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ATP Roma, qualificazioni: Arnaboldi sfianca Monteiro dopo tre ore di gioco

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Cala il sipario sulla prima giornata di qualificazioni agli Internazionali BNL d’Italia. La prima parte degli incontri del lunedì ha visto uscire vittorioso, tra gli italiani, il solo Giulio Zeppieri. A chiudere il programma ci ha pensato Federico Arnaboldi, che ha sfidato l’esperto brasiliano Thiago Monteiro sulla SuperTennis Arena. Di seguito, il racconto di quest’ultimo duello e degli ultimi match giocati, nella giornata di apertura, in quel di Roma.

[WC] F. Arnaboldi b. [6] T. Monteiro 7-6(5) 6-7(5) 6-3

Una lotta senza esclusione di colpi. Federico Arnaboldi ha gettato il cuore oltre l’ostacolo nell’incontro di esordio con il brasiliano Thiago Monteiro. Dopo tre ore e sette minuti di partita, il 24enne azzurro ha vinto la sua prima sfida giocata a livello ATP – nel circuito maggiore, poi, ha disputato solo le qualificazioni all’Australian Open 2025 perdendo all’esordio – con il punteggio di 7-6(5) 6-7(5) 6-3. Un successo importante per il numero 194 al mondo, che proprio nella giornata di oggi festeggiava il best ranking.
Al contrario, Monteiro conferma il suo periodo buio con una prestazione deludente (65 errori per lui) che gli farà perdere terreno in classifica, scivolando oltre il 120esimo posto, dato che nel 2024 raggiunse gli ottavi di finale al Foro mettendo a segno, oltre all’ottimo risultato, anche il colpo dell’anno con un tweener mozzafiato. Ma si sa: anno nuovo, vita nuova e questa volta a fare scintille è Arnaboldi, che ora sfiderà al secondo turno il finlandese Otto Virtanen.

IL MATCH – Il primo set è stato estremamente combattuto. A partire in vantaggio è stato Arnaboldi, che si è portato subito sul 3-0 cancellando un paio di palle break nei suoi due turni di battuta. Monteiro ha piano piano iniziato a trovare le trame giuste e in un batter d’occhio si è trovato lui avanti di un break, issandosi sul 4-3. Al momento di servire per chiudere la frazione, però, il 24enne nato a Como gli ha sbarrato la strada rimandando tutto al tie-break, piombato dopo che l’italiano non aveva sfruttato un set point nel dodicesimo game. Qui è stato il 30enne brasiliano a ingranare la marcia giusta nel primo frangente, portandosi sul 3-0. Il cuore dell’azzurro ha battuto però più forte e con grinta Arnaboldi ha rimontato vincendo il primo parziale 7-6(5) dopo quasi un’ora e venti.

Il secondo set ha perlopiù visto i due tennisti alternarsi nei rispettivi turni in battuta, fatta eccezione dello scambio di break avvenuto nel quinto e nel sesto gioco. Nel decimo, sotto 4-5, il numero 194 ATP è riuscito a cancellare un set point in battuta e, rinvigorito da ciò, nel game seguente ha brekkato l’avversario a 15 per poi andare a servire per chiudere la contesa. Ma ecco che Arnaboldi, fino a quel momento piuttosto propositivo, ha iniziato a diventare attendista. Monteiro non si è fatto sfuggire l’occasione allungando la partita al tie-break. A questo punto la sfida è diventata ancora più serrata. L’azzurro è stato capace di portarsi sul 5-4 con due servizi a disposizione; ma qui Monteiro, come suo solito, non ha smesso di crederci ed è venuto a prendersi la frazione con tre punti consecutivi dopo due ore e mezzo di gioco, rinviando quindi l’esito della partita al parziale decisivo.

Si poteva pensare che a questo punto Arnaboldi si demoralizzasse, lasciandosi risucchiare dal tennis più esperto dello sfidante. Ma non è stato così. L’azzurro è partito forte brekkando e allungando sul 3-0 con autorità. Nel settimo gioco il brasiliano si è procurato due occasioni in risposta per rientrare nel match. L’italiano, però, è rimasto roccioso e tenendo i suoi turni di battuta è riuscito ad arrivare per primo al traguardo, spuntandola per 7-6(5) 6-7(5) 6-3 dopo tre ore e sette minuti di tennis.

Gli altri incontri

Inizia bene il cammino dell’olandese Jesper De Jong, quinta testa di serie del tabellone cadetto. Il semifinalista di Montpellier ha sconfitto il francese Harold Mayot 6-2 6-4 e sfiderà ora Thiago Seyboth Wild per un posto nel main draw. Il finlandese Otto Virtanen, invece, sta cercando di risalire la china in una stagione che fino ad ora gli ha regalato solamente quattro vittorie a fronte di tredici sconfitte. La quinta è arrivata a Roma, estromettendo lo statunitense Tristan Boyer 7-6(3) 4-6 6-3 dopo più di due ore e mezzo di gioco. Avanza anche il boliviano Hugo Dellien, decimo favorito delle qualifiche, capace di sconfiggere l’ex top 50 svizzero Marc-Andrea Huesler. Lo score è di 6-3 6-7(1) 6-3 in favore del sudamericano a seguito di due ore e diciannove minuti di tennis.

Sfiderà ora al secondo turno il lituano Vilius Gaubas, recente finalista al Challenger di Roma. Quest’ultimo si è sbarazzato facilmente dell’americano Eliot Spizzirri (6-1 6-2 in poco più di un’ora), campione al Challenger di San Diego a inizio marzo. Continua a fare scintille l’argentino Juan Manuel Cerundolo, bravo a raggiungere il terzo turno a Madrid solamente pochi giorni fa. Il fratello di Francisco si è imposto sul francese, ex numero 36 ATP, Pierre-Hugues Herbert per 6-3 7-6(6) dopo due ore di battaglia. Per il sudamericano, ora, Chun Hsin Tseng.

Per un argentino che avanza ce n’è uno che saluta. Federico Agustin Gomez, apertosi di recente riguardo i suoi problemi di salute mentale, ha perso 6-4 4-6 7-5 (a seguito di due ore e mezzo di lotta) contro il francese Valentin Royer, vincitore dei due Challenger di Kigali organizzati in Ruanda. Il transalpino incrocerà la racchetta al secondo turno con il cileno Tomas Barrios Vera. Quest’ultimo è volato di corsa a Roma da Mathausen, dove nel pomeriggio di domenica 4 maggio ha perso in tre set la finale Challenger contro il connazionale Cristian Garin. Nella capitale italiana il sudamericano ha ritrovato subito il successo superando l’inglese Billy Harris, undicesima forza del seeding cadetto, con un solido 6-2 6-4.

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