Djokovic e l’insaziabile fame di Slam, parla Mauresmo: “Lotterà per il quarto Roland Garros, ma dispiace non vederlo con Murray”
di Enrico Picone
“Sapevo che momenti come questo sarebbero arrivati. Ho ancora voglia di vincere i tornei del Grande Slam ed essere tra i migliori al mondo. Gioco per vincere trofei ed essere al top della forma prima del Roland Garros, dove sfidarò i migliori al mondo”. Con queste parole Novak Djokovic si è presentato in conferenza stampa a Ginevra, dove l’ex numero 1 al mondo punterà ad aggiungere il titolo numero 100 in carriera in una bacheca già consacrata dal Career Golden Slam.
Il serbo, che dopo avere superato Matteo Arnaldi ai quarti affronterà Cameron Norrie, ha deciso di prendere parte al 250 svizzero dopo il forfait agli Internazionali e i due ko consecutivi agli esordi di Monte Carlo prima e Madrid poi – non accadeva dal 2018 – per preparare al meglio il ritorno sul rosso del Roland Garros, dove nel 2024 ha ceduto la leadership della graduatoria internazionale a Jannik Sinner (il campione azzurro affronterà al debutto il francese Arthur Rinderknech). A Parigi, Nole debutterà contro Mackenzie McDonald, avendo poi la possibilità di ribaltare i pronostici e puntare alla finale dell’8 giugno, che mette in palio il quarto titolo dopo i trionfi del 2016, 2021 e 2023, nonché il venticinquesimo trofeo del Grande Slam. Sulle sorti al Major parigino di Djokovic, che giovedì 22 maggio ha compiuto 38 anni, è intervenuta a TNT Sports la direttrice del torneo ed ex numero 1 WTA Amelie Mauresmo, dicendosi sicura della sua fame di Slam.
Mauresmo: “Non potrei mai escludere Djokovic dai pretendenti al titolo”
Queste le parole di Mauresmo: “A Ginevra, Djokovic proverà a disputare qualche partita per provare a ritrovare maggiore sicurezza nel suo tennis, anche sul piano mentale – ha dichiarato ai microfoni Eurosport – . Ha una forte motivazione a venire a Parigi con più di una partita all’attivo”. Mauresmo ha poi risposto sulla separazione con Andy Murray, che lei stessa ha allenato dal 2014 al 2016: “A dire il vero non so perché abbiano deciso di interrompere. So che Djokovic verrà qui al Roland Garros forse non con grandi aspettative, ma questo non significa che potrei mai escluderlo dalla lista dei contendenti al titolo, questo è certo. Se mi dispiacerebbe non vedere Murray all’angolo? No, sono contenta che abbia fatto questa esperienza con Novak. Penso che si impari molto anche da se stessi quando si passa dall’altra parte della barricata. Mi sarebbe piaciuto averli qui entrambi a lavorare insieme. Ma va bene così. È andata come doveva andare”. Anche l’ex numero 1 al mondo Justine Henin è stata invitata a rispondere sulla separazione con Murray.
Henin: “Djokovic si aspettava qualcosa di diverso da Murray”
Così la belga: “Non sono sorpresa da questa decisione. Possiamo parlare delle tempistiche con cui è avvenuta, pensavamo infatti che forse sarebbero andati a Wimbledon insieme. Questo almeno è quello che si sono detti dopo l’Australian Open: ‘Parliamone e vediamo se vogliamo ancora lavorare insieme. Djokovic sapeva che Murray gli sarebbe stato d’aiuto, ma voleva anche portare qualcosa di nuovo, una maggiore energia, poi si è detto: ‘Con Andy, devo trovare questa motivazione per potergli offrire la mia’. Probabilmente è per questo che ha preso questa decisione in questo momento della stagione”, ha concluso.