ATP Stoccarda, Zverev elimina Moutet senza problemi. La stellina Engel fa fuori Michelsen
J. Engel b. [7] A. Michelsen 6-4 6-4 (Beatrice Becattini)
Con un doppio 6-4 la stellina di casa Justin Engel, 281 ATP, si porta ai quarti del Boss Open di Stoccarda, estromettendo il numero 7 del seeding e 35 del mondo Alex Michelsen. Con la vittoria al primo turno contro James Duckworth il tedesco è diventato il secondo tennista più giovane dal 1990 a vincere un match a livello ATP sulle tre superfici, con i suoi 17 anni e 8 mesi. Meglio di lui, o forse sarebbe più corretto dire più precoce, negli ultimi 35 anni solo Rafael Nadal, che ci è riuscito a 17 anni e 2 mesi.
Il match
Nella prima sfida tra i due, al tedesco classe 2007 bastano due break, uno per set, per battere un avversario che, sebbene altrettanto giovane, 20 anni, si è attestato in questo 2025 in top 40 con stabilità.
Prestazione impeccabile al servizio per Engel, che non offre neppure una palla break a Michelsen, e anche di grande coraggio in ogni frangente del match, frutto dell’età e della spinta del pubblico casalingo.
Nel game inaugurale lo statunitense è obbligato a annullare due palle break a freddo. Il padrone di casa non riesce a sfruttare la chance, ma l’appuntamento con il break è solo rimandato al gioco di risposta successivo, quando, riportatosi di nuovo sul 15-40, toglie la battuta a Alex con una bella risposta di diritto profonda. Engel è riuscito a limitare le accelerazioni dell’avversario, che spesso si è trovato a colpire in maniera scomoda perché obbligato a rincorse in ogni zona di campo. Justin non trema neppure quando deve chiudere il primo set, che si prende con uno smash.
Nel secondo parziale il canovaccio si ripete: fatale per Michelsen il secondo turno di servizio, quando cede il break decisivo insaccando una volée di diritto in rete dopo un attacco in back non proprio da manuale. Con una gran solidità al servizio, il numero 281 al mondo procede spedito e senza problemi verso la vittoria. Lo statunitense è protagonista di una prova incolore, dove non è mai riuscito a imporre il proprio ritmo agli scambi; anche in battuta, nonostante i 10 ace messi a segno, si è ritrovato spesso sotto pressione, pur concedendo palla break solo in tre giochi.
[4] F. Auger Aliassime – G. Mpetshi Perricard 6-4 6-4 (Beatrice Becattini)
Felix Auger Aliassime si impone in due set, 6-4 6-4, contro Giovanni Mpetshi Perricard e avanza ai quarti di finale. Al terzo incrocio tra i due, il primo su erba – in perfetta parità i precedenti, sul cemento ad avere la meglio è stato il francese, su terra il canadese – il numero 29 del mondo convince contro un avversario sempre insidioso, anche e soprattutto sui prati, come dimostrano gli ottavi di finale raggiunti a Wimbledon lo scorso anno, dove fu fermato da Lorenzo Musetti. La partita è dipesa molto dal servizio di Mpetshi, ingiocabile in alcuni game, deleterio in altri frangenti. Quasi a sorpresa, il francese numero 36 delle classifiche ha ceduto la battuta per tre volte nella sfida e in risposta non è stato così incisivo da poter pensare di rimontare.
Il match
Come d’attesa, la partita è stata per lunghi tratti in balia del servizio, quello di Mpetshi Perricard nello specifico. Per sei giochi di tennis non se n’è visto molto, con scambi rapidi, se non quando neppure avviati.
Il settimo game è quello della svolta: la prima battuta del francese si inceppa e Auger Aliassime riesce a arrivare a una preziosissima palla break con una risposta vincente di diritto. Sul break point lo scambio parte e il canadese prende in mano le operazioni, riuscendo a strappare il servizio all’avversario con un diritto lungolinea vincente e il quarto punto consecutivo. Nell’ottavo gioco Felix rischia di buttare al vento il vantaggio, regalando a Mpetshi tre palle consecutive del controbreak. L’ex numero 6 al mondo, però, si salva a suon di servizi vincenti e si porta sul 5 a 3. Il francese torna a mettere in campo la prima e rimane in scia di Aliassime, che, con un game a 0, si prende il primo set per 6-4.
