Australian Open: dominio-Sabalenka, Andreeva si arrende senza lottare [VIDEO]
[1] A. Sabalenka b. [14] M. Andreeva 6-1 6-2
Aryna Sabalenka entra nei quarti di finale dell’Australian Open, cogliendo la diciottesima vittoria consecutiva nella competizione nonché l’undicesimo Slam quarterfinal della carriera, disponendo con facilità di Mirra Andreeva con il punteggio di 6-1 6-2. Il match, tutt’altro che bello, ha deluso le aspettative non tanto per la differenza di valori in campo, quanto per l’atteggiamento rinunciatario e nel complesso immaturo della giovane russa. Andreeva ha subito la potenza della rivale senza riuscire a impostare contromisura alcuna e arrendendosi progressivamente, non riuscendo nemmeno ad approfittare di un improvviso momento di blackout della bielorussa nella seconda frazione.
Sorprende non poco la pochezza agonistica della tennista indicata come la più concreta promessa nel panorama tennistico femminile; Andreeva ha proseguito a colpire la pallina e a mettere a segno qua e là alcune soluzioni pregevoli che hanno dato il segno del suo sicuro talento, ma, se si eccettuano i primi minuti del secondo set, non ha mai dato l’impressione di avere in testa un piano per giocare davvero la partita.
Al termine dell’incontro c’è estrema cordialità tra le due: la scena è piacevole e Mirra non piange più dopo aver subito una scoppola come le accadde per esempio con Paolini a Parigi. L’avversaria è la numero uno del mondo ed è più facile fare buon viso a cattivo gioco ma non crediamo che Conchita Martinez, coach della ragazza, sia rimasta soddisfatta per quanto visto domenica. Molto lavoro per lei e per Mirra mentre Sabalenka aspetta la vincente tra Pavlyuchenkova e Vekic.
Il match
Sette minuti soltanto per tre game bianchi a favore della giocatrice al servizio: l’inizio del match presenta cifre da speed tennis maschile. Le contendenti spingono in uscita dal servizio con buona profondità e le rispettive risposte attendono la migliore messa a punto; sul punteggio di 1-2 Andreeva si prende il tredicesimo punto consecutivo a favore di chi serve portandosi sul 15-0.
Qui il destino del set vira improvvisamente nella direzione di un dominio incontrastato della numero uno del mondo. Sabalenka prosegue nell’azione iniziale e impedisce letteralmente alla giovane russa qualsiasi tipo di reazione; Aryna tira forte e angolato, imponendo la sua inamovibile presenza al centro del campo. I game scorrono molto velocemente con la bielorussa che sa alternare alla potenza anche alcune palle corte che costringono la rivale a inutili corse in avanti.
In ventiquattro minuti la tigre di Minsk dimostra di essere in forma perfetta, fugando le poche perplessità legate a un cammino nei primi tre turni indubbiamente più accidentato di quello percorso un anno addietro: 6-1 per lei con il 74% delle prime palle in campo (50% per Mirra) e nove punti ceduti, di cui tre nei game alla battuta.
La russa deve reagire alla pioggia di dritti e rovesci e cerca immediatamente il colpo vincente in risposta per disinnescare sul nascere il forcing della rivale. Il risultato è un paio di colpi vincenti che lasciano immaginare una storia diversa rispetto a quella del primo parziale. Mirra serve sull’1-1 e sul 15-15 subisce un footfault che vanifica un ace centrale; la reazione della russa si sostanzia in una coppia di doppi errori che porgono alla bielorussa il break del 2-1.
Andreeva vede la possibilità di un risultato severo, che non sarebbe il primo al cospetto della campionessa in carica e si sporge sul precipizio dell’1-3 e 0-40: qui però Sabalenka apre una finestra di circa dieci minuti di errori che spingono involontariamente la rivale a recuperare il game e ad avere le prime tre palle-break nel game successivo. Aryna non perde fiducia nonostante l’improvvisa confusione e serve bene mentre Mirra risponde con un po’ di precipitazione e finisce per dilapidare le opportunità. È l’ultimo momento agonisticamente apprezzabile prima della resa della testa di serie numero quattordici, dopo solo un’ora e tre minuti.