Addio al giudice di sedia italiano Massimo Morelli. Il ricordo di Gianluca Moscarella
Negli scorsi giorni è mancato a soli 58 anni Massimo Morelli, giudice di sedia e ufficiale di gara molto noto nel mondo del tennis italiano. Da arbitro di sedia è stato Silver badge (la gerarchia è White, Bronze, Silver e infine Gold) e ha arbitrato incontri di Coppa Davis, Roland Garros, Wimbledon e le Olimpiadi di Barcellona nel 1992. Riceviamo e pubblichiamo il ricordo del collega Gianluca Moscarella.
“Non avrei mai voluto e pensato di scrivere queste righe in ricordo di Massimo, ma la vita va davvero dove vuole e, in qualche occasione riesce a lasciarci in silenzio. Puoi solo chiederti perché? Ma sai che non troverai nessuna risposta.
Mi piace ricordare quello che era Massimo nella sua globalità come persona, Massimo è stato uno dei primi ufficiali di gara italiani della nuova generazione insieme a (Giulia Orlandi, Laura Ceccarelli e Camelo di Dio) a diventare Internation Official a Barcellona e, come loro ha dedicato molto del suo tempo alla sua crescita all’interno di questo mondo ma, era molto altro ancora e forse non tutti sanno che:
Laureato In legge con un MBA, Massimo è stato anche responsabile marketing della Lega Basket di Serie A, Direttore Generale della Lega Volley Femminile di Seria A, apprezzato sommelier, proprietario di una società di street food, organizzatore di eventi in ambito food e sportivo con la Sport Watchers di cui era Amministratore delegato.
Non esiste un ufficiale di gara italiano che non abbia sentito il suo nome o che non lo abbia conosciuto, se aveva l’ambizione di fare un percorso di crescita. Si è occupato della formazione, delle scuole di selezione degli arbitri per conto della Federazione per molti anni e, non ha mai lesinato tempo e consigli a chiunque gli avesse chiesto il suo tempo.
35 anni di amicizia non si possono condensare in poche righe, lui era un entusiasta della vita, ha sempre cercato di fare cose nuove, di arricchirsi come persona nei suoi tanti viaggi, tenendo duro nei momenti difficili e, come tutti noi, ne ha attraversati molti.
Felice come un bambino per essere stato selezionato alle olimpiadi di Barcellona, chiamò in piena notte per comunicare di essere stato scelto, orgoglioso di averci rappresentato in 3 giochi Paralimpici, a Pechino il site del tennis era talmente grande che andavamo in giro in motorino ogni giorno e a vedere ogni disciplina possibile. Ogni nuovo evento era per lui una occasione di studio per migliorare ed era orgoglioso di aver prestato il suo servizio nei vari eventi Itf, Atp e Wta in cui ha lavorato nella sua carriera.
Dicevano avesse un carattere non facile, questo gli è costato non poco nella sua vita tennistica ma, lui sorrideva di questo negli ultimi anni. Sono certo che in tanti nel tempo abbiano cambiato idea e, abbiano saputo apprezzare la sua sincerità nell’esprimere i suoi pensieri.
Massimo è stato amico di tutti, di quelli che lo erano davvero e anche di quelli che lo sono stati per un attimo un momento o una singola settimana di lavoro. Lui sapeva bene sempre chi avesse davanti a lui e, nonostante questo è sempre stato leale, non ha mai fatto nulla per danneggiare volutamente qualcuno ed era sempre disponibile in particolare con le “nuove generazioni di official”.
Lo scorso martedi quando l’ho salutato gli ho detto, Max ti stupirai quante persone ti volevano davvero bene, tante tante ed è giusto perché era una buona persona davvero!!
Sul piano personale, solo un Grazie per esserci Sempre Stato!!
Ciao Grande Max, siamo tutti più soli dalla scorsa settimana!!”