Il secondo parziale si apre con una serie di regali di Giovanni, che cede nuovamente la battuta, commettendo tre errori di diritto consecutivi, di cui uno, quello sulla palla break spedito in corridoio, particolarmente grave. Il momento di rottura per il numero 36 al mondo pare prolungarsi e anche nel terzo gioco concede una palla break che ha tutte le sembianze di un match point. Auger Aliassime spara un diritto in sventaglio in corridoio, sprecando una occasione ghiotta per indirizzare la partita dopo aver risposto egregiamente su una grande prima di Mpetshi. Il francese, venuto fuori da una situazione critica, riprende coraggio e, in risposta sul 30 pari, si butta a rete; Felix cerca di scavalcarlo ma il lob termina abbondantemente lungo. Giovanni non si lascia scappare l’opportunità e rimpatta la parità sul 2 pari. In un unicum per questa partita, e, osando, si potrebbe dire anche per i match con protagonista Mpetshi Perricard, si manifesta il terzo break consecutivo. Aliassime, con un diritto inside-in, si riporta avanti di un break, che questa volta riesce a confermare con un game di battuta a 0. Nonostante il servizio del francese gli sia tornato in soccorso, in risposta non riesce più ad essere incisivo. Il canadese, due volte finalista a Stoccarda, chiude tenendo la battuta a 0.
[1] A. Zverev b. C. Moutet 6-2 7-6
SET 1: un piccolo passaggio a vuoto non spaventa Zverev
Inizia con piede giusto la sua stagione sull’erba la testa di serie numero 1 del torneo Zverev. Il tedesco infatti trova subito il break fin dal primo game. Il francese Moutet ha qualche problema con il suo servizio, e la formidabile risposta di Zverev lo mette spesso in difficolta. Sul 2-0 il francese si fa infatti rimontare da 40-15 a 40-40, vincendo per un soffio il suo primo turno di servizio. È qui che arriva un piccolo passaggio a vuoto per il numero tre del mondo, che prima si mette nei guai con un doppio fallo, poi si deve arrendere a una risposta monstre di Moutet e infine scivola a rete subendo il passante del francese che vale controbreak.
Tuttavia i problemi al servizio permangono per il ventiseienne transalpino, così Zverev torna avanti nel punteggio dopo appena un gioco. Nei momenti topici Moutet regala, spreca altre tre palle break e poi, a causa di un doppio fallo, subisce il terzo break del set. Per Zverev è poi un gioco da ragazzi chiudere a zero il game finale conquistando il parziale con un agile 6-2 in meno di 40 minuti.
SET 2: Moutet non demorde ma si arrende
Decisamente più in palla Moutet nel secondo parziale che mette parecchio in difficoltà Zverev. Il tedesco in apertura infatti rischia due volte di perdere il proprio turno di servizio ma riesce a rimanere attaccato. Il francese emerge quando gli scambi si allungano con palle sporche che danno fastidio alla testa di serie numero uno, ma poi tornano i soliti problemi in battuta…
Due doppi falli consecutivi al settimo game danno a Zverev la palla break, trasformata con il solito rovescio lungolinea. Però inizia la fiera degli errori per una Zverev molto falloso che ridà subito il servizio al suo avversario. Il francese da lì in poi prende in mano le redini degli scambi, conserva il proprio turno al servizio e poi si assicura il tie break, rapidamente raggiunto anche dal suo avversario.
Al game decisivo una risposta fortunosa dà subito il minibreak a Zverev, consolidato con uno schiaffo al volo e poi con una splendida veronica. Ma Moutet non demorde e un dritto di Zverev vola via ripristinando la parità prima del cambio di campo.
Continua così in parità il tie fin quando sul 5 pari un nastro fortunato smorza la palla di Moutet e dà al francese l’occasione di set point. Ma i due giocatori continuano a regalare: palla, racchetta e set point di Moutet volano via in un attimo, e con due servizi sbagliati porta Zverev a match point, sprecato con un rovescio fuori misura. Il tedesco però fiuta la preda, rimedia subito con un ace e trasforma il secondo match vincendo il tie break per 9-7 e chiudendo il secondo set 7-6.