WTA Roma: Brancaccio si arrende a una Stearns troppo superiore
P. Stearns b. [WC] N. Brancaccio 6-3 6-2
Non il migliore dei sorteggi per la wild card Nuria Brancaccio, n. 183 WTA con un best ranking di 167 un paio di anni fa, che cede 6-3 6-2 alla n. 42 Peyton Stearns in 73 minuti. Un punteggio netto che si presta a una doppia lettura: se da una parte nasconde le occasioni non sfruttate da Brancaccio anche per i piccoli passaggi a vuoto di Stearns (che è appunto n. 42, miglior classifica, e non top 10), dall’altra il match è sempre stato nelle mani di Stearns senza che Nuria riuscisse ad attaccarla efficacemente nell’angolo sinistro evitando che l’altra prendesse il comando degli scambi.
Peyton, molto a suo agio sulla terra battuta, ha potuto così girare attorno alla palla per scatenare il suo dritto pesante e preciso, per quanto occasionalmente si inceppi. Sono quelle le situazioni in cui l’avversaria può cercare di insinuarsi, cosa che appunto non è riuscita alla ventiquattrenne di Torre del Greco, ancora poco esperta a questi livelli con appena tre vittorie nel Tour, tutte nel 2023.
Primo set – Stearns superiore, Brancaccio non sfrutta le occasioni per rientrare
Dopo una fase iniziale di studio, Nuria si ritrova 15-40 dopo aver iniziato il quarto game con due doppi falli, non segue a rete una palla che mette in difficoltà l’avversaria e finisce con il cedere scambio e servizio; Peyton conferma continuando a spingere efficacemente con il dritto. T
rascinata ai vantaggi nel sesto gioco, sulla palla game Brancaccio richiama l’attenzione dell’arbitro sulla risposta secondo lei lunga di Stearns. La giudice di sedia contatta il collega nella sala del sistema di chiamata elettronico, le viene detto che il sistema non era attivo e quindi scende a controllare il segno: fuori. Peyton si lamenta della situazione e la confronta con la precedente palla dubbia non chiamata nella sua metà campo. L’arbitro deve allora spiegarle la regola che dovrebbe conoscere, vale a dire che non può scendere a controllare il segno a meno che il sistema non smetta di funzionare e, in ogni caso, se la giocatrice non chiede la verifica del sistema.
L’interruzione non le giova e così è lei ad affrontare una doppia palla break, ma Brancaccio non ne approfitta. Stearns indietro 0-30 al momento di servire per il set, ma i rovesci slice di Brancaccio sono degli inviti a spaccare la palla e così Peyton chiude 6-3.
12 vincenti a 6 (8-5 gli unforced), è chiaro che a fare partita è la classe 2001 di Cincinnati, mentre l’azzurra non riesce a crearle grattacapi tattici e dubbi mentali.
Secondo set – Brutta partenza di Brancaccio, Stearns prende il largo
Nuria inizia il parziale con dei gratuiti che mandano subito avanti l’avversaria, liberandola quindi da qualsiasi eventuale tensione residua e sale 2-0 a forza di dritti vincenti. La nostra prova a inventarsi qualche smorzata ma senza fortuna e cede un altro servizio. Peyton ogni tanto si distrae e concede due chance consecutive per recuperare un break, ma si riprende subito affidandosi al servizio e (al) dritto.
Nulla gira per il verso giusto nel lato azzurro, ma c’è una reazione d’orgoglio che le permette di recuperare lo 0-40 e, insieme a un errore incredibile di Sterans, di muovere il punteggio, 1-4. Qualche minuto ancora e Stearns può chiudere il match con l’ennesimo drittone imprendibile. 22 vincenti e 20 non forzati per lei, 9-15 per Brancaccio che può recriminare per lo zero su quattro sulle palle break. Per Peyton, prossimo turno con Anna Kaliskaya.