ATP Madrid, Cerundolo: “Ho giocato una brutta partita, ma non devo abbattermi per questo”
Da Madrid, il nostro inviato
Non è stata una semifinale memorabile quella tra Casper Ruud e Francisco Cerundolo, che ha visto il norvegese raggiungere la finale del Mutua Madrid Open. Al termine di un match fatto di alti e bassi, tanta discontinuità, e soprattutto nervosismo. Specie da parte dell’argentino, che più volte si è trovato in vantaggio di un break, senza mai riuscire però a prendere davvero in mano l’incontro. Ed era infatti tutt’altro che felice, nonostante la semifinale raggiunta, nelle dichiarazioni post match.
“Non ho provato le migliori sensazioni” spiega l’argentino, “ho giocato una partita molto brutta, con molti errori, a tratti pessima, anche se nemmeno lui ha giocato un gran tennis, ma ha giocato meglio nei punti importanti. Non so se sia stato il nervosismo, o l’ansia quando inizi a perdere molte occasioni, e ogni volta che ne hai una nuova vedi che è un po’ più difficile, più distante da realizzare. Ho avuto troppe occasioni che non sono riuscito a capitalizzare, è difficile ottenere così tante palle break, oggi l’ho fatto, ma non sono riuscito a sfruttarle tutte. Alla fine finisci per dubitare un po’ del tuo gioco”.
Nonostante la brutta sconfitta, sarebbe però ingiusto trascurare il grande torneo disputato per arrivare fino alla semifinale. Ma, si sa, appena arrivata la sconfitta è difficile anche vedere il lato da portare a casa della situazione: “Tra un paio di giorni comincerò a vedere tutti gli aspetti positivi, perché ora è davvero difficile concentrarsi sulle cose positive. È la mia seconda semifinale in un Masters 1000, non avrebbe senso criticarmi per quello che è successo oggi, perché è stata una settimana di grandi progressi. Non credo che questa sconfitta mi toglierà la fiducia, spero di giocare bene a Roma. Tra qualche giorno vedrò tutto da un’altra prospettiva, qui sono riuscita a vincere delle buone partite e questo è ciò che mi porto dietro”.
Un torneo in ogni caso da ricordare per l’argentino, il migliore della carriera sulla terra battuta. Una traccia da seguire per il prosieguo della stagione: “Lascio questo torneo con il mio miglior ranking, il n.18 al mondo, spero di poter continuare a migliorare e di ottenere il tennis che ho ottenuto negli altri giorni. Da questo punto di vista sono contento, anche se è vero che oggi non è stata una giornata eccellente, ma ho avuto un buon livello di tennis. In effetti, credo di aver giocato molto meglio nei tornei sul cemento di Indian Wells e Miami che qui sulla terra battuta. Con quello che avevo a disposizione sono riuscito a competere bene e a superare diversi turni“.