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ATP Marsiglia: Medjedovic stende Khachanov, Bublik trema e cede contro Humbert

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Conferme e sorprese all’Open 13 Provence, ATP 250 organizzato sul cemento indoor di Marsiglia. Dopo Lorenzo Sonego, che è ha beneficiato del ritiro di Luca Van Assche, è stato Daniel Altmaier il secondo tennista ad aver staccato il pass per i quarti di finale, sconfiggendo in due set Otto Virtanen. Pierre-Hugues Herbert, poi, l’ha spuntata nel derby francese contro Harold Mayot, rimontato e poi sconfitto in tre parziali. Passeggiata spaziale invece per Hamad Medjedovic, capace di regolare in due veloci set Karen Khachanov, terza testa di serie. Non ha deluso infine il secondo favorito del tabellone Ugo Humbert che, nonostante molto equilibrio, ha avuto la meglio in due parziali tirati su Alexander Bublik.

P-H. Herbert b. H. Mayot 2-6 7-5 6-3 (Manuel Ventriglia)
Questa volta il derby se lo prende Pierre Hugues Herbert. A distanza di quasi cinque anni dal loro unico incontro in un Challenger in Francia, è di nuovo un teatro di casa a farli ritrovare di fronte. Quella volta, il classe 1991 non fu in grado di terminare l’incontro, mentre è proprio nella seconda parte del primo turno dell’ATP 250 di Marsiglia che Pierre Hugues fa la differenza, completando una bella rimonta a scapito di Harold Mayot. Parte meglio il più giovane in campo, con il nativo di Metz a mettere subito le cose in chiaro andando a brekkare due volte l’esperto rivale che si ritrova sotto 4-0. Una montagna troppo ardua da scalare, con il parziale che scivola via con uno schiacciante 6-2 archiviato in 42 minuti di gioco. Il secondo set è apertissimo con entrambi che flirtano con lo strappo vincente, senza mai andare a bersaglio: una sola palla break per Mayot, ben 6 chance per Herbert. Tennis sicuramente non spettacolare, ma di battaglia e con i conseguenti errori che ne derivano. Poco prima del tie break, arriva la zampata per l’atleta con più esperienza: 7-5 e 1-1. L’inerzia è cambiata con Pierre che apre il parziale con lo stesso trattamento poco lusinghiero subito nel primo set: marcia ingranata e 4-0 che suggerisce una chiusura morbida. Ma per il finalista del challenger recentemente giocato a Quimper c’è da tribolare un po’, con il match point mancato e il break subito nel settimo game che rimanda i giochi al prossimo turno in battuta. Altre indecisioni, ma stavolta non paga dazio e lo smash finale con cui chiude 6-3 suggella una rimonta con cui si regala l’ottavo di finale con Daniil Medvedev.

D. Altmaier b. O. Virtanen 6-4 6-3 (Manuel Ventriglia)
Un po’ di mestiere, un po’ per demeriti dell’avversario. Daniel Altmaier è il secondo giocatore, dopo Lorenzo Sonego che ha sfruttato il ritiro di Luca Van Assche, a raggiungere i quarti di finale dell’ATP di Marsiglia. Un match pieno zeppo di rimpianti per lo sconfitto della contesa, il finlandese Otto Virtanen che ha avuto tantissime occasioni per riaprire il match nel secondo parziale, con il tedesco che colpevolmente ha tenuto sempre la porta aperta. Clemenza che il teutonico non ha avuto nel primo set, dove eccezion fatta per uno dei due break restituiti, ha dettato il ritmo e i tempi per tutti i 37 minuti di gioco. Una mano l’ha data sicuramente anche lo scandinavo che sul secondo set point, giocata con una timida seconda di servizio, ha tirato maldestramente un dritto finito lungo: 6-4 e 1-0. Il pressing del numero 80 del ranking si fa sentire anche nel primo game del secondo set, quando il finlandese deve annullare quattro palle break. Scampato pericolo, iniziano a fioccare le opportunità in suo favore stavolta. Saranno 9 in totale le chances sprecate, 6 nell’infinito quarto gioco che lo avrebbe portato 3-1, e invece Otto il break lo subisce a freddo nel sesto game. Sembrerebbe finita ma la generosità di Altmaier impone un’ultima occasione ma l’avversario ancora una volta palesa una mancanza di killer instinct e con un dritto che non prende neanche il corridoio sciupa ancora. L’ottavo e il nono ace del nativo di Kempen fanno il resto consolidando 5-3. E’ il colpo di grazia per Virtanen che sfiduciato alza bandiera bianca perdendo nuovamente la battuta.

