ATP Amburgo, Bolelli-Vavassori impeccabili: sono in finale
Dal nostro inviato ad Amburgo
Amburgo si tinge d’azzurro anche nel tabellone di doppio. Simone Bolelli e Andrea Vavassori accedono alla finale del Bitpanda Hamburg Open superando con autorevolezza la coppia britannica formata da Joe Salisbury e Neal Skupski. Un successo che profuma di ritrovata fiducia, arrivato con il punteggio di 6-3 6-1 e costruito sulla solidità del servizio, sulla rapidità di Vavassori sotto rete e su una crescente intesa tra i due italiani, che sembrano così archiviare definitivamente il periodo difficile riconfermandosi come una delle coppie più temibili del circuito.
La semifinale odierna rappresentava un esame di alto livello contro due specialisti del doppio: Salisbury, già numero uno del mondo in specialità, e Skupski, anche lui con un passato da leader del ranking. Eppure, sul rosso tedesco, sono stati gli azzurri a prendere subito le redini del match, senza concedere mai la sensazione di potersi disunire. Il pubblico del Centrale ha visto in campo una coppia azzurra ispirata, capace di alternare colpi di fino a scambi più aggressivi, sempre con la giusta dose di attenzione nei momenti chiave. In finale affronteranno la coppia Andres Molteni/Fernando Romboli che hanno battuto, un po’ a sorpresa, Harri Heliovaara/Henry Patten, 1-6 6-1 12-10.
Nel primo set, Bolelli e Vavassori danno immediatamente il tono al match: vincono il sorteggio e scelgono di servire, aprendo con un game lottato risolto grazie a un Vavassori reattivo a rete. Anche il secondo game si decide al deciding point, con Salisbury che sbaglia il colpo decisivo sotto rete: è subito 2-0 Italia. I due azzurri consolidano il break, salendo 3-0 con un turno di battuta autoritario. Salisbury e Skupski reagiscono, tengono a zero il proprio servizio e si rifanno sotto sul 3-1. Ma è ancora l’Italia a fare la differenza nei momenti caldi: altro deciding point nel quinto game e altro punto portato a casa, grazie a una seconda velenosa di Bolelli e una risposta fuori misura di Skupski. Il 4-1 indirizza il set, che si chiude 6-3 con un game solido di Bolelli, ben assistito da un Vavassori impeccabile nei riflessi sotto rete.
Nel secondo set, i britannici partono meglio e tengono a zero il proprio servizio, portandosi per la prima volta in vantaggio. Ma è un fuoco di paglia. Bolelli pareggia immediatamente i conti con un game da veterano, e nel terzo gioco arriva la svolta: prima un passante vincente di Vavassori, poi un errore di Skupski sotto rete regalano il break alla coppia italiana. Da lì in avanti è un assolo azzurro: i turni di battuta diventano inespugnabili, gli scambi si fanno più rapidi e incisivi, e sul 3-1 arriva il secondo break, frutto di una pressione costante e di una lucidità tattica esemplare. Il 5-1 è solo l’anticamera del punto esclamativo che Simone Bolelli mette a segno con un dritto a sventaglio che chiude set e match. È finale, la seconda in un 500 in stagione dopo Rotterdam. Sorridono gli italiani d’Amburgo e un po’ anche noi.