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Jannik Sinner: “Il tennis di Musetti è molto più bello del mio. Un anno da n.1 non mi ha cambiato”

Jannik Sinner ha sconfitto Andrey Rublev in totale scioltezza e si è qualificato ai quarti di finale del Roland Garros, dove se la dovrà vedere con il kazako Alexander Bublik, capace di eliminare il più quotato britannico Jack Draper. Il numero 1 del mondo prosegue la propria cavalcata sulla terra rossa di Parigi senza concedere set agli avversari, imponendosi con un perentorio 6-1, 6-3, 6-4 contro la testa di serie numero 17 del tabellone.

Il russo non ha avuto i mezzi per impensierire il fuoriclasse altoatesino, che si sta trovando a suo agio sul mattone tritato della capitale francese e che punta a raggiungere l’atto conclusivo del secondo Slam della stagione. L’azzurro partirà con tutti i favori del pronostico contro Bublik, ma il rivale non andrà sottovalutato vista l’impresa firmata agli ottavi di finale e una particolare attitudine su questa superficie, dove si sta confermando in eccellenti condizioni fisiche.

Jannik Sinner ha analizzato la propria prestazione in conferenza stampa: “Può succedere di tutto nel tennis, le cose possono cambiare in un attimo, non diamo nulla per scontato. Siamo contenti di avere due italiani nei quarti di finale. Ad esempio a Draper è girata molto male, sono le piccole cose a fare la differenza. Ho già vissuto partite, momenti, dove le cose possono cambiare in un attimo. Magari domani ti svegli e hai male da qualche parte, non si sa. Il nostro corpo è talmente tanto sotto stress che appena ti rilassi un attimo domani hai la febbre. Dobbiamo stare attenti a molte cose, voi vedete solo le 2-3 ore in campo, ma ci sono tanti problemi dietro che noi dobbiamo mettere da parte”.

Un passaggio sul suo gioco sulla terra rossa:Non credo che sia possibile fare un confronto sulla base di uno o due tornei sulla terra battuta (prima del Roland Garros aveva giocato soltanto a Roma, n.d.r.). In ogni modo penso di esser migliorato rispetto allo scorso anno, e questo dovrebbe essere l’obiettivo, di migliorare il livello di gioco: i risultati sono solo la conseguenza. Lo scorso anno sono arrivato in semifinale qui, quest’anno ho raggiunto almeno i quarti, quindi un buon torneo. Le condizioni oggi erano piacevoli, non c’era troppo vento come invece c’era nel pomeriggio, in ogni caso ottimo risultato questa sera“.

Il numero 1 del mondo si è soffermato anche sul suo livello di tennis:Sto sicuramente giocando un buon tennis. Ovviamente sono molto più libero mentalmente e questo si riflette nel gioco che riesco a esprimere in campo. Tuttavia è solamente il mio secondo torneo dopo tre mesi di stop: sono ai quarti e questo è molto significativo. Sento che il mio livello di gioco è alto, ma le cose possono cambiare molto velocemente, i prossimi avversari saranno diversi dai giocatori affrontati finora quindi devo rimanere concentrato”.

Il fuoriclasse altoatesino si è soffermato anche sul grande momento del tennis italiano e su Lorenzo Musetti:È molto bello far parte di questo pezzo di storia, credo che l’Italia si meriti dei giocatori fortissimi che ora abbiamo, non c’è più da nascondersi. Sono contento di quello che sta facendo Lorenzo, si merita tutto. Ha trovato tanta stabilità dentro e fuori, ed è fortissimo. Ora è n.7 al mondo, il prossimo step sarà i primi 5. Sono sempre il primo tifoso quando gioca, mi piace tantissimo il suo gioco. Ieri ho guardato la partita, ha giocato un tennis incredibile, totalmente diverso dal mio, forse anche molto più bello da vedere rispetto al mio. Bellissimo per il tennis italiano, più arrivano e meglio è“.

Jannik Sinner svetta in testa al ranking ATP da un anno:Non so cosa sia più difficile tra diventare n.1 e rimanere al n.1, ma sono contento. Non di essere diventato n.1 ma di non essere cambiato come persona, ho sempre cercato di lavorare, di migliorarmi e alla fine l’obiettivo è guardare un anno indietro e rendersi conto di essere migliorati. Credo che ci siamo riusciti, basta vedere come giocavo e come gioco su terra ora. Ho fatto la prima finale in un 1000 sul rosso a Roma, sono di nuovo nei quarti qua. Ma al di là di quelle parti lì comunque sono migliorato, questo deve essere l’obiettivo. Sono successe tante cose, ho sempre cercato di avere intorno a me persone che sono molto oneste con me e mi danno una cosa in più. Sono scelte da fare e e io ho scelto sempre il meglio per me stesso, per stare bene anche fuori dal campo“.

In chiusura l’analisi sul suo avversario ai quarti di finale: “Sono due giocatori totalmente diversi (Rublev e Bublik, n.d.r.), ma questo è il bello di questo sport, ogni sfida è diversa, ogni situazione in campo è diversa. Ci siamo preparati bene tatticamente, sono riuscito a giocar bene quella parte lì. Io e Rublev ci conosciamo, sappiamo cosa aspettarci l’uno dall’altro. Lui ha servito molto bene, c’era un po’ di vento, e credo un po’ da fuori si vedeva. Ma posso essere contento della prestazione. Bublik ha caratteristiche diverse, ma ogni partita ha la sua storia. Lui sta servendo molto bene, giocando bene da fondo, e per battere Jack in questo stato di forma devi stare bene“.

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