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Djokovic in missione, Misolic impara: tre set per volare agli ottavi. Avanti Norrie e Bublik

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(a cura di Jenny Rosmini)

[6] N. Djokovic b. F. Misolic 6-3 6-4 6-2 

Un Novak Djokovic solido e concentrato, padrone del campo nei momenti chiave, ha superato senza particolari difficoltà Filip Misolic nel terzo turno del Roland Garros. Il punteggio di 6-3 6-4 6-2 in poco più di due ore racconta una partita mai davvero in bilico, con il serbo bravo a gestire ogni fase del gioco e l’austriaco — proveniente dalle qualificazioni e alla sua prima vera apparizione sul grande palcoscenico di uno Slam — capace di offrire qualche buona resistenza ma mai abbastanza incisivo per mettere in discussione l’andamento del match. 

Primo set: Djokovic parte forte, Misolic resiste ma cede alla distanza 

Djokovic comincia il match con grande concentrazione, tenendo agevolmente il primo turno di battuta e mettendo subito pressione all’austriaco nel secondo gioco. Qui arrivano ben sette palle break per il serbo, tutte annullate da un Misolic coraggioso, che si affida a servizio e smorzate per uscire dai guai. Il game si prolunga fino ai 18 punti, ed è probabilmente il momento in cui l’austriaco spende più energie mentali che fisiche. 

Djokovic però continua a martellare in risposta, mentre nei suoi turni di servizio lascia le briciole: un solo punto perso nei primi tre game alla battuta. Al sesto gioco arriva il break, finalmente concretizzato alla decima occasione complessiva, grazie sia a una serie di errori dello stesso Misolic ormai sotto pressione e a una difesa strenua del serbo. 

Da lì in poi il numero sei del mondo gestisce con sicurezza, conferma il break e chiude il primo set 6-3 in 45 minuti. Impressionante la statistica: 10 palle break procurate, una sola trasformata, ma sufficiente per portare a casa il parziale. Misolic, invece, non si costruisce alcuna occasione in risposta. 

Secondo set: Misolic alza il livello, ma Djokovic è implacabile nei momenti decisivi 

Il secondo parziale è più equilibrato, e Misolic parte meglio, mostrando maggiore fluidità nei colpi da fondo, in particolare con il dritto. Il livello sale e l’austriaco si guadagna anche la sua prima palla break del match nel quarto gioco, costruita con pazienza e coraggio. Djokovic, però, reagisce con esperienza: servizio preciso, chiusura a rete e parità ristabilita. 

Nel game successivo arriva puntuale la risposta del serbo: con un passante dei suoi, Djokovic strappa il servizio e si porta avanti 3-2. Ancora una volta, è nei momenti delicati che il serbo fa la differenza, mentre Misolic, pur generoso, paga qualche imprecisione e scelte troppo affrettate. Il break viene confermato con un turno di battuta tenuto a zero, e nonostante Misolic riesca a rimanere nel set fino al 5-4, il finale è ancora in controllo per Djokovic. Il serbo si concede qualche scambio più aperto, ma chiude con autorità sfruttando ancora una volta il servizio e la gestione del momento: risultato 6-4, 6-2 in un’ora e mezza esatta di partita. 

Terzo set: Djokovic accelera, Misolic cede nel finale 

L’avvio del terzo set segue lo stesso copione: Djokovic strappa il servizio nel primo gioco e conferma immediatamente il vantaggio, salendo 2-0. Misolic ha una buona reazione, tiene il servizio con autorità e si porta sull’1-2, ma il serbo resta avanti senza tremare. 

Nel sesto game arriva lo scambio più lungo del match, 27 colpi, vinto da Djokovic che si guadagna la palla del 4-2 e la concretizza. Il serbo inizia ad avvertire un po’ di fastidio per il pubblico, rumoroso e forse distratto dalla contemporanea finale di Champions League tra PSG e Inter, ma resta concentrato sull’obiettivo. 

