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WTA Madrid: Sabalenka amministra Blinkova. Jabeur si fa rimontare da Uchijima, Sakkari batte Linette e trova Paolini

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[1] A. Sabalenka A. Blinkova 6-3 6-4

La prima testa di serie non perde tempo e si mette all’opera già dal secondo game, quando trova il break alla seconda palla break utile. Blinkova capisce presto l’urgenza di mantenere alta la sua percentuale di prime in campo per non farsi travolgere dall’aggressività di Aryna. Nonostante una versione di Sabalenka piuttosto indulgente, la prima testa di serie trova il secondo break nel quarto game grazie ad un vincente di dritto in cross strettissimo (4-0). Sabalenka è implacabile: sale fino al 5-0, ma poi concede un break nel settimo gioco per troppa fretta di chiudere. Il set comunque se lo prende lo stesso chiudendo 6-3 in 58‘. Alla ripresa della contesa, la bielorussa mette definitivamente le cose in chiaro portandosi rapidamente sul 2-0. Ad Aryna, basta il break maturato in avvio di parziale per condurre la vittoria in porto (nonostante per ben due volte vada vicinissima al doppio break, fermandosi ai vantaggi) con tanto di palla del contro-break cancellata nel secondo game del set. Alla fine, Sabalenka chiude 6-4 al primo match point (vincendo gli ultimi tre punti del match dopo aver frantumato la chance del 5-5) al termine di un’ora e trentanove minuti complessivi di partita. Sarà dunque secondo turno per la finalista uscente, dove la n. 1 del mondo troverà la vincente di Osorio/Mertens.

[14] D. Kasatkina b. A. Parks 6-2 7-5

L’australiana Daria Kasatkina accede al turno successivo del Mutua Madrid Open piegando la resistenza dell’americana Alycia Parks, sconfitta 6-2 7-5 in 1 ora e 32′. La differenza per Kasatkina l’ha fatta la seconda di servizio, con cui si è saputa difendere in maniera egregia, a differenza della sua avversaria, che ha racimolato ben poco in battuta. Così il primo set scorre via rapido per la quattordicesima forza del tabellone che infila due break – nel terzo e quinto game – per prendersi il primo set per 6-2. Nella ripresa c’è più lotta: Parks sorprende Kasatkina con un break nelle fasi inziali, spingendosi fino al 4-2; poi l’australiana reagisce e trova due break filati che la portano a servire per l’incontro. Ma la statunitense non si da per vinta e prolunga l’incontro, ma solo fino al break conclusivo di Kasatkina, che chiude 7-5. Al prossimo turno per lei la russa – nonché testa di serie n°21 – Ekaterina Alexandrova che ha sopraffatto la serba Olga Danilovic con lo score di 6-3 6-4 in 1h25‘.

M. Sakkari b. [29] M. Linette 7-6 (5) 6-3

Grande prova di forza di Maria Sakkari che sorprende la ventinovesima forza del tabellone Magda Linette, sconfitta 7-6 (5) 6-3 in 1 ora e 51‘. Primo set molto intenso, durato ben un’ora e dieci, con tanti scambi intensi e due soli break che non accontentano nessuna. Si va al tie-break dove Sakkari si difende dietro al servizio imponendosi al tie-break per 7 punti a 5. Nella ripresa la tennista greca è una sentenza al servizio: 15/15 con la prima palla, il 100% dei punti vinti. Linette regge, cerca di tenere il passo di Sakkari ma viene breakkata due volte: nel terzo gioco e nel nono, quello che chiude il match in favore di Maria. Per lei adesso prossimo turno contro la nostra Jasmine Paolini.

M. Uchijima b. [26] O. Jabeur 4-6 6-3 6-4

Continua il momento non felice di Ons Jabeur che racimola la quarta sconfitta negli ultimi cinque match disputati: la tunisina si fa rimontare dalla giapponese Moyuka Uchijima e deve abbandonare il torneo già al secondo turno (all’esordio da testa di serie n°26 aveva potuto godere di un bye). Un WTA 1000 che in passato, precisamente nel 2022, l’aveva perfino ammirata conquistare il Mutua Madrid Open. Prosegue invece la corsa della classe 2001 asiatica che ora dovrà vedersela quasi sicuramente con la n°3 del seeding Jessica Pegula, impegnata con la tedesca Eva Lys.

Ons Jabeur si aggiudica la frazione d’apertura per 6-4 in 35 minuti di gioco. L’ex n. 2 WTA parte fortissimo dai blocchi: si porta in men che non si dica sul 3-0 “pesante”. La tre volte finalista Slam non riesce tuttavia a consolidare il secondo break di vantaggio, permettendo alla nipponica di ricucire – quantomeno parzialmente – il divario. Trascorrono alcuni minuti e la n. 28 al mondo rischia perfino di compromettere completamente il cuscinetto di riserva costruitosi nei precedenti games, per sua bravura ciononostante sventa la possibilità dell’aggancio mantenendosi a distanza di sicurezza (4-2). Non accade più nulla di rilevante nella frazione, così la tennista di Ksar Hellal quattro giochi più tardi fa suo il set. Al rientro in campo, dopo uno scambio di break iniziale ad aprire la seconda sfida, diviene decisivo ai fini dell’esito parziale del set lo strappo giapponese conseguito sul 3-2. La ventitreenne di Kuala Lumpur ha poi confermato l’allungo, salendo 5-2, non prima però di aver prontamente annullato due occasione del contro-break. Dopodiché, ecco il finale pirotecnico che sigilla la seconda frazione: va in scena un ultimissimo gioco (il nono del set) da montagne russe, Moyuka deve frantumare un paio di opportunità valevoli per il 5-4 prima di sfruttare il quarto set point per trascinare il duello al terzo e determinante parziale (6-3 in 42 minuti).

Quando si ricomincia, le due protagoniste rientrano in campo tenendo fede al flusso che aveva concluso il precedente atto dell’incontro. Jabeur è subito costretta ad affrontare un turno di battuta durissimo, dove d’esperienza riesce a venirne fuori pur avendo dovuto fronteggiare – e conseguentemente cancellare – quattro break point ed essersi ritrovata sotto 0-40. Tuttavia, il morale tunisino non riesce a scuotersi neppure dopo quest’incredibile rimonta. Anzi il break è di poco rimandato, Uchijima è bravissima a non farsi demoralizzare dalle occasioni mancate, piazzando il tanto agognato strappo nel successivo game di risposta. Oramai il solco è tracciato: la giocatrice della Malesia vola 3-1 e ha anche una palla del 4-1 e servizio, che però fortunatamente per la metà campo araba non concretizza. La due volte finalista di Wimbledon rimane così a contatto (3-2). I restanti giochi sono pura formalità: non succede più niente che vada ad influenzare l’andamento della gara. Moyuka Uchijima passa all’incasso al termine di poco meno di due ore di partita, per 4-6 6-3 6-4.

Ha collaborato Cipriano Colonna

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