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ATP risponde a tono alla PTPA: “Causa priva di fondamento”

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L’improvviso attacco sferrato dalla PTPA (Professional Tennis Players Association) nei confronti dei principali enti del tennis mondiale – ATP, WTA, ITF, ITIA – ha creato fervore in quest’ultimi, corsi immediatamente al riparo con un comunicato di risposta, a meno di 24 ore dall’inizio della tumultuosa vicenda. Il sindacato dei giocatori – fondato nel 2020 da Vasek Pospisil e Novak Djokovic – ha ufficialmente mosso un’azione legale contro gli organi sopracitati, andando a toccare dei punti nevralgici del sistema, con un particolare focus sul programma stagionale degli atleti e sul Prize Money.

La PTPA ritiene che esso venga manipolato dagli stessi enti “per fissare un tetto massimo ai premi in denaro che i tornei assegnano e limitare la capacità dei giocatori di guadagnare fuori dal campo, invece di permettere al libero mercato di dettare gli importi che i giocatori guadagnano. Assicurando che il sistema rimanga truccato”.

L’ATP ha risposto alle pesanti accuse inoltrate dal sindacato dei tennisti con un comunicato che ripercorre sommariamente i temi trattati dagli atleti: “Sin dalla nascita dell’ATP Tour nel 1990, l’ATP ha svolto un ruolo di primo piano nella crescita globale del tennis professionistico maschile. Per oltre tre decenni, la struttura di governance 50-50 dell’ATP ha garantito che i giocatori e i tornei avessero pari voce in capitolo nel plasmare la direzione dello sport ai massimi livelli.

Gli ultimi anni hanno portato a cambiamenti radicali per i giocatori. L’introduzione di una formula per i premi in denaro, i premi in loco da record e i Bonus Pool nuovi e ampliati hanno contribuito a un notevole aumento dei compensi dei giocatori (+70 milioni di dollari negli ultimi cinque anni). L’introduzione di controlli annuali e indipendenti ha garantito ai giocatori la piena trasparenza sulle finanze dei tornei ATP. Il programma di base dell’ATP ha introdotto un reddito minimo garantito per i primi 250 giocatori di singolare classificati, offrendo una sicurezza finanziaria senza precedenti nel tennis professionistico.

I contributi al fondo pensione dei giocatori sono aumentati, mentre il montepremi degli eventi dell’ATP Challenger Tour è più che raddoppiato, rafforzando l’impegno dell’ATP nel rafforzare il percorso dei giocatori. Questi progressi sono stati raggiunti grazie alla struttura di governance dell’ATP, in cui ogni decisione chiave viene presa con il contributo dei giocatori e dai loro rappresentanti eletti. Nel frattempo, i giocatori – in qualità di contraenti indipendenti – hanno mantenuto un ampio controllo sui loro programmi, consentendo loro la flessibilità necessaria per competere, allenarsi e monetizzare la propria carriera come meglio credono.

Mentre l’ATP è rimasta concentrata sulla realizzazione di riforme a beneficio dei giocatori a più livelli, la PTPA ha sempre preferito la divisione e la distrazione attraverso la disinformazione al progresso. A cinque anni dalla sua nascita, nel 2020, la PTPA ha faticato ad affermare un ruolo significativo nel tennis, e la sua decisione di intraprendere un’azione legale in questo momento non sorprende.

Respingiamo con forza le premesse delle richieste della PTPA, riteniamo che la causa sia del tutto priva di fondamento e difenderemo con forza la nostra posizione. L’ATP rimane impegnata a lavorare nell’interesse del gioco, per una crescita continua, una stabilità finanziaria e il miglior futuro possibile per i nostri giocatori, tornei e tifosi”.

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