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ATP Dubai: Khachanov sfata il tabù Evans, Bautista rimonta Marozsan. Avanti Popyrin e Bergs

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Archiviata la finale di Doha, ecco che la seconda tranche delle competizioni arabe è al via con il torneo di Dubai. Proprio l’epilogo qatariota deve aver lasciato delle scorie nelle gambe di Jack Draper, con il britannico a dare forfait in favore del nostro Luca Nardi che avrà l’occasione di rifarsi con Marton Fucsovics nella sfida di primo turno, dopo il KO all’ultimo turno di qualificazioni. In attesa di Matteo Berrettini, la giornata inaugurale ha già regalato i primi verdetti interessanti. Fa la voce grossa Roberto Bautista Agut, con il veterano spagnolo bravo a ribaltare il confronto con Fabian Maroszan con il punteggio di 3-6 6-3 7-6(4). Avanza anche Karen Khachanov, con il russo che lascia quattro game a Daniel Evans, battendo il britannico per la prima volta (6-1 6-3) alla sesta occasione negli scontri diretti (5-0 fino ad oggi per il britannico). Nessun problema per Alexei Popyrin e Zizou Bergs, che battono rispettivamente Hady Habib 6-2 6-4 e Aziz Dougaz con un doppio 6-3.

R. Bautista Agut b. F. Maroszan 3-6 6-3 7-6(4)

Il ruggito del vecchio leone. Lo spagnolo conferma di poter essere ancora competitivo a dispetto degli undici anni di differenza che lo separano da Fabian Maroszan, con il magiaro costretto a mangiarsi le mani dopo aver subito una grande rimonta. Partenza a rilento per Bautista Agut, con l’iberico apparso leggermente indietro in un parziale che rimane comunque equilibrato. L’equilibrio è rotto nel sesto game, quando l’ungherese gli strappa il servizio e va comodamente in volata sul 6-3. Tanti rimorsi per Fabian, con l’ex numero 9 al mondo che passa il secondo set ad annullare palle break e a rimanere attaccato al match. Dopo cinque occasioni neutralizzate, due anche nel game conclusivo, arriva l’inaspettata zampata che trascina il match al terzo: altro 6-3. Il break e contro break di inizio terzo round, è solo il preludio di un match ormai divenuto una battaglia, che trova il risolutivo verdetto solo nel tie break: dopo 2 ore e 38 minuti di gioco è il valenciano a spuntarla 6-4. Il classe 1988 stacca il pass per il secondo turno dove incontrerà uno tra Rublev e Halys.

K. Khachanov b. [WC] D. Evans 6-1 6-3

Il sesto tentativo è quello giusto, con una storica bestia nera che oggi ha fatto meno paura del solito. Karen Khachanov supera Daniel Evans senza faticare, concedendogli solo quattro game e dando la sensazione di autorevolezza. Superiorità lampante soprattutto nel primo set, terminato 6-1 in appena 33 minuti di gioco. Nonostante 0 ace messi a referto, un’anomalia per il russo, il servizio dell’attuale numero 24 del ranking è pressoché intoccabile con il britannico che riesce a racimolare la miseria di un solo punto in risposta.

Non che con i turni in battuta le cose vadano meglio, 3 break subiti con il secondo caratterizzato anche dall'”invasione di campo” di un piccione, che si annida simpaticamente sulla rete durante uno scambio. Volatili a parte, le cose sembrano migliorare nel secondo set quando, sotto 2-0, trova il sussulto per riprendersi il break e provare a giocare le sue carte. Ci sarebbe anche la chance del sorpasso, ma il nativo di Birmingham non è cinico nello sfruttare l’unica sbandata del moscovita, che si salva annullando due palle break. Riattaccata la spina, il classe 1996 è implacabile, strappa la battuta nel nevralgico ottavo gioco e scrive la parola fine con un 6-1 6-3 in 81 minuti. Prossimo ostacolo il vincitore della sfida tra Lorenzo Sonego e Stefanos Tsitsipas.

A. Popyrin b. [WC] H. Habib 6-2 6-4

Tutto come da copione. Alexei Popyrin stacca il pass per il secondo turno al termine di un buon esordio contro Hady Habib, con il libanese a portare alcun tipo di minaccia nei confronti dell’australiano. L’oceanico fa leva immediatamente sul diverso bagaglio tecnico e indirizza il parziale al pronti via, rispondendo bene e strappando il servizio all’avversario. Scena ripetuta anche nel terzo game, con il doppio break a far maturare in tempi brevissimi un 6-2 senza appello. Un diritto di replica assente anche nel secondo parziale, dove il numero 168 del mondo depone subito le armi, cedendo la battuta ancora nelle fasi iniziali. Alexei sembra tirare un po’ il fiato, cullandosi sul break già in cascina e lasciando parlare i servizi, con la voce degli aces che premia l’asiatico 9-8. Magra consolazione perchè lo score finale recita 6-2 6-4 per Popyrin che nel turno successivo troverà uno tra Marin Cilic e il connazionale Alex De Minaur.

Z. Bergs b. [WC] A. Dougaz 6-3 6-3
Nessuna sorpresa anche in questo match. Se negli ultimi 10 match giocati Aziz Dougaz è uscito vittorioso solo in due occasioni, qualcosa vorrà pur dire. Il numero 212 del ranking conferma di non avere le armi per opporsi ad uno dei giovani più interessanti del circuito, con Zizou Bergs che archivia la pratica con la wild card con un doppio 6-3 6-3 in in un’ora e quindici minuti. Primo set amministrato alla grande da parte del belga che non concede palle break ed è chirurgico nello strappare il servizio al rivale in due occasioni, nel terzo e ottavo game. Ottima capacità di reazione anche al piccolo calo intercorso agli albori del parziale, che lo ha visto cedere per la prima volta la battuta. Il tunisino non riesce a confermare il break, e subisce il ritorno del fiammingo che non solo riporta immediatamente il match on serve, ma lascia Aziz a 15 nel corso del sesto game. Break decisivo che lo porterà nuovamente a 6-3 e a far calare il sipario sull’incontro. Il prossimo avversario del numero 56 del ranking sarà deciso della partita tra Luca Nardi e Fucsovics.

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