Paolini rimarrà n.4 dopo il Roland Garros. Sarà così anche a Wimbledon?
Qualche anno fa se le avessero detto di essere eliminata agli ottavi del Roland Garros da Elina Svitolina al terzo set, avrebbe sfoggiato il suo proverbiale sorriso e avrebbe di buon grado accettato il risultato. Oggi, il sorriso c’è ancora ma l’asticella si è alzata e il quarto turno a Parigi lascia un pizzico di amaro in bocca. Soprattutto se sei Jasmine Paolini e sei la finalista dell’edizione scorsa, dove solo una Swiatek tirata a lucido ti ha negato la gioia del primo Slam. Allo stato dell’arte, la nativa Castelnuovo di Garfagnana non è più un’intrusa nei piani alti del tennis mondiale, lo slot numero 4 del ranking ne è la certificazione. Un piazzamento che nonostante i 1060 punti persi non ha subito variazioni.
Jasmine non ha pagato dazio a Parigi in termini di ranking, rimanendo ben salda ai piedi del podio anche perchè le inseguitrici, con buona pace di Qinwen Zheng e Madison Keys, hanno un po’ sonnecchiato. Chi ha fatto peggio di Paolini, sempre in termini di punti non difesi, è Iga Swiatek che è stata estromessa dalla sua quarta finale consecutiva sul Philippe Chatrier, sarebbe stata la quinta in totale, da una famelica Aryna Sabalenka. La polacca scende ancora, perdendo due posti e stagliandosi alla posizione numero 7, scavalcata dalla cinese e tallonata dall’americana proprio alle sue spalle.
300, come gli spartani, sono i punti conquistati sia dalla cinese che dall’americana nella loro campagna parigina e si candidano come serie avventrici alla posizione della nostra Jasmine. Con Aryna Sabalenka, Coco Gauff e Jessica Pegula ampiamente fuori portata, dal numero 4 occupato dalla toscana al numero 8 di Madison Keys è una bagarre in cui orbitano 321 punti. Paula Badosa e Emma Navarro chiudono la top 10 più staccate. Tutto sarà deciso dalle rispettive programmazioni sulla stagione in erba, che condurrà all’appuntamento supremo con Wimbledon.
Paolini ha un’altra tangente salata da pagare ai Championship, con un altro epilogo Major raggiunto e da provare a difendere il più possibile in questa edizione. Saranno fondamentali le tappe di avvicinamento al terzo Slam dell’anno, con la superficie in erba a rappresentare, parole della diretta interessata, quasi un terno al lotto: “A volte va meglio, a volte va peggio. In alcuni casi vorrei piangere, in altri mi diverto. Ricordo che in alcuni anni piangevo quasi ogni giorno e se non lo facevo ero comunque molto triste. Devo accettare che le cose su questa superficie non siano facili. A volte sull’erba ti senti pessima a giocare a tennis”
Jasmine non prenderà parte al restaurato, dopo 50 anni di assenza, torneo del Queen’s che si svolgerà dal 9-15 Giugno. La ritroveremo direttamente in Germania, dove la toscana giocherà prima di atterrare a Church Road. Lo switch da terra ad erba, e il ranking, passeranno dalle lande tedesche di Berlino e Bad Homburg. Una tabella di marcia inedita, con Paolini che prima della grande cavalcata dello scorso anno aveva vinto due partite a Eastbourne prima di essere sconfitta da Daria Kasatkina.
Chi tornerà per l’ultimo torneo prima di Wimbledon pare essere Iga Swiatek, con la polacca che si è iscritta solo a Bad Homburg dove non ci saranno Madison Keys e Qinwen Zheng, oltre alle assenze delle leader della classifica mondiale Sabalenka e Gauff. La parata di stelle al completo ci sarà nel 500 della capitale tedesca, con Berlino pronta a sfregarsi le mani per un tabellone ricchissimo dove appunto solo la tre volte vincitrice del Roland Garros, sarà l’assente illustre tra le giocatrici in top-10.
Mirra Andreeva, reduce dalla cocente delusione contro Lois Boisson, è a soli 164 punti dall’azzurra e giocherà i suoi stessi tornei, ovvero Berlino e Homburg. Chi proverà a sfruttare un main draw più spoglio per cercare di rosicchiare punti alle rivali saranno Qinwen Zheng e Madison Keys che, come detto, hanno dato forfait al 500 in Germania per iscriversi al torneo del Queen’s dove saranno con tutta probabilità numero 1 e 2 del seeding e, in teoria, dovrebbero avere vita facile. La strada verso Church Road è ancora lunga, e le carte sono ancora tutta da mescolare e rimescolare, con delle gerarchie nel circuito WTA che sembrano in continuo mutamento.