Notizie

ATP Ginevra: Djokovic passeggia su Fucsovics, sarà rivincita con Arnaldi. Ai quarti anche Fritz

0 39

[2] N. Djokovic b. M. Fucsovics 6-2 6-3

Novak Djokovic è tornato a vincere. È stato un esordio molto semplice quello del secondo favorito del seeding al Gonet Geneva Open. A livello di ottavi di finale il ventiquattro volte campione Slam ha regolato con un comodo 6-2 6-3 Marton Fucsovics in un’ora e diciassette minuti di partita. Diventano quindi sei le vittorie di Nole contro il magiaro su altrettanti scontri diretti.

Non è riuscito l’ex numero 31 al mondo a dare noia al campione di Belgrado, che ha così contribuito alla 32esima sconfitta di Marton contro un top 10 (su 35 match totali disputati). Troppo poco incisivo al servizio, l’ungherese è stato così facile preda della rinomata risposta del sesto tennista al mondo. Quest’ultimo ha invece disputato una prova ineccepibile in battuta: 73% di prime in campo con l’80% di conversione e un irreale 77% di trasformazione con la seconda. Ovviamente, nessuna palla break offerta da parte di Djokovic, autore anche di 21 vincenti.

Prima affermazione sul rosso per Nole nel 2025. Un successo su terra battuta non arrivava dalla strepitosa vittoria olimpica. Il tennista serbo accede al 220esimo quarto di finale ATP in carriera, il 63esimo sul rosso, continuando a puntare lo sguardo verso il tanto bramato centesimo titolo nel circuito maggiore. Ma prima dovrà vincere altri tre incontri. E nel turno dei migliori otto non avrà vita facile. Matteo Arnaldi, suo giustiziere a Madrid, lo attende al varco nel giorno in cui Novak compirà 38 anni.

Primo set: si rivede un buon Djokovic, Fucsovics non trova contromisure

Parte subito sul pezzo il quasi trentottenne (li compirà giovedì) di Belgrado. Davanti a famiglia e parenti il semifinalista uscente tenta di alzare le traiettorie sul rovescio di Fucsovics, il quale però non casca nel tranello, si sposta in numerose occasioni sul dritto e tiene così testa al serbo. Divertito nell’osservare molti tifosi giovani presenti sugli spalti, il sesto tennista al mondo sembra godersi il momento e continua a tessere la sua trama di gioco. Dal lato opposto della rete il campione del 2018 non riesce a sfondare da fondocampo e tenta più volte la via della smorzata. Ci arriva però bene Nole, che si procura palle break e alla seconda converte rispondendo alla grande. Poi recupera da 0-30 al servizio e con i piedi ben piantati dentro il rettangolo rosso allunga sul 4-1.

Torna ad avere un’opportunità di break il secondo tennista del seeding nel sesto gioco. Il 33enne ungherese, però, trova il coraggio per lasciar andare il dritto e rimane quindi ancora in corsa nel parziale. Ma per poco. Il ventiquattro volte campione Slam risponde sempre più vicino alle righe, Marton non sa più che soluzioni ricercare e con il secondo break (a 15) Djokovic chiude così la frazione 6-2, dopo trentasei minuti, non avendo perso nemmeno un punto con la seconda di servizio in campo.

Secondo set: Djokovic replica senza intoppi e vince senza offrire palle break

Continua a incidere Novak con i colpi a rimbalzo. La differenza tra i due sembra ingigantirsi ogni minuto che passa. Fucsovics resiste come può lasciando andare il dritto non appena trova la palla giusta per accelerare. Ma l’asso di Belgrado è sempre più un geometra prestato al tennis. Costruendosi i punti a regola d’arte, il protetto di Dusan Vemicla collaborazione con Andy Murray è terminata – torna a impensierire il magiaro nei suoi turni in battuta. Marton si salva ancora aggrappandosi alla prima e si rimane quindi on serve, nonostante nei game in cui è Nole a dover battere non si giochi affatto.

A sorpresa Djokovic chiama il medical timeout in un cambio di campo e si fa trattare un dito del piede destro. Al rientro in campo il numero 134 ATP (ex 31) sbarella con il dritto e diventa quindi facile preda del suo avversario, che senza esitazione lo brekka a 0. La fine si avvicina in velocità, con un Nole impeccabile al servizio che spegne piano piano le speranze di Fucsovics, quantomeno bravo a tentare il tutto per tutto nel finale. E così com’era terminato il primo set, con un rovescio lungolinea vincente, si conclude la partita. Dopo un’ora e diciassette minuti, Djokovic vince con il punteggio di 6-2 6-3.

[1] T. Fritz b. Q. Halys 6-4 7-6(5) (di Matteo Beltrami)

Una vittoria convincente per la prima testa di serie Taylor Fritz che impiega due set per avere la meglio sul francese Quentin Halys, sconfitto 6-4 7-6(5) in 1 ora e 37‘. Un match tra due big server, come dimostrano le alte percentuali mantenute dai due al servizio, ma che ha visto trionfare lo statunitense, più cinico nei punti salienti dell’incontro. Il primo set è deciso sul finale con il break di Fritz nel decimo game, dopo aver annullato una palla break nel game precedente. Nella ripresa i turni in battuta sono un fortino per entrambi, quindi si va al tie-break.

Halys continua a servire molto bene, e con il dritto ottiene punti facili. Anche Fritz non è da meno, perché da fondo campo regge bene, e l’equilibrio persiste. Poi il francese, sul punteggio di 5-5, manda Fritz a match point con un dritto in corridoio: il numero uno del seeding non spreca l’occasione e con una prima robusta che non torna in campo avanza ai quarti dove affronterà Hubert Hurkacz.

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Altri sport

Sponsored