Roland Garros, la terra promessa di Coco: Gauff rimonta Sabalenka e si prende il 2° Slam
[2] C. Gauff b. [1] A. Sabalenka 6-7(5) 6-2 6-4
Coco Gauff completa la rimonta più dolce della carriera, batte la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka e vince il Roland Garros per la prima volta in carriera: la tennista statunitense si è imposta dopo 2 ore e 38 minuti di gioco con il punteggio di 6-7(5) 6-2 6-4 al termine di un match caratterizzato dalla tensione e, soprattutto, da un vento intenso e fastidioso, che ha condizionato la prestazione delle due protagoniste. Sabalenka si è cacciata nei guai e ha paradossalmente perso la finale nel primo parziale, quando, sul 4-1 40-0 e in pieno controllo della situazione, ha ceduto il primo turno di servizio del pomeriggio, commettendo due doppi falli. Aryna è poi riuscita a superare le montagne russe del primo set, vincendolo al tie break, ma a quel punto il canovaccio tattico della finale era già cambiato e Gauff era silenziosamente diventata la favorita naturale di una finale ventosa, altalenante e piuttosto scadente dal punto di vista tecnico. Con il passare dei minuti la rapidità di Gauff ha preso il sopravvento sui nervi e sulla potenza di Sabalenka, che non è più riuscita a ritrovare la tranquillità e la precisione dei primi minuti di gioco, arrendendosi in una volata emotivamente appassionante: Coco ha festeggiato il secondo titolo slam della vita approfittando del 70esimo errore gratuito di un’avversaria in confusione e correndo subito ad abbracciare il grande Spike Lee, seduto in prima fila. Per Sabalenka, invece, si tratta della terza sconfitta in una finale di un torneo Major, tutte e tre al set decisivo (le prime due: sempre con Gauff a New York nel 2023 e con Keys, pochi mesi fa, a Melbourne): un pomeriggio che la numero 1, verosimilmente, si ricorderà per molto tempo, considerando il dominio totale dei primi minuti di gioco.
Primo set: Sabalenka spreca, rischia la crisi di nervi ma alla fine vince il tie break
Il cielo di Parigi è cupo ma le nuvole non scatenano la pioggia e il tetto – di conseguenza – rimane aperto: le condizioni climatiche, però, contraddistinte dal forte vento, sono molto complicate. L’avvio dell’incontro rispetta tutti i pronostici della vigilia: Sabalenka spinge, lascia andare la propria personalità e i propri colpi, prendendo il controllo degli scambi e costringendo l’avversaria alla disperazione tattica delle corse: la numero 1 si porta rapidamente sul 4-1 40-0, ma da quel momento qualcosa si rompe. Aryna commette un paio di doppi falli, lascia per strada un turno di battuta sanguinoso, e la partita, improvvisamente, si riapre, con l’intensità delle folate di vento che aumenta a vista d’occhio: l’americana ricuce incredibilmente lo strappo (4 pari), approfittando della confusione di Sabalenka, ormai in preda a una crisi di nervi. Siamo al momento della bagarre, sia tecnica che nervosa: il vento è ormai fuori controllo e le due protagoniste cercano di sopravvivere alle palle avvelenate, che cambiano direzione all’ultimo momento. Il livello tecnico è basso e, allo stesso tempo, il peso della finale si fa sentire sulle spalle delle prime due giocatrici del mondo: Sabalenka continua a parlare da sola, si porta sul 5 a 4 e spreca due set point (al servizio) in un game di 18 punti (5 pari). Gauff replica con altri doppi falli (6-5 Sabalenka) ma la bielorussa, figuriamoci, spreca la seconda opportunità di servire per il set, facendosi infilzare da uno splendido passante di rovescio di Coco (il primo colpo emozionante dopo lunghissimi minuti di tennis scadente, 6 pari).
Il vento concede qualche minuto di tregua e il livello si alza: il tie break è divertente, con Gauff che si porta in vantaggio sul 3-0 (pesante) e, poi, fino al 5 a 3. Sabalenka, però, negli ultimi quattro punti gioca con la classe della numero 1, prendendosi finalmente il primo parziale con l’astuzia delle smorzate e degli attacchi in controtempo. Il tie break finisce 7 punti a 5 per Aryna dopo un’ora e 20 minuti di gioco caratterizzata da 8 break e da 48 errori gratuiti.
Secondo set: Sabalenka commette troppi errori, Gauff riapre tutto
Gauff cancella in fretta le memorie negative del primo set e si porta rapidamente in vantaggio sul 2 a 0. La bielorussa non riesce a cavalcare l’onda del tie break e la fiducia dei primi minuti del match diventa lentamente un ricordo lontano: Gauff sistema le percentuali al servizio, sfodera tutta la sua forza mentale e costruisce un muro troppo solido per il tennis zoppicante dell’avversaria. L’americana protegge i tentennamenti del proprio dritto con un chop d’altri tempi, si prende un secondo break con una splendida risposta vincente di rovescio (4 a 1), lo restituisce nel game successivo ma reagisce immediatamente, chiudendo rapidamente il set per 6-2: la numero 1 commette 19 errori gratuiti in 8 giochi e si arrende alle traiettorie ordinate di Gauff, che prende in mano la partita anche dal punto di vista fisico, sfidando la rivale sul piano degli allunghi e degli scambi più intensi. Se la partita diventa una gara di corsa lo spazio per un’impresa statunitense si allarga: dopo 1 ora e 54 minuti arriva il momento del terzo e decisivo set.
Terzo set: Gauff doma il vento e festeggia il secondo slam
Diminuisce l’intensità del vento, i rimbalzi diventano più regolari, Sabalenka prova a farsi sentire e gioca un primo game impeccabile, con tutta la personalità tipica della numero 1: la partita, però, non è più sotto il suo controllo e infatti Gauff, nel giro di pochi minuti, prova a strappare la finale, portandosi in vantaggio per 3 a 1.
Sabalenka, che nel terzo game aveva regalato il break con un doppio fallo, nel quinto riesce ad annullare un paio di palle break esiziali e a rimanere in scia (2 a 3) grazie alla potenza del dritto e del rovescio lungolinea: la sensazione è che possa succedere di tutto, e infatti. E infatti riparte la girandola dei break, dei controbreak e della tensione di una finale sportivamente drammatica: Gauff – responsabilizzata dal vantaggio – restituisce il break di vantaggio (3 pari) ma nel game successivo, ovviamente, strappa ancora il servizio a una Sabalenka nel pallone più totale (4-3 Coco). La nativa di Atlanta sta bene e si affida alla rapidità dei suoi piedi, difendendo con autorità la battuta (5 a 3), Sabalenka – a due punti dalla sconfitta – rimane invece a galla con la disperazione del serve and volley (4 a 5): il vento ritorna prepotentemente protagonista nel momento clou, Sabalenka annulla un match point con la risposta di dritto, spreca una palla del 5 pari e alla fine regala l’ultimo rovescio. Gauff mantiene la calma e festeggia il secondo slam della carriera, chiudendo per 6-7(5) 6-2 6-4 dopo 2 ore e 38 minuti di gioco.