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ATP Rotterdam, è trionfo Alcaraz: l’iberico s’impone in tre set su de Minaur

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Rotterdam dorata per Carlos Alcaraz. Il tennista iberico, infatti, è riuscito ad imporsi – con il punteggio finale di 6-4 3-6 6-2 – sul rivale australiano (nonché prossimo numero 6 ATP), Alex de Minaur (per lo spagnolo si trattava della prima finale indoor contro il sunnominato atleta oceanico) al termine di un incontro decisamente combattuto e che ha visto battagliare, punto a punto, i due contendenti in campo.

Dopo un primo parziale che ha visto il dominio di Alcaraz, l’inerzia del secondo set è stata quasi sempre dalla parte di de Minaur, bravo a capitalizzare al meglio una serie di game in cui il forte giocatore iberico è apparso sin troppo falloso. Nel terzo e decisivo set, Alcaraz ha ripreso tra le proprie mani le redini della gara, destreggiandosi con estrema versatilità nei turni in risposta e controbattendo con delle folate offensive oltremodo incisive (deliziosi alcuni strappi col dritto).

Per lo spagnolo si tratta del primo titolo della stagione, del trofeo numero 17 in carriera e del sesto sul cemento (ma solo il secondo sul cemento indoor).

Primo set: ottimo inizio per Alcaraz, de Minaur sprecone

Per ciò che concerne la cronaca dell’incontro, il primo 15 della gara è ad appannaggio di de Minaur, che approfitta di un errore in risposta di Alcaraz. Scambi veloci e giocate rapide, è un po’ questo il leitmotiv di inizio gara. Il secondo game vede un Alcaraz maledettamente esplosivo (bello il passante lungolinea con cui riesce a portarsi sul 40-15) e desideroso di prendere il largo sull’avversario. Nei giochi successivi il numero tre del mondo approfitta di un paio di errori al servizio di de Minaur. Quest’ultimo, infatti, prova a mantenere alta la velocità dei colpi, concedendo qualcosina di troppo al nativo di Murcia (e finendo sotto di un break).

Nel complesso, gli albori del match vedono Alcaraz giocare in maniera alquanto solida, rubando l’occhio con qualche giocata d’alta scuola. Il settimo game si chiude sulle note (metaforiche ma piuttosto poetiche) della palla corta giocata da un ritrovato de Minaur, che prova a ripetersi anche nell’ottavo gioco. Epperò, la prima parte dell’incontro si conclude con Alcaraz che va a chiudere il primo parziale (con uno score di 6-4) grazie a un rovescio lungolinea che ridisegna la linea della parte di campo occupata da de Minaur.

Secondo set: pausa “mentale” per Alcaraz, de Minaur sugli scudi

Alex de Minaur prova a sorprendere Alcaraz sin dalla ripresa del match. L’australiano, infatti, nel corso del secondo set appare decisamente ringalluzzito. Tradotto in soldoni, l’atleta oceanico riesce a far salire di livello il proprio tennis, sciorinando tutta una serie di giocate che mettono in difficoltà il rivale spagnolo. Pallonetto d’autore – dopo due doppi falli – e primo game subito dalla propria parte per il caro vecchio Alex. Approccio un tantino soft per Alcaraz all’inizio del secondo set. Lo spagnolo sembra muoversi con poco margine e una propensione offensiva un po’ (troppo) telefonata. La sensazione è quella di una piccola pausa mentale da parte del talentuoso giocatore iberico dopo l’ottimo inizio-match. Si concretizza così il break di vantaggio per de Minaur (3-0).

In generale, si tratta di un set con pochi scambi e tanta profondità. E con un de Minaur che racimola punti senza troppi patemi. Dopo dei turni di battuta “problematici”, Alcaraz riesce a risalire la china – grazie al proprio turno di servizio – nel corso del sesto game (dove accorcia 2-4). Successivamente, al netto di tre prime palle consecutive, di una grande difesa del break e di un rovescio stretto che taglia a fette la resistenza difensiva del rivale spagnolo, de Minaur riesce a chiudere in bellezza – con il punteggio di 6-3 dopo 39 minuti di gioco – un parziale che lo ha visto grande protagonista.

Terzo set: Alcaraz falloso ma incisivo, calo de Minaur

Nel terzo e decisivo set, Alcaraz sembra rientrare con maggior convinzione tra le pieghe scivolose del match. Il primo game, de facto, è un monologo dello spagnolo. Il primo ace della gara per de Minaur, invece, giunge dopo circa un’ora e 35 minuti (e dopo quattro punti consecutivi conquistati dall’atleta australiano). Dopo quattro giochi, lo score momentaneo dell’incontro è fermo sul 2-2.

Quinto game decisivo: break e difesa pazzesca per Carlos Alcaraz che scappa via (4-2) frenando – con una certa grazia tennistica – una serie di dritti davvero impressionanti da parte di de Minaur. A quel punto, la gara dello spagnolo diventa sempre più in discesa. Sino al trionfo finale, ottenuto con il punteggio di 6-3-6 6-2. “Carlitos”, tra l’altro, è il primo tennista spagnolo a vincere in quel di Rotterdam dopo che nel 2004 aveva perso in finale il suo allenatore Ferrero. Sconfitta più che onorevole per de Minaur (al di là del risultato) che conferma l’ottimo momento di forma attraversato dal giocatore australiano.

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