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WTA Roma: Gauff lascia le briciole a Raducanu e sfida Andreeva. Quarti di finale anche per Svitolina

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[4] C. Gauff b. E. Raducanu 6-1 6-2

Primo set: Gauff è perfetta, Raducanu incassa 6-1

La partita di Coco non inizia in modo memorabile, ma nonostante il doppio fallo non paga dazio tenendo il turno in battuta senza patemi. Il dritto di Raducanu sembra ancora negli spogliatoi, commettendo dei gratuiti che sono pane per i denti dell’americana. Gauff va in spinta e si guadagna tre palle break: poca pazienza sulla prima chance ma è sufficiente una risposta nei piedi per mettere in difficoltà Emma che è chiamata a fare gara in salita già dal pronti via. La britannica si scuote da un inizio sonnolento, e con un dritto strettissimo si iscrive agli highlights della partita guadagnandosi anche una palla dell’immediato contro break. La nativa di Atlanta sceglie la palla corta, non irreprensibile, per difendersi e solo un pizzico di ritardo nello sprint nega all’ex numero dieci al mondo il recupero: 3-0. La classe 2002 sale di livello e muove il punteggio, ma è costretta sempre a difendersi dai colpi potenti di Coco, come in occasione dell’altra palla break dove si inventa un lob che disinnesca la raffica di colpi della statunitense. Aggressiva, decisa, famelica e con una discreta sensibilità di tocco. C’è tutto questo nella versione deluxe di Gauff, la migliore di quelle mostrate al Foro Italico con l’inerme Raducanu costretta ad incassare il secondo break dopo un tentativo di rovescio in recupero. La numero 49 del ranking non ha più nulla da perdere e tira ogni colpo a tutto braccio, annullando quattro set point in totale. Magra consolazione, la georgiana non si scompone granché e con una robusta prima scrive ad ogni modo un 6-1 rasentando la perfezione.

Secondo Set: Gauff non concede nulla, solo tre game per Raducanu

Il primo set giocato da Gauff demoralizzerebbe la maggior parte delle giocatrici del circuito, ma Raducanu ha il dovere di crederci e parte bene nel secondo parziale. La britannica riesce a tenere leggermente meglio gli scambi, ma fare a sportellate con Coco non è una grande idea e allora dopo 4 game di equilibrio arrivano due palle break per l’americana dopo due errori di rovescio targati Emma. La vincitrice dello US Open 2021 prova a salvarsi con un dritto in contro balzo, ma il recupero della statunitense la obbliga a un back rivedibile che atterra in corridoio: break subito e 3-2 Gauff. Anche il secondo set parrebbe indirizzato, ma la nativa di Toronto ha un moto d’orgoglio e complice un passaggio a vuoto del rovescio di Coco ha una preziosissima occasione per rimettere tutto in discussone, invece la classe 2004 si salva dal primo vero pericolo della sua partita. Dal 3-3 al 4-2 incassato. Praticamente il segnale della resa, Emma deve salvare due palle break ma sulla seconda spara a campo aperto un rovescio sottorete in direzione della giocatrice a stelle e strisce che deve solo rimettere la palla dall’altro lato per prendersi il secondo break e servire per il match. Non ci sono sorprese, la numero 3 del mondo vince con merito lasciando per strada solo tre game, passivo forse troppo severo per Raducanu.

[16] E. Svitolina b. [29] D. Collins 6-4 6-2

Primo set: Svitolina fa leva su un break e va 1-0

Il quarto confronto tra Elina Svitolina e Danielle Collins, il primo su terra battuta, inizia a favore dell’ucraina in svantaggio 2-1 negli scontri diretti. Dopo 11 punti e tre palle break, è suo il primo strappo della contesa. Ma dura tutto lo spazio di un mattino perchè l’americana è bravissima a non far scappare l’avversaria e riprendersi la battuta immediatamente. Rimane l’ultimo guizzo della statunitense che è più preoccupata di respingere l’assalto della nativa di Odessa che provare ad effettuare il sorpasso. Nel terzo game riesce ad neutralizzare due palle break, ma nel turno al servizio successivo è troppo dura risalire da 0-40 e cede per la seconda volta la battuta. E’ la svolta del set con la numero 14 del ranking che custodisce gelosamente i propri turni al servizio, con la finalista dell’Australian Open 2022 che si avvicina solo a 30 in risposta. Così come nel decimo gioco, quello della chiusura, dove sul 30-30 Svitolina si adopera con servizio e dritto per procacciarsi il set point. Non basta una grande risposta di Collins, Elina porta dalla sua lo scambio costringendo all’errore la giocatrice della Florida. Game di carattere per l’ucraina per suggellare il primo set.

Secondo set: Collins non riesce a rientrare, Svitolina ai quarti

I segnali lanciati da Collins all’alba del secondo set non sono propriamente quelli della rimonta rabbiosa, il doppio fallo con cui regala un altro sprint a Svitolina ne è una prova lampante. Danielle prova a scuotersi e imbastisce una reazione da guerriera facendo fare all’ucraina il tergicristallo colpendo diversi rovesci da un lato all’altro del campo: palla del contro-break. Elina subisce e replica, neutralizzando la palla break con lo stesso schema della rivale. La classe 1993 trova il tempo anche di prendersela con il campo per un cattivo rimbalzo che pregiudica la sua rincorsa al contro break. La moglie di Monfils sente l’odore del sangue e capisce di poter azzannare la giugulare del match, dopo aver tenuto botta. Fioccano altre due palle break dove l’americana, abbastanza irritata, bada solo alla potenza nel dritto che si spegne in rete: 3-0 e Svitolina in fuga. Nonostante il duplice svantaggio di break, la nativa di St.Petersburg avrebbe di nuovo due occasioni per dimezzarlo, ma niente affatto con la due volte campionessa del Foro Italico che, invece, cala il tris e vola 5-0 pronta a servire per il match. La frustrazione dell’americana trova un piccolo contentino nell’evitare il bagel con il tanto agognato break, e confermare il primo turno al servizio nel secondo round. Cambia la forma, non la sostanza che manda Svitolina ai quarti di finale.

[7] M. Andreeva b. [22] C. Tauson 5-7 6-3 6-2 (di Andrea Binotto) 

Può tirare un sospiro di sollievo Mirra Andreeva. La diciottenne siberiana ha rimontato Clara Tauson, agli ottavi di finale degli Internazionali BNL d’Italia, strappando il successo per 5-7 6-3 6-2 in circa due ore e mezzo di tennis. Era partita meglio nell’incontro la 22enne danese. A mano a mano che la sfida si è allungata, però, le sue energie atletiche sono andate in calando (complice anche la dura sfida contro Emma Navarro al turno precedente) e la numero 7 al mondo ne ha approfittato spostandola il più possibile per non farla giocare da ferma. 

Sarò anche un caso, ma fino ad ora Mirra, quando è riuscita a battere Clara anche in passato, ha sempre poi vinto il torneo. A Dubai, in febbraio, si trattava direttamente dell’atto conclusivo. In marzo, invece, a Indian Wells era un terzo turno e Andreeva dopo la vittoria si è portata a casa il titolo californiano sconfiggendo in finale Aryna Sabalenka
Con il 73% di conversione con la prima palla di servizio, Andreeva si qualifica per i quarti di finale, i suoi ottavi a livello 1000, i terzi sul rosso e i primi a Roma. Cercherà vendetta. Coco Gauff, vittoriosa contro di lei pochi giorni fa in quel di Madrid al medesimo turno, è pronta per un’altra sfida da popcorn. 

Primo set: Tauson lotta e passa prima del tie break 
(Manuel Ventriglia) 

Un primo set a dir poco serrato. Una lotta senza quartiere tra due giocatrici che si sono sfidate punto a punto e solo la caparbietà di Tauson unita all’imprecisione, e un pizzico di sfortuna, di Andreeva hanno sottratto a questo parziale un doveroso tie break. Chi mette per prima il piede sull’acceleratore è la giocatrice russa che nel terzo game strappa il servizio ma per confermare il break deve giocare 19 punti e annullare sei palle break in toto. Lo sforzo fisico ed emotivo per volare 3-1 sarà pagato nel turno successivo quando Mirra ha un passaggio a vuoto cedendo la battuta a 15 e rimettendo il set sui binari della parità. Si ritorna on serve e gli ultimi game sono di battaglia pura, con la classe 2007 che sul 5-5 fallisce due palle break subendo la regola più vecchia del tennis. Break fallito, break subito. Tauson è bravissima nell’inserirsi nelle crepe del gioco della numero 7 al mondo e alla prima chance sceglie il contropiede, con l’avversaria che inciampa e non riesce ad arrivare in tempo sulla palla. Andreeva perde il set e la testa: scaglia la pallina alle stelle e tira la racchetta in rete beccandosi un warning dal giudice di sedia: 7-5 e 1-0 Tauson. 

Secondo set: Tauson perde brillantezza atletica, Andreeva ne approfitta 
Il finale di primo set avrebbe dovuto gasare Tauson e irritare Andreeva, invece c’è il risvolto opposto. La danese stacca la spina e si fa del male da sola con un doppio fallo che la porta sotto 0-40. Mirra spinge con il dritto e si prende subito il break che andrà a confermare con autorità: 2-0 per la teenager russa. La nativa di Copenaghen tenta di rimanere in scia, ma l’avversaria non ha ancora concesso un punto al servizio nei tre game portati dalla sua parte. 
Continua però a provarci la numero 23 al mondo. Nel sesto gioco costringe la sfidante ai vantaggi grazie a ottime accelerazioni, ma al momento di piazzare la zampata decisiva si scioglie sotto il sole del Foro Italico nel campo più focoso, il Pietrangeli. I suoi spostamenti diventano poi sempre più macchinosi ogni minuto che passa. La diciottenne siberiana si cura semplicemente di mettere qualche palla in più in campo, magari muovendo l’avversaria, e con un altro break si assicura il secondo set 6-3. Dopo un’ora e quarantotto minuti si va al parziale decisivo. 

Terzo set: Andreeva guarda Tauson dall’alto e dirige le operazioni 

Si torna a giocare dopo un toilet break per la 22enne danese, ma il copione non sembra subire modifiche. Tauson dopo pochi spostamenti sull’asse orizzontale non ne ha più sia dal punto di vista fisico, ma anche da quello mentale. La numero 7 al mondo continua quindi a muoverla intelligentemente. L’avversaria però si aggrappa all’unico colpo che si può sempre impattare senza correre, il servizio, e rimane in scia. Nel terzo gioco Mirra si infastidisce per una valutazione dell’arbitro – fa ripetere un punto, che la russa aveva vinto con un dritto al volo vincente, perché prima dell’impatto del colpo le luci dei riflettori si erano accese e Tauson si era fermata – e regala due palle break. Riacquistata lucidità Andreeva mette in tasca quattro punti filati e conferma così il vantaggio. 
Piazza poi subito dopo il break grazie a una fallosa Tauson e senza problemi sale sul 4-1. L’affermazione arriva di lì a pochi minuti. Ennesimo break, conquistato tramite una risposta di rovescio vincente, e Mirra firma il successo per 5-7 6-3 6-2 dopo due ore e trentaquattro minuti. 

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