WTA Miami, Sabalenka: “Ho deciso di non mostrare più emozioni in campo”
Aryna Sabalenka non delude e alla sua quarta finale nel 2025 conquista il secondo titolo stagionale a Miami battendo Jessica Pegula, trionfando per la prima volta in Florida. Per la numero uno al mondo era fondamentale tornare a vincere dopo le due finali perse all’Australian Open e a Indian Wells rispettivamente contro Madison Keys e Mirra Andreeva. L’ultimo successo di Sabalenka è stato quello del 5 gennaio al WTA Brisbane, in rimonta su Polina Kudermetova.
D. Aryna, congratulazioni! Il tuo primo titolo a Miami, il secondo dell’anno. Ci puoi dire cosa pensi della tua prestazione in queste due settimane?
ARYNA SABALENKA: “Sì, ovviamente sono super felice di aver vinto questo trofeo. Finalmente sono riuscita a giocare il mio miglior tennis in finale e sono davvero felice del risultato e della prestazione”.
D. Sono curioso di sapere quali sono le chiavi quando giochi contro Pegula e quali sono state oggi per vincere.
ARYNA SABALENKA: “Onestamente è sempre una sfida affrontarla. È una giocatrice eccezionale, non è mai facile, penso che ogni volta che giochiamo si decide tutto su quei pochi punti chiave in ogni set. Non vinco facilmente, è sempre una battaglia, ma so quanto sia difficile perdere sempre contro la stessa giocatrice. A me succede con Iga, quindi so come ci si sente. Penso che ci spingiamo tutte a un livello più alto e miglioriamo grazie a queste lezioni difficili. Non vedo l’ora di affrontarla ancora, magari in un’altra finale. Ovviamente cercherò di continuare a vincere (sorride). Mi piacciono sempre le nostre sfide”.
D: Ti ho vista una volta a una partita degli Heat (squadra NBA di Miami, ndr). Hai una bella vita anche fuori dal campo. Ora che hai vinto il trofeo di Miami, ha un significato speciale per te rispetto agli altri?
ARYNA SABALENKA: “Assolutamente, è un trofeo molto speciale. Mi sento a casa qui. Non posso dire che viviamo qui, visto che viaggiamo sempre, ma ho una casa qui dunque è come se fossi a casa. Ho sentito il sostegno del pubblico tutta la settimana. Questo trofeo è davvero speciale. Se avessi perso oggi sarebbe stato difficile restare qui perché tutto mi avrebbe ricordato il torneo. Quindi sono super felice di tornare a casa da campionessa. Ora ho solo vibrazioni positive per le prossime settimane di preparazione alla stagione sulla terra. È davvero speciale“.
D: Domanda in due parti: se prima del match ti avessero detto che avresti perso il servizio tre volte nel primo set, pensi che l’avresti comunque vinto? E poi raccontaci il game sul 5-6.
ARYNA SABALENKA: “Sono entrata in campo con la mentalità che qualsiasi cosa fosse successa, anche se lei mi avesse brekkata, sarei rimasta lì, concentrata su me stessa, lottando per ogni punto. Non volevo perdere un’altra finale perché so quanto è dura perdere a questo punto. Quindi se qualcuno me lo avesse detto, avrei risposto: ok, sarà una battaglia, sono pronta. Quel game è stato di un altro livello. Sono felicissima di essere riuscita a mettere tutto insieme e variare in quel game, era molto importante. Mi sono impressionata da sola, davvero. Mi dicevo: “Scusate, non so come ho fatto quel colpo”, ma è stato fantastico”.
D: Hai detto che passerai le prossime due settimane qui a Miami? Hai grandi piani per festeggiare?
ARYNA SABALENKA: “Non so, pensavo che il mio team sarebbe stato super eccitato, ma li ho visti un po’ scarichi, forse hanno dato tutto in finale, ma li costringerò a fare qualcosa: bere qualcosa, magari mangiare hamburger, pizza, divertirci. Dobbiamo festeggiare, perché dopo quelle finali difficili eravamo tutti un po’ giù, dopo questa partita dobbiamo goderci il momento. Come festeggeremo? Tequila, ovviamente. Non l’ho detto, ma era chiaro nella mia testa (ride). Sto invecchiando, prima festeggiavo con cose zuccherate, ora con l’alcol. Spero di non diventare alcolizzata, ma se succede, vorrà dire che ho vinto molti trofei, quindi posso accettarlo (sorride)“
D: Hai detto a Tennis Channel che non ti arrabbi più quando perdi il servizio. Prima ti vedevamo molto visibilmente frustrata. Hai lavorato su questo aspetto mentale?
ARYNA SABALENKA: “Sì, ho avuto tante difficoltà in passato, ho affrontato sfide diverse. Ho avuto un periodo in cui il servizio proprio non mi funzionava, quindi ho dovuto giocare senza e lì ho capito che ho altre armi nel mio gioco, che posso vincere anche senza il servizio. Poi un giorno ho deciso: qualunque cosa accada in campo, non mostrerò più emozioni. Ho vissuto cose più difficili nella vita rispetto a una partita di tennis, mi sono detta: basta, non sarò più quella ragazzina che si arrabbia e perde per frustrazione. Ha funzionato e credo sia stato proprio l’anno in cui ho vinto l’Australian Open. Da allora sono una persona diversa, una giocatrice diversa. Mentalmente sono cresciuta tantissimo“.
D: Quando ti vediamo in campo, parli spesso con te stessa dopo un punto perso. Ti incoraggi o ti critichi?
ARYNA SABALENKA: “Onestamente non me lo ricordo (sorride). Ma a volte dico cose tipo: “Dai, perché l’hai fatto? Sapevi che non avrebbe funzionato”. Oppure mi ricordo di restare disciplinata, continuare a spingere. Quando perdo diversi punti di fila, mi ripeto: “Dai, puoi farcela, puoi vincere questo match, questo punto”. Mi ricordo quanto sono forte, che posso superare qualsiasi cosa. Mi aiuto, non mi critico troppo come prima. A volte parlo anche di tattica con me stessa, tipo: “Perché ho fatto quella scelta?”. Poi mi dico: “Ok, il prossimo punto”.
D: Hai 19 titoli in carriera, 8 nei tornei WTA 1000. Hai un diario o qualcosa dove segni ogni vittoria?
ARYNA SABALENKA: “No, è tutto nella mia testa, nel mio cuore e nella mia memoria. L’unica cosa che faccio adesso è stampare delle foto con la Fujifilm e metterle in un album. Ho iniziato quest’anno, quindi non ce ne sono molte, ma quando le guardo mi riportano a bei momenti. Mi aiutano a restare positiva e grata per ciò che ho, ma non ho un libro o un diario.Anche se, a volte, quando sono arrabbiata oppure ho difficoltà, scrivo un piano. Tipo: “Voglio raggiungere questo obiettivo. Cosa devo fare?”. Lo scrivo, poi me ne dimentico, ma intanto mi aiuta a mettere ordine nei pensieri. E poi vado avanti“.
D: Con la stagione su terra in arrivo, hai già fatto grandi risultati in tornei importanti. Hai vinto Madrid due volte. Qual è la chiave per fare il salto anche a Roma e al Roland Garros?
ARYNA SABALENKA: “Penso di essere pronta fisicamente. Sono forte e non cerco subito il punto. So restare nello scambio quanto serve.
Questa è la chiave perché credo di avere tutto per essere forte anche sulla terra. Credo che ci concentreremo… non so, non ne ho ancora parlato col team. Ma immagino ci concentreremo sulla preparazione fisica. Almeno spero (sorride)”.