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Furlan: “Paolini ha ancora margini e non ridurrà il doppio. C’è tanto di Errani nel tennis di Jasmine”

Jasmine Paolini non è riuscita ad andare oltre il terzo turno degli Australian Open: la giocatrice toscana non è stata fortunata, pescando un’avversaria validissima come Elina Svitolina così presto nel torneo e non arrivando quindi alla seconda settimana.

Ai nostri microfoni abbiamo interpellato il coach della n.4 del mondo, Renzo Furlan, che ha cominciato tracciando un bilancio proprio del primo Slam della stagione: “Tutto sommato sono state vinte quattro partite e perse due tra United Cup e Australian Open. Penso abbia perso con due grandi giocatrici, Muchova e Svitolina. Svitolina è ancora una giocatrice che vale tra le prime 10/15. Credo che Jasmine abbia avuto una chance sull’uno pari al secondo, ma ha subito un break stupido, facendo due gratuiti. Da lì in poi la Svitolina non ha più dato chance. Quindi onore e merito alla Svitolina“.

Tornando indietro, rifareste la scelta di giocare la United Cup?
Sì, è una competizione che mi piace molto, anche se bisogna partire un po’ prima. Però è una competizione che ci piace molto perché è a squadre. Vivi il tennis e la competizione in maniera un po’ diversa perché appunto è a squadre. Hai dei giorni di recupero anche tra una partita e l’altra, quindi ci si può allenare. È una settimana che non ha la stessa intensità di un torneo a livello di match. Quindi secondo me è molto positiva. La rifaremo. L’abbiamo fatta l’anno scorso. L’abbiamo fatta quest’anno. Se capiterà, la rifaremo anche il prossimo anno“.

C’è il pericolo che Jasmine senta un po’ il peso di voler confermare i risultati straordinari del 2024 e che questo la condizioni emotivamente?
Alla fine il tennis è il tennis. Ci sono i momenti in cui giochi tranquillamente e quelli in cui giochi con più aspettative. Però non è una cosa alla quale pensiamo tanto quella di mantenere i risultati o di confermarli. Il nostro obiettivo invece è sempre andare a un torneo e far la migliore performance possibile. Quindi, di conseguenza, ci prepariamo per quello. Poi sai, un torneo può andar bene, può andar male, la classifica può salire, può scendere. Sicuramente lei ha un livello elevato. Siamo consapevoli di questo e quindi andiamo avanti, secondo me, senza eccessive pressioni“.

Qualcuno sostiene che, per lo status raggiunto, Paolini debba ridurre gli impegni in doppio per gestire meglio le energie. Qual è la tua idea in proposito?
Io ho sempre una visione molto positiva del doppio. E’ un qualcosa che ci aiuta tanto a migliorare alcuni aspetti: risposta, servizio e volée. Quindi è un’attività che faremo più o meno come l’anno scorso. Anche perché i tornei prossimi sono tutti 1000. Quindi riuscire a provare a giocar bene dai 1000, a vincere dei 1000, è importante anche per il doppio come lo è per il singolo. Quindi no, non è un problema quello di ridurre il doppio. Però diciamo che il doppio è qualcosa che rende Jasmine competitiva“.

Jasmine ha ancora margini di miglioramento? Se sì, quali sono?
Ci sono sempre margini di miglioramento. E’ una giocatrice che ancora può tirar fuori qualcosa dal servizio e ci stiamo lavorando. Ha un grandissimo tempo sul rovescio, ma ancora non usa come potrebbe usare il rovescio lungolinea. Ha migliorato tantissimo la parte di difesa, però è un qualcosa che può ancora essere implementato. Ci sono sempre piccoli margini di miglioramento e lavoriamo su quelli. Anche dal punto di vista fisico c’è ancora qualcosina che si può fare. Lei è molto forte, però alla fine si può lavorare ancora sulla continuità e quindi cercheremo di farlo“.

Qual è l’aspetto che più ti ha stupito di lei in questi anni?
All’inizio mi stupiva molto questa capacità che aveva di generare spinta sulla palla, riusciva a giocare a delle velocità incredibili pur essendo piccolina. Esprimeva una grandissima potenza di gioco. Mi ha stupito molto la personalità. Ha dimostrato di avere una grandissima personalità e i risultati che sono arrivati sono il frutto soprattutto di questa. Sì, anche di un lavoro certosino fatto sul campo, di un miglioramento tecnico e un miglioramento della gestione delle situazioni, sicuramente quello. Però è anche dovuto al fatto che lei ha questa personalità veramente forte. Si era messa in testa l’obiettivo, che ha migliorato poi strada facendo. Perché qualche anno fa poteva essere quello di chiudere i primi 50, ma una volta arrivata li lei voleva di più e non si tira mai indietro. La cosa che più mi lascia piacevolmente stupito è proprio questa, che non si tira mai indietro e questa è una forza incredibile“.

Pensi che, per il livello raggiunto, Paolini possa affiancarsi a Pennetta, Vinci e Schiavone, o siamo addirittura un gradino sopra?
Non pensiamo mai di essere un gradino sopra o un gradino sotto. Queste ragazze che hanno scritto la storia negli ultimi anni, ti parlo di dieci anni fa, erano ragazze straordinarie, atlete straordinarie, che hanno fatto qualcosa di straordinario. Jasmine, credo, abbia fatto anche lei cose straordinarie. Due finali Slam per giunta di fila in condizioni completamente diverse. Ha vinto un WTA 1000. Numero 4 del mondo. Ha vinto la Billie Jean King Cup. Un oro olimpico. Ha fatto tanto. Non so se più o meno sinceramente. Credo che sicuramente abbia ancora del margine e quindi possono arrivare ancora altre soddisfazioni. Se nel complesso farà vedere che è stata più forte di queste ben venga“.

Cosa ha significato per Jasmine vincere l’oro olimpico?
È qualcosa che magari non è pianificato, però una volta che ci arrivi e lo vinci, è qualcosa di straordinario. Qualcosa di straordinario perché oltre ad essere arricchire il tuo palmarès in carriera, è qualcosa che non hai fatto solo per te, è riconosciuto da un’intera nazione, hai rappresentato l’Italia al meglio e hai portato qualcosa che mancava da una vita. È un qualcosa che lei si porterà sempre dentro e le ha fatto capire secondo me che ha un valore stratosferico. Sì le finali Slam, sì il 1000 vinto, però anche riuscire a portare a casa un oro olimpico è qualcosa che fa la differenza in una carriera e rimane per sempre“.

Quanto c’è di Sara Errani nell’ascesa di Jasmine in singolare?
Sara è sempre stata importantissima per Jasmine. Prima con il doppio, poi si è sviluppata una grande amicizia. Si confrontano tantissimo tra di loro. Questi confronti continui probabilmente la stanno facendo crescere. Quindi c’è parecchio anche di Sara del tennis di Jasmine“.

Quale sarà il calendario dei prossimi tornei?
Il calendario dei prossimi tornei è abbastanza semplice. Prenderemo queste due settimane per allenarci. Poi ci saranno i tornei di Doha e Dubai. Dopodiché avremo un’altra settimana di stacco e si giocherà a Indian Wells e Miami. Poi altre due settimane di allenamento. Poi comincerà la stagione sulla terra con Stoccarda, Madrid, Roma e Parigi. Questo è quanto fino al Roland Garros“.

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