Lorenzo Musetti entra in top-10. Tutti i precedenti per gli italiani
Da lunedì Lorenzo Musetti entrerà ufficialmente nella Top 10 del ranking ATP, diventando il terzo giocatore a farvi il suo debutto nel 2025 dopo lo statunitense Tommy Paul (27 gennaio) e il britannico Jack Draper (17 marzo). Con questo traguardo, il carrarino diventa il sesto italiano nell’era del ranking computerizzato – introdotto nel 1973 – a raggiungere l’élite del tennis mondiale, ma chi sono i suoi predecessori?
Adriano Panatta
La storia degli Italiani nelle prime 10 posizioni della classifica ATP ha inizio nello stesso giorno di quella della classifica stessa, il 23 agosto 1973.
In quel caldo lunedì di più di cinquant’anni fa infatti il calcolatore Blinky rigurgitava la prima classifica ufficiale ATP della storia e, all’ottava posizione di quella classifica, dietro all’australiano John Newcombe e davanti all’ Olandese volante Tom Okker si trovava Adriano Panatta.
Al tempo il sistema utilizzato per calcolare i punti era leggermente diverso da quello attuale, entrato in vigore nel 1989, la classifica si basava su tutti i risultati ottenuti nelle ultime 52 settimane e la posizione di ciascun giocatore veniva determinata calcolando la media aritmetica: il totale dei punti conquistati veniva diviso per il numero di tornei disputati. Inoltre, battere un avversario con una posizione più alta in classifica garantiva un bonus, pensato per aumentare proporzionalmente in base al ranking dell’avversario sconfitto.
Le difficoltà legate alle limitate capacità della macchina (molto più lenta e imprecisa di una banale calcolatrice da pochi euro reperibile in cartoleria al giorno d’oggi) rendevano impossibile la pubblicazione a cadenza settimanale della classifica e quando, tre settimane dopo, quest’ultima fu nuovamente pubblicata, Panatta era già uscito dalla top-10.
Ci tornerà solo a marzo del 1976, suo anno magico che gli consegnerà la doppietta Roma-Parigi, e il 24 agosto si isserà fino alla quarta posizione del ranking, restandoci tuttavia solamente due settimane.
Dopo aver passato la stagione ‘76 stabilmente nelle prime 10 posizioni a febbraio 1977 Panatta esce dalla top-10 per non tornarci mai più, raccogliendo un totale di 52 settimane al fianco dei migliori tennisti al mondo
Corrado Barazzutti
Il secondo italiano a fare il suo ingresso tra i migliori 10 giocatori al mondo è il friulano Corrado Barazzutti, oggi presenza fissa nel box di Lorenzo Musetti a fianco di coach Tartarini. Dopo aver flirtato con la top-10 per due stagioni, il 20 febbraio 1978 forte di una semifinale nel torneo di Richmond Barazzutti conquista la decima posizione del ranking. Ci resta solamente per una settimana, riprendendola il lunedì successivo. Comincia così un tira e molla che si ferma solo ad aprile, quando ha inizio una serie di ben 40 settimane tra i primi 10.
Il 21 agosto dello stesso anno, dopo la sconfitta per mano di Borg in finale aBastad, raggiungerà addirittura la settima posizione della classifica ATP dove rimarrà per un totale di tre settimane.
Ad inizio 1979 scenderà all’11° posizione, mettendo fine ad un esperienza complessiva di 45 settimane in top-10
Fabio Fognini
Dopo l’uscita di Barazzutti l’Italia dovrà aspettare 40 lunghi anni per rivedere un suo portacolori nelle prime 10 posizioni della classifica ATP, nello specifico fino al 10 giugno 2019, quando uno splendido e forse maturato Fabio Fognini, fresco vincitore del Masters 1000 di Montecarlo, raggiunge la decima posizione.