H. Medjedovic b. [3] K. Khachanov 6-2 6-3

Devastante Hamad Medjedovic. Il 21enne serbo sta salendo di livello in queste ultime settimane e lo sta dimostrando con una certa frequenza. L’ultima sua vittima è Karen Khachanov, terzo favorito del torneo, sconfitto con lo score di 6-3 6-2 in un’ora e tredici minuti. Pessima giornata al servizio da parte del russo, che ha messo in campo il 46% di prime e ha raccolto solo il 38% di punti con la seconda. Sono quattro i break subiti da lui. L’avversario? Uno solo. Ha trasformato molte più palle il numero 96 ATP quando poteva contare sul colpo di inizio gioco e, in generale, è sempre stato in controllo dell’incontro nel primo testa a testa con il 21esimo tennista al mondo.

Per la quarta volta il vincitore delle Next Gen ATP Finals 2023 accede tra i migliori otto di un torneo del tour. Si conferma quindi una situazione di gioco favorevole per lui il cemento indoor, superficie sulla quale ha raggiunto tre dei suoi quattro quarti di finale ATP oltre ad aver sconfitto ora quattro dei cinque top 30 che si è trovato di fronte. Il penultimo era stato, pochi giorni fa, Holger Rune in Coppa Davis. Scelta azzeccata per Medjedovic quella di rimanere in Europa a giocare Challenger, invece di avventurarsi nel tabellone cadetto dell’Australian Open. Vincendo il Challenger a Oeiras il serbo si è assicurato l’ingresso in top 100 e ora, a distanza di pochi giorni, la classifica virtuale lo vede al numero 85.
Torna in campo male, invece, il russo, che nel finale della scorsa stagione aveva giocato divinamente sui campi in cemento indoor. Era infatti arrivato minimo in semifinale in tutti i quattro eventi disputati, per un totale di 14 successi che gli avevano consegnato il “titolo” di più vincente nel 2024 su questa superficie. Non è riuscito però a continuare la scia positiva il campione di questo torneo nel 2018. Il quarto di finale contro Altmaier va quindi a Medjedovic.

[2] U. Humbert b. A. Bublik 7-6(7) 6-4

È l’idolo di casa Ugo Humbert a chiudere il programma di giornata. Con una vittoria tutt’altro che semplice il primo tennista francese, seconda testa di serie del torneo, ha superato Alexander Bublik, in preoccupante crisi di risultati. È 7-6(7) 6-4 il punteggio con il quale il numero 17 ATP ha sconfitto il kazako dopo circa un’ora e mezzo di gioco. Il primo set è stato risolto al tie-break che, al contrario del resto del parziale, ha visto parecchia instabilità al servizio. È riuscito però a chiudere 9 punti a 7 il transalpino, che non ha concesso set point. Equilibrio anche nella seconda frazione, dove però Sasha è inciampato al momento di servire per rimanere nel match, cadendo al terzo match point del decimo gioco.

Come detto, entrambi hanno utilizzato bene la battuta, ma è stato Humbert quello più concreto nei momenti chiave. Continua quindi il periodo buio di Bublik, sconfitto in 15 delle sue ultime 19 partite. Non ne vince due consecutive dall’inizio di luglio a Wimbledon e, lui che adesso è numero 48 ATP (con un best ranking di numero 17), tra pochi giorni rischia di scivolare verso il 70esimo posto in classifica dato che dovrà difendere la finale nel 500 di Dubai, dove peraltro perse proprio contro Humbert nell’unico altro confronto diretto.
Letale invece il numero 1 di Francia quando si tratta di giocare sul cemento indoor di casa, sul quale ha vinto 15 delle ultime 16 partite disputate (titoli a Metz 2023, Marsiglia 2024 – campione in carica – e finale a Parigi Bercy persa contro Alexander Zverev). Per lui, ora, 29esimo quarto di finale ATP in carriera dove se la vedrà con il nostro Lorenzo Sonego.

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