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ATP Madrid: Darderi costretto al ritiro. Nessun problema per Draper, Dimitrov e Khachanov. A Muller il derby francese

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(a cura di Beatrice Becattini)

[16] F. Tiafoe b. L. Darderi 7-5 3-1 rit.

Luciano Darderi saluta Madrid al secondo turno, cedendo a Frances Tiafoe e a un problema fisico.

L’italoargentino lotta come può, finché un fastidio, sembrerebbe di stomaco, non lo ha costretto al ritiro sul 3-1 del secondo set, in un match che già sulla carta si rivelava impegnativo. Tra i due, infatti, c’era stato un solo precedente, proprio sulla terra: la vittoria dello statunitense a Houston nell’aprile dello scorso anno.

Un vero peccato per Darderi, che sulla terra rossa si sta ritrovando e ha ritrovato un buon livello dopo mesi di appannamento, con il titolo a Marrakesh.

Primo set: l’equilibrio fa da protagonista

Inizia con qualche difficoltà il match per Luciano Darderi, subito costretto ad annullare due palle break a Frances Tiafoe. La partita è poi caratterizzata da una fase di perfetta stabilità: nessuno dei due giocatori rischia nei propri turni di servizio, soprattutto l’americano che mette a segno 4 ace e tiene oltre il 70% la percentuale di prime palle in campo.

Gli equilibri si rompono nell’undicesimo gioco, quando Darderi offre una pericolosa palla break, che si gioca con la seconda di servizio. Tiafoe risponde con aggressività e si prende a rete il punto e il conseguente break del 6 a 5. Luciano, innervosito e preso dalla fretta, sbaglia scelte e esecuzioni e non riesce a mettere in difficoltà l’americano, che chiude 7 a 5 il primo parziale.

Secondo set: Darderi alza bandiera bianca

Durante la pausa Darderi chiede l’intervento del medico per un problema fisico, probabilmente di stomaco, e guarda il suo angolo con molta preoccupazione, pur decidendo di non mollare.

L’italiano perde il servizio in maniera dolorosa a inizio secondo set, giocando un game pieno di errori e consegnando il break a Tiafoe con un diritto sparato in corridoio, dopo una riga colpita dall’americano. Darderi cede al nervosismo: si sdraia sulla terra del campo 3 e bacia ironicamente la riga presa dall’avversario, urla e cerca di darsi una scossa. Al cambio di campo si fa dare una pasticca per provare a rimanere in campo il più a lungo possibile. Nel terzo game offre a Tiafoe la palla del doppio break con un doppio fallo, ma poi ritrova il servizio e riesce a muovere il computo dei game. Dopo un game a zero di Tiafoe, Darderi torna al servizio sul 3-1, ma regala con il diritto ed è costretto ad alzare bandiera bianca, uscendo dal campo molto deluso e con le mani sul volto.

[5] J. Draper b. T. Griekspoor 6-3 6-4

Esordio con vittoria alla Caja Magica per Jack Draper, che si è trovato davanti un avversario sempre tosto come Tallon Griekspoor. Nell’unico precedente che si segnala tra i due, l’olandese aveva avuto la meglio sul cemento di Winston Salem nell’agosto del 2023, quando l’inglese di Sutton si era dovuto ritirare dopo un solo set. Jack sta cercando di trovare confidenza con una superficie su cui non ha mai espresso il suo miglior tennis, ma su cui conta di poter fare bene, ora che i continui problemi fisici sembrano avergli dato definitivamente tregua. Dopo aver trionfato su erba, cemento indoor e outdoor, la ricerca del primo titolo sul mattone tritato riprende da Madrid.

Il match

La partita inizia all’insegna dell’equilibrio, con i due giocatori che si affrontano mettendo in campo strategie diverse: l’attacco e la ricerca della rete per Griekspoor e la difesa e il ribaltamento dello scambio per Draper. È l’inglese il primo a rompere gli indugi e strappare il servizio all’avversario, quando, nel sesto game, si prende il break con due passanti di pregevole fattura e un recupero su una palla corta che mette in luce tutte le sue doti atletiche. Griekspoor avrebbe l’opportunità di riacciuffare subito il punteggio, ma sbaglia una risposta su una seconda di servizio e non riesce più ad impensierire l’avversario. Draper chiude il set con un ace e tante sensazioni positive. Nel secondo set l’olandese cede la battuta nel terzo gioco, con un tentativo di drop shot che gli rimane lungo e un errore di diritto lungolinea, nel tentativo di scalfire la solida difesa del britannico. Nonostante la percentuale di prime di servizio sotto al 50% nel secondo parziale, Draper non soffre mai nei propri turni di battuta e, al secondo match point, il primo al servizio, si porta a casa il match. Ad attenderlo al prossimo turno c’è Matteo Berrettini, con cui ha sempre vinto match sul filo del rasoio. Sarà comunque una sfida inedita, perché mai si sono affrontati sulla terra.

[15] G. Dimitrov b. N. Jarry 6-3 6-4

Inizia nel migliore dei modi il torneo di Madrid per Grigor Dimitrov, che avevamo lasciato sulla terra del Principato di Monaco schiantato con un doppio 6-0 da Alex De Minaur. Sotto gli occhi di Eva Longoria, che aveva seguito anche il trionfo di Matteo Arnaldi su Novak Djokovic, il bulgaro ha gestito bene un esordio che si palesava come il remake del secondo turno di Montecarlo. Medesimo il punteggio a favore di Dimitrov su Nico Jarry, il quale conferma le difficoltà che lo hanno fatto sprofondare fuori dalla top 50 e prossimamente dovrà pure difendere la finale conquistata lo scorso anno agli Internazionali d’Italia.

Il match

Parte subito forte Dimitrov che a freddo strappa il servizio a Jarry nel secondo game dell’incontro. Il cileno si guadagna la palla dell’immediato contro break, ma il bulgaro annulla il tentativo e riesce a difendere i propri turni di battuta senza particolari problemi, almeno fino al 5-4 in suo favore, quando si presenta a servire per il primo set. In quel frangente Dimitrov commette qualche errore di troppo, offrendo la possibilità all’avversario di rientrare nel parziale. Annulla con autorità le palle break, ma commette un doppio fallo proprio sul secondo set point a sua disposizione (il primo lo aveva avuto nell’ottavo gioco). Ciononostante, Grigor si ricentra e chiude il set con una prima vincente.

Il secondo parziale segue il copione del primo, con Jarry che perde subito il servizio. Il cileno, apparso sempre in affanno quando è partito il punto, ha l’opportunità di riprendersi il break sul 3 a 1, ma, anche se sembrava avere in mano lo scambio, insacca un diritto in rete tutt’altro che impossibile, per quello che è l’ennesimo errore del suo match (sono stati ben 37 gli errori non forzati di Jarry). Dimitrov gestisce il finale di partita e chiude con un game impeccabile al servizio dopo un’ora e 37. Ad attenderlo al terzo turno c’è il britannico Jacob Fearnley, che ha estromesso la 19esima testa di serie Thomas Machac.

A. Muller b. [21] U. Humbert 6-2 6-7(3) 7-6(5)

Alexandre Muller esce vincitore dal derby francese contro Ugo Humbert. Il meno quotato dei transalpini porta a casa un match complesso e a lunghi tratti equilibrato, confermando quanto di buono aveva messo in luce nei mesi iniziali di questo 2025, con il primo titolo ATP a Hong Kong e la finale a Rio, dopo essersi anche allenato con Jannik Sinner durante la off season. Humbert, invece, sembra faticare a ritrovare certezze e risultati.

Il match

Il primo allungo nel match lo compie Muller che riesce a strappare il servizio al connazionale e andare 3-1, dopo aver avuto due palle break nel secondo game e averne annullate due subito dopo. Humbert è meno solido e più titubante al servizio e pare non abbia ancora ritrovato quella forma che, durante la scorsa stagione, lo aveva proiettato a ridosso della top 10. Nel secondo set, però, la testa di serie numero 21 resetta e riesce a strappare il servizio a Muller in apertura. Alexandre rimane attaccato al risultato e riesce a portarsi sul 4-4, prima di perdere nuovamente la battuta sul 5 pari e mandare Humbert a servire per il secondo set. Ugo conferma i dubbi nel proprio tennis facendosi ristrappare il servizio, rimandando gli esiti al tie-break, dove l’ex numero 13 al mondo si impone per 7 punti a 3, chiudendo con un vincente di diritto lungolinea. Il terzo set è una vera e propria battagli all’ultimo punto e si vede una sola palla break, in favore di Humbert, non sfruttata nel secondo game. L’esito scontato è un ulteriore tie-break che tiene in sospeso fino alla fine. È Muller a portarsi a casa l’incontro e a conquistare il terzo turno contro Frances Tiafoe.

[24] K. Khachanov b. R. Opelka 7-6(3) 7-6(4)

Karen Khachanov vince la battaglia dei tie break e elimina Reilly Opelka, nel primo confronto tra i due. Il gigante americano, anche su terra, mette in campo il suo tennis, raccogliendo 17 ace e 43 vincenti, al cospetto di 36 errori non forzati, senza, però, dare mai l’impressione di poter impensierire il russo in risposta.

Il match

Come da previsione, scambi brevi e molti servizi vincenti nella sfida tra Karen Khachanov e Reilly Opelka. Nel primo set, le uniche palle break che si ravvisano sono nel primo game, quando il russo non sfrutta due preziose opportunità di togliere la battuta all’avversario. Si procede poi spediti verso il tie break, la conclusione naturale, dove Khachanov rompe subito gli indugi e si porta avanti 4 a 0. Cede uno dei due mini break, ma amministra per chiudere con un parziale di 7 punti a 3. Nel secondo set il canovaccio si ripete: il russo ha, sull’1 a 0 in suo favore, la possibilità di fare break, ma Opelka spara un vincente di diritto sulla riga. Per una nuova opportunità il nativo di Mosca deve attendere il sesto game, ma subisce l’ennesimo servizio a cui non riesce a rispondere in campo.  La partita si avvia così verso il secondo tie break, che arriva senza troppe sorprese. Come in precedenza, Khachanov conquista due mini break, per poi perderne immediatamente uno con un errore di rovescio. Non trema, però, e si porta sul 6 a 2. Opelka annulla un primo match point in risposta con una palla corta che lascia fermo il russo e un secondo con una volée vincente. Quando sembrava poter rimontare, lo statunitense sbaglia un colpo a rete, consegnando l’incontro a Khachanov.

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