WTA Roma: cade anche Pegula, Osaka rimonta, Svitolina evita il dramma
Una parte bassa di tabellone che si apre per Jasmine Paolini: eliminate Iga Swiatek e Madison Keys nel sabato pomeriggio degli Internazionali BNL d’Italia, in serata viene battuta anche la numero 3 Jessica Pegula. Si apre almeno sulla carta, perché non è che le tenniste rimaste in gara abbiano dato l’impressione di essere lì per caso, da Shnaider a Stearns, a Collins; intanto, per Jasmine c’è Jelena Ostapenko che neppure ha giocato in virtù del ritiro della lucky loser Laura Siegemund per un problema a una gamba. Andiamo intanto a vedere gli ultimi tre incontri del sabato romano.
N. Osaka b. M. Bouzkova 4-6 6-3 6-3
Prosegue la striscia vittoriosa di Naomi Osaka su terra battuta iniziata al WTA 125 di Saint Malo (la WTA conta anche i circuiti minori e noi ci adeguiamo). Settima vittoria di fila per la giapponese quattro volte campionessa Slam, quindi, grazie alla rimonta su Marie Bouzkova: 4-6 6-3 6-3 in due ore e mezzo, portandosi 3-0 nei testa a testa con la ceca n. 53 della classifica.
Naomi si è fatta sorprendere nel primo parziale perdendo il servizio al settimo gioco – e “sorprendere” è la parola più adatta visto che Bouzkova aveva trasformato una sola palla break su quattordici nei due precedenti confronti, ma è anche vero che Marie in questa stagione è una delle migliori ribattitrici, seconda per punti vinti sulla seconda e per percentuale di conversione dei break point. Ci sarà un motivo però se è stato coniato il nomignolo Clayomi, uno dei peggiori mai sentiti e infatti già l’anno scorso sempre a Roma chiedeva di non chiamarla così; in ogni caso, Osaka aumenta pressione e precisione e con esse i vincenti, 23 per prendersi la seconda frazione 6-3 dopo essere volata 5-1.
Nella partita finale, Bouzkova non chiude il terzo game da 40-15, subisce due dritti vincenti e il break che non recupererà più, cedendo anzi un altro turno di battuta servendo per restare nel match. Per Osaka agli ottavi c’è Peyton Stearns, certamente più a suo agio sul rosso rispetto a Madison Keys, l’avversaria sconfitta nel pomeriggio che tuttavia possiede un livello decisamente superiore; per dire che non si prospetta un match facile per Naomi, tutt’altro.
[16] E. Svitolina b. [Q] H. Baptiste 6-4 3-6 6-4
Con cinque teste di serie eliminate nell’ultimo quarto di tabellone, compresa la numero 2 Iga Swiatek a opera della n. 29 Danielle Collins, la più alta in gara rimane Elina Svitolina, sedicesima del seeding, che ha avuto il suo daffare per battere (e soprattutto chiudere il match con) Hailey Baptiste. Al primo set vinto dall’ucraina nonostante il 2-0 iniziale per l’avversaria, la statunitense ha risposto pareggiando i conti nel secondo parziale, chiuso alla seconda chance in battuta dopo quella mancata sul 5-1.
Testa a testa senza l’ombra di palle break nella partita finale per sette giochi, poi due doppi falli di Baptiste mandano Svitolina a servire per gli ottavi. Uno, due, tre match point da sinistra se ne vanno per Elina il cui braccio si irrigidisce e concede errori macroscopici, le occasioni del controbreak si alternano con altre palle del match e alla fine una volée disastrosa consegna il game a Hailey che può servire per il 5 pari. La questione ora è se i cinque match point peseranno di più nella mente di Elina o in quella di Baptiste che, inaspettatamente ancora in campo, non può restare a metà con la rimonta. E invece può e Svitolina chiude 6-4 3-6 6-4 dopo due ore e 38 andandosi a prendersi gli ottavi proprio contro la scatenata Collins, che immaginiamo già pronta ad avventarsi sulle seconde di servizio ucraine.
[25] E. Mertens b. [3] J. Pegula 7-5 6-1
Spreca occasioni nel primo set e le paga con gli interessi, la numero 4 del mondo Jessica Pegula che restituisce subito a Elise Mertens il break ottenuto al quinto gioco e soprattutto vede sfumare lo 0-40 in risposta sul 5 pari. Un vantaggio guadagnato aprendo il gioco con un passantone dopo una strenua difesa e un altro puntazzo; poi, tra demeriti propri ma anche molti meriti belgi, soprattutto con il rovescio, Mertens ribalta la situazione e va a prendersi il set con un parziale di 9 punti a 1.
L’equilibrio nel secondo parziale dura un battito d’ali di farfalla, Mertens brekka sul 2-1 e tira dritto quasi indisturbata fino a raggiungere Diana Shnaider.