo due ore e otto minuti.
Ora, sfida alla sorprendente Maria.