Notizie

ATP Roma, Cinà si arrende a Navone: sarà l’argentino a sfidare Sinner

0 1

M. Navone b. (WC) F. Cinà 6-3 6-3

Sarà Mariano Navone il primo avversario di Jannik Sinner nel suo ritorno al circuito. L’argentino, numero 99 del mondo, ha superato in due set Federico Cinà con un doppio 6-3 in un’ora e 24 minuti. Una vittoria frutto della maggiore esperienza e della capacità di cogliere i momenti chiave del match, in una sfida che ha comunque mostrato sprazzi interessanti del giovane azzurro.
Cinà, classe 2007, ha avuto le sue opportunità, soprattutto nel primo set, ma ha pagato caro l’inesperienza: quattro palle break non convertite nei primi giochi, 29 errori gratuiti in totale, troppi per pensare di impensierire un giocatore solido come Navone sulla terra battuta. Eppure qualcosa su cui costruire c’è, e non poco: i 17 vincenti messi a segno (più dei 15 dell’argentino) sono la prova che la qualità nel tennis dell’azzurro è ben presente. Solo che, come spesso accade sulla terra, la qualità da sola non basta: serve conoscere la superficie, capirne i ritmi, saperne interpretare le insidie. Serve, insomma, tempo. E Cinà ne ha ancora tanto davanti a sé.

Primo set: buon avvio di Cinà ma nin basta

L’avvio è tutto azzurro: Cinà parte aggressivo e si costruisce subito due palle break sul 15-40. Ma Navone, calmo e paziente, le cancella con lucidità, approfittando anche di qualche forzatura di troppo da parte dell’azzurro, forse tradito dall’adrenalina del momento. Scampato il pericolo, l’argentino prende ritmo, inizia a muovere meglio la palla e a variare le traiettorie, mantenendo saldo il comando degli scambi.
Nel quarto game, sul 2-1 Navone, Cinà rimonta da 0-30 fino al 40-30, ma si fa riprendere ai vantaggi. Poi un dritto lungolinea vincente dell’argentino e un doppio fallo pesante di Cinà segnano il primo break del match: 3-1. L’azzurro non molla, risale fino a guadagnarsi una quarta palla break nel game successivo, ma Navone si dimostra ancora una volta più lucido: annulla la chance e si issa sul 4-1.
Il punteggio racconta di un set apparentemente a senso unico, ma in realtà il divario non è così netto: Cinà tiene testa negli scambi, cerca soluzioni con il rovescio e si fa valere in difesa. Però Navone è più paziente, più pulito nei colpi, sbaglia meno. Sul 5-2 l’azzurro tiene il servizio con personalità, ma nel game successivo l’argentino chiude i conti, nonostante un breve passaggio a vuoto. 6-3 in 48 minuti: Navone sfrutta due delle quattro palle break conquistate, Cinà zero su quattro. La differenza, in fondo, sta tutta lì.

Secondo set: le cose si mettono subito male per Cinà

Il copione non cambia nella seconda frazione. Anzi, se possibile, l’inizio è ancora più duro per Cinà, che cede subito la battuta con un altro doppio fallo sanguinoso. Navone conferma il break con autorità, dando la sensazione di avere il match pienamente in controllo, soprattutto dal punto di vista mentale.
Ma l’azzurro reagisce, tiene il servizio e poi, finalmente, trova il break. È il primo del suo match, aiutato da due errori in serie di rovescio dell’argentino. Sul 2-2 la partita si riapre, ma solo per poco. Cinà commette due errori di dritto sul 30 pari del game successivo, restituendo subito il vantaggio all’avversario. Navone ringrazia e mette il pilota automatico: break confermato, game successivo vinto, e match chiuso con un altro 6-3.
Cinà esce con onore, ma con la consapevolezza che il livello richiesto per stare con i migliori, su terra, è ancora lontano. Navone invece fa il suo, con ordine e mestiere, e si prepara alla sfida contro Sinner. Tutt’altra storia.

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Altri sport

Sponsored