Nel settimo gioco arriva il break che chiude virtualmente l’incontro: Djokovic conquista il game ai vantaggi approfittando di un errore grossolano dell’austriaco, che manda fuori colpendo con il telaio. Il serbo serve per il match sul 5-2 e non lascia scampo: in poco più di due ore chiude con una volée smorzata di grande classe, firmando il 6-2 conclusivo. 

Djokovic conquista la vittoria numero 99 al Roland Garros, eguagliando così le 99 ottenute agli Australian Open: un dato che testimonia, se ce ne fosse bisogno, l’incredibile longevità e continuità ai massimi livelli nei tornei dello Slam. Solo Rafael Nadal ha fatto meglio a Parigi in termini di vittorie assolute. Ora il serbo si prepara a sfidare Cameron Norrie agli ottavi di finale, con cui vanta un bilancio nettamente favorevole: 5-0 nei precedenti. Con tre successi in tre set nella prima settimana e nessun segnale d’allarme evidente, Djokovic si presenta alla seconda settimana dello Slam con energie intatte e un atteggiamento da vero uomo in missione. 

Per Filip Misolic, prestazione positiva per atteggiamento e qualità espressa a tratti, ma ancora troppo poco per poter impensierire un campione di questo livello. L’esperienza accumulata, però, potrà servirgli per affrontare meglio le prossime sfide di carriera. 

Gli altri match

C. Norrie b. J. Fearnley 6-3 7-6(1) 6-4

Vittoria piuttosto tranquilla per Cameron Norrie, che in circa due ore e tre quarti si aggiudica il derby con Jacob Fearnely soffrendo solamente nel secondo set, nel quale si è fatto rimontare un vantaggio di 4-0 e 5-3, per poi però dominare il tie-break cedendo un solo punto.

Nel primo e nel terzo set il giocatore nativo del Sudafrica non è mai stato in svantaggio, ottenendo il primo break al quarto game e poi, come detto, andando subito 4-0 nel secondo parziale. La reazione di Fearnley ha permesso al giocatore di Worcester di recuperare entrambi i break di svantaggio e di trascinare il set al tie-break, senza però riuscire a pareggiare la partita. Nel terzo parziale è ripreso il dominio di Norrie, scappato subito dall’1-1 al 5-1 per poi chiudere 6-2 con un altro break.

Si tratta del primo ottavo di finale per Cameron Norrie al Roland Garros e il quarto in totale in carriera nei tornei dello Slam. Gli altri tre erano arrivati tutti in tornei diversi, quindi Norrie è ora approdato agli ottavi in tutti i tornei dello Slam. Al prossimo turno sarà l’avversario di Djokovic, contro il quale non ha mai vinto in cinque precedenti confronti diretti, l’ultimo dei quali poco più di una settimana fa in semifinale al torneo di Ginevra.

A.Bublik b. H Rocha 7-5 6-1 6-2

Vittoria agevole anche per Alexander Bublik, che ha dovuto lottare solamente nel primo set contro il qualificato portoghese Henrique Rocha, arrivato al terzo turno dalle qualificazioni. Il match è stato estremamente fedele alla regola dei servizi nel corso del primo parziale: solo una palla break per Rocha nel terzo game, non sfruttata, e una per Bublik sul 6-5, questa invece convertita per la vittoria nel set. Dal 2-1 fino al 6-5 Bublik ci sono stati solamente otto punti vinti dal ribattitore in otto giochi.

Una volta aggiudicatosi il primo set, Bublik è andato immediatamente 5-0 nel secondo set e 4-0 nel terzo, spegnendo ogni velleità di rimonta nel giovane portoghese che era già alla sesta partita qui a Parigi in meno di due settimane.

L’avversario di Bublik negli ottavi sarà Jack Draper, vincitore di Joao Fonseca: i precedenti sono 2-0 per Draper, anche se nessuno di questi si è disputato sulla terra battuta o al meglio dei cinque set.

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