A 32 anni compiuti Fabio è il più anziano nella storia a raggiungere per la prima volta in carriera un simile obiettivo, e il 15 luglio raggiunge addirittura la nona posizione, che manterrà però solamente tre settimane, dato che un infortunio occorso durante il match di primo turno a Umago gli impedisce di difendere i punti della vittoria a Bastad dell’anno precedente, facendolo precipitare all’11° piazza.
Avrà l’occasione di fare un’apparizione fugace tra i primi 10 la settimana successiva, salvo poi uscirne definitivamente, concludendo un’esperienza durata complessivamente 9 settimane.
Di tutti i tennisti presi in rassegna in questo pezzo Fognini è l’unico a non aver concluso nemmeno una stagione in top-10
Matteo Berrettini
Fognini ha però inaugurato una grande stagione del tennis italiano e il sentore comune è che dopo la sua uscita il digiuno non sarebbe stato lungo. E infatti il 28 ottobre dello stesso anno, dopo una stagione incredibile, è il turno di Matteo Berrettini.
A fine stagione Berrettini ha anche una classifica abbastanza buona per qualificarsi alle Finals diventando il primo italiano di sempre a vincere un match in quel torneo e venendo premiato come Most improved player of the year.
Le stagioni successive del Martello sono ancora più brillanti e a marzo 2022, forte dei punt conquistati con la finale di Wimbledon dell’anno precedente, raggiunge la sesta posizione della classifica, che mantiene per un totale di 10 settimane.
Nella stessa stagione però qualche problema fisico e l’incapacità di confermare i punti di Wimbledon lo portano fuori dalle prime 10 posizioni, che sta ancora oggi continuando ad inseguire.
La vicenda di Matteo Berrettini, ancora tutt’altro che conclusa, conta fino ad oggi ben 116 settimane nel club dei migliori 10 (103 se non si contano le 13 del 2020, durante le quali il ranking fu congelato causa COVID)
Jannik Sinner
Non so quanto senso abbia dedicargli una voce in questa rassegna, visto che nonostante la squalifica i numeri continuano ad aggiornarsi settimana dopo settimana.
Jannik entra in top-10 il 1° novembre 2021, ma ne esce poco dopo. Ci rientra dopo una sola settimana e ci rimane fino a gennaio 2022, quando ne uscirà nuovamente. A febbraio si separa dallo storico coach Riccardo Piatti sostituito da Simone Vagnozzi, a cui verrà in seguito affiancato Darren Cahill. Lo sposalizio si rivela vincente e dopo pochi mesi Jannik rientra stabilmente in top-10.
Da allora la sua parabola, che lo porterà a trascorrere 48 settimane (ma è sicuro di arrivare almeno fino a 52) alla prima posizione e a vincere tre titoli del grande slam, è nota a tutti e costellata di brillanti successi, diventando, tra le altre cose, l’unico italiano a chiudere una stagione con più di 10000 punti Atp e portandolo a detenere il record di settimane passate in top-5.
E sarà proprio insieme a Sinner che Musetti contribuirà a una settimana storica per il tennis italiano. Nel giorno del sorteggio dei tabelloni principali maschile e femminile degli Internazionali BNL d’Italia 2025, il nostro Paese tornerà ad avere due giocatori nella Top 10 ATP: non succedeva da marzo 2022.
La prima volta in cui due italiani si sono ritrovati insieme tra i primi dieci del mondo risale all’1 novembre 2021. Quel giorno, Jannik Sinner – reduce dalla semifinale all’ATP 500 di Vienna – si affiancò a Matteo Berrettini, che era entrato in Top 10 nel novembre del 2019. All’epoca, Sinner aveva appena 20 anni e due mesi.
Sinner e Berrettini sono rimasti insieme nella Top 10 per un totale di 17 settimane non consecutive.
Menzione d’onore necessaria per Nicola Pietrangeli, Uberto De Morpurgo e Giorgio De Stefani, considerati tra i primi dieci del mondo a fine stagione, quando erano i giornalisti a stilare le classifiche