ATP Madrid: la palla è fuori, ma la chiamata non arriva. Zverev ironico sui social
“Non fatevi ingannare da ciò che vedete a occhio nudo”, recitava un recente video diramato dall’ATP riguardo l’Hawk Eye Live su terra battuta. La spiegazione sulla valutazione dei segni, lasciati dal rimbalzo della pallina, era stata chiarissima. Però, aggiunge chi scrive, a tutto c’è un limite. Nei giorni scorsi già Arthur Fils si era lamentato in tal senso, richiedendo a gran voce la reintroduzione dei giudici di linea. A poche ore da quelle dichiarazioni, ecco che un altro episodio controverso al Mutua Madrid Open ha fatto andare su tutte le furie (giustamente) il numero 2 al mondo Sascha Zverev.
Perso il primo set e avanti 5-4 nel secondo – nel match di terzo turno, poi vinto, contro l’unico idolo di casa ancora in corsa in quel momento, Alejandro Davidovich Fokina -, il tennista tedesco va a rispondere nel decimo gioco. Qui, un patatrac nel primo punto del game lascia il campione del 500 di Monaco di Baviera interdetto. Un recupero dell’iberico termina vicino alla linea, ma ELC (Electronic Line Calling) si fa gli affari suoi e non chiama fuori la palla. Il finalista dell’Australian Open evidenzia il segno con la racchetta e si avvicina all’arbitro della gara, Mohamed Lahyani, per lamentarsene.
Quest’ultimo, ovviamente, gli risponde che non può contraddire la chiamata elettronica. Sascha insiste, ma dopo un po’ lascia correre. E come Aryna Sabalenka ha fatto solo pochi giorni fa a Stoccarda, il 28enne di Amburgo chiude in ‘bellezza’ l’episodio andando a fotografare il segno lasciato dalla pallina, nonostante il giudice di sedia gli avesse intimato di non farlo. Chiaramente, il warning per condotta antisportiva è d’obbligo in questi casi. Ma il risultato dell’azione compiuta da Zverev, a posteriori, viene da dire che è stato estremamente prezioso e una banale violazione del codice di condotta è diventata quindi un gesto utilissimo atto a mettere in luce un problema importante.
Abbiamo la foto incriminata. È il tedesco ad averla postata sul proprio account Instagram, nelle storie, dopo la vittoria. “Lascerò qui questa foto. Questa palla è stata valutata dentro. Una chiamata interessante”, scherza con anche un pizzico di risentimento il tedesco. Come detto in apertura, il pubblico è (o dovrebbe essere) a conoscenza del metodo di valutazione dei rimbalzi in campo e del suo funzionamento. E nessuno è qui per negare quanto detto dall’ATP, che, come già è stato affermato, ha spiegato quali sono le implicazioni in questo tipo di episodi.
Il problema qui sta nel margine di errore di Hawk Eye Live. Quanto è effettivamente? Mezzo centimetro? Uno, due, tre o persino di più? A meno di futuri chiarimenti da parte degli organi competenti, non lo sapremo mai. Intanto, lasciamo in calce la foto scattata da Zverev.