Stephens, un crollo senza fine: fuori dalle 300, è la sua peggior classifica dal 2017
Ci si chiede spesso se c’è, se esiste, qualcosa di realmente democratico nella vita di un tennista, di un atleta, ma più semplicemente dell’essere umano, intenso come uomo/donna che vive nella contemporaneità. Esiste: è il tempo. Passa ugualmente per tutti, si calcola allo stesso modo, non si ferma mai; corre veloce e impietoso per chi non riesce a stare al passo. Lo sa bene Sloane Stephens, ex campionessa dello US Open, che nella classifica WTA aggiornata di questa settimana è precipitata al numero 301 del mondo. Una discesa libera di 146 posizioni rispetto a sette giorni fa, che racconta molto più di un semplice aggiornamento numerico.
A pesare è stato il saldo negativo tra punti in uscita e punti guadagnati, ma in realtà il problema è che di punti, ultimamente, Sloane non ne sta mettendo in cascina. Ha appena perso i 249 raccolti lo scorso anno con la vittoria nel WTA 125 di Rouen. E nella live ranking la situazione è destinata a peggiorare: fuori anche i 65 punti del terzo turno raggiunto a Madrid nel 2023, che la farebbero sprofondare addirittura al numero 373, un abisso che non toccava dal lontano agosto 2017.
Quel 2017 è un riferimento non casuale: allora fu proprio un infortunio al piede a farla sprofondare, prima di risorgere a New York conquistando il suo unico Slam in carriera. Oggi la storia si ripete, ma senza lieto fine. Al momento Stephens è ancora ai box per un nuovo problema al piede, ma al di là delle condizioni fisiche, è il rendimento a preoccupare: dieci sconfitte consecutive nel circuito maggiore, e molte di queste senza nemmeno arrivare al terzo set.
Da Wimbledon in poi, è stata una vera e propria emorragia di partite perse:
- Wimbledon (2R): sconfitta da Shnaider 6-1 6-1
- Washington (1R): Anisimova 6-3 7-5
- Montreal (1R): Minnen 6-2 6-2
- US Open (1R): Burel 0-6 7-5 7-5 (dopo un parziale iniziale di 9 giochi a 0 per Stephens)
- Guadalajara (1R): Gadecki 6-4 6-3
- Seoul (1R): Baptiste 7-6(4) 6-2
- Auckland (1R): Ann Li 5-7 6-4 6-4
- Hobart (1R): ancora Ann Li, 7-5 6-1
- Australian Open (1R): Sabalenka 6-3 6-2
- Mérida (1R): Martic 6-2 6-3
Una crisi che ha portato l’ex numero 3 del mondo a interrogarsi sul proprio futuro. Intervenuta in una esibizione fuori stagione a Charlotte, Stephens ha ammesso candidamente di non sapere quanto ancora giocherà: “Ovviamente mi rendo conto di essere la più anziana qui, ma mi sto ancora godendo il tour e il viaggio. Penso che sia la cosa più importante. Non so quanto a lungo continuerò, ma voglio solo assicurarmi di divertirmi”.
Nel frattempo, Sloane si è reinventata a bordocampo, lavorando come commentatrice per Tennis Channel. Un piano B che sa tanto di transizione, in attesa di capire se c’è ancora spazio – e voglia – per provare a scrivere un altro capitolo di quella carriera che, almeno per un’estate, l’aveva issata sul tetto del mondo. Ma a giudicare dal ranking, quel tetto oggi sembra lontano anni luce.