Sinner, da Pechino a Roma con Alcaraz nel destino: ma il futuro sembra più che roseo
Il dispiacere è ovviamente enorme, perché quando vai ad un passo dal vincere il torneo di casa, che nel 2024 non avevi potuto nemmeno disputare per infortunio, un po’ di amaro in bocca ti resta. Ma la sconfitta di Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz agli Internazionali BNL d’Italia 2025 di Roma deve avere un sapore diverso. Il n° 1 al mondo è stato in grado, una volta rientrato nel circuito dopo i tre mesi di sospensione per la vicenda Clostebol, di approfittare di un tabellone non impossibile per giocarsi l’ultimo atto al Foro Italico. Ben consapevole, però, come lui stesso ha ammesso a più riprese, di essere andato ben oltre le aspettative che, insieme al team, avevano prima dell’arrivo nella Capitale. Quello che fa un po’ specie, ma solo per il fatto che stiamo parlando dell’altoatesino, è la sconfitta in due set.
È vero che arriva contro Carlos Alcaraz, che per quanto abbia vissuto parecchi alti e bassi negli ultimi mesi rimane pur sempre un ex n° 1 e un plurivincitore Slam. Ma l’aspetto sorprendente è proprio l’aver ceduto in due parziali, sebbene ci sia stata la sensazione che ad un certo punto il secondo lo abbia un po’ lasciato andare. Era dal novembre 2023, e sono quindi passati 18 mesi, che Jannik Sinner non perdeva un incontro non riuscendo a conquistare nemmeno un set. L’ultima volta era accaduto alle ATP Finals 2023 contro Novak Djokovic, quando il serbo si impose in 6-3 6-3. Un’infinità di tempo, che spiega benissimo lo status raggiunto dall’altoatesino negli ultimi tempi e che sottolinea ancora di più il fantastico 2024 che ha vissuto.
Sinner-Alcaraz, la rivalità che chiedevamo
Facendo un analisi approfondita dei suoi risultati, in ogni caso, si può notare come Carlos Alcaraz ritorni spesso nella storia tennistica di Jannik Sinner. E d’altronde era questo che gli appassionati di tennis e gli addetti ai lavori speravano e si aspettavano: una rivalità che potesse scrivere una pagina di storia di questo sport. L’ultima sconfitta in senso assoluto del classe 2001, infatti, risale ad ottobre 2024, quando si arrese in finale proprio al murciano. Quell’incontro era stato diverso per mille motivi e se n’è parlato a lungo anche per le possibilità che si era creato l’attuale n° 1 del mondo per vincerlo. Ma c’è un aspetto che fa ancora più impressione.
Tolto il ritiro contro Felix Auger-Aliassime prima di scendere in campo al Mutua Madrid Open 2024, dall’inizio dello scorso anno Jannik Sinner ha perso in tutto 7 partite. 4 di queste, quindi più della metà, sono arrivate proprio contro ‘Carlitos’, che si conferma l’avversario per lui più ostico in assoluto. E ribadiamo: ce lo si può aspettare e forse è anche giusto così. Lo spagnolo, infatti, lo ha battuto in semifinale ad Indian Wells e al Roland Garros, oltre che in finale a Pechino e a Roma. Gli altri tre giustizieri del n° 1 al mondo sono Stefanos Tsitsipas, in quel match di Montecarlo che tutti ricordiamo, Daniil Medvedev a Wimbledon ed Andrey Rublev a Montreal.
Sinner guarda già a Parigi con una certezza
Intanto, in ogni caso, Jannik Sinner si gode la settimana n° 50 da numero uno del ranking ATP ed esce dagli Internazionali BNL d’Italia 2025 di Roma con una certezza. Carlos Alcaraz è il rivale principale sulla terra rossa e, quasi sicuramente, sull’erba, a meno di improvvisi black-out dello spagnolo. Ma il livello espresso nella Capitale nel corso dell’intera settimana danno una bella iniezione di fiducia al 23enne, che è andato probabilmente oltre l’immaginabile dopo tre mesi. Periodo di tempo in cui lui è stato costretto a fare un pit-stop forzato, mentre il resto della compagnia ha continuato a correre. O, come nel caso di qualcuno ai piani alti del tennis mondiale, a camminare.