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Australian Open: Che peccato Berrettini! Rune lo elimina e vola al terzo turno

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[12] H. Rune b. M. Berrettini 7-6(3) 2-6 6-3 7-6(6)

Che peccato per Matteo Berrettini, questa volta dobbiamo proprio dirlo. Il romano è stato eliminato dalla testa di serie numero 12, Holger Rune al tiebreak del quarto set e ancora non ci sembra vero. Tante e sicuramente troppo, le occasioni non sfruttate dall’azzurro che non ha chiuso i 2 set point a favore nel primo set e neanche i 2 set point nel quarto game, quelli ancora più importanti. Forse, il rammarico maggiore resta però quello del vantaggio acquisito nel tiebreak, quando Berrettini era riuscito a caricarsi con il dritto per avanzare 5 a 2.

Purtroppo la verità è che il tennis ti punisce quando non sfrutti le occasioni che ti si presentano. Oggi oltre al tennis, c’era un ottimo Holger Rune dall’altra parte della rete che ha meritatamente chiuso una partita complessa. Il danese è stato a tratti altalenante, ma a differenza di Matteo, le occasioni non se le è fatte scappare. Anzi, Rune se le è andate a prendere: con 18 dritti vincenti è stato in grado di superare il romano anche sul suo colpo migliore (12). Al terzo turno, il primo in uno Slam sul cemento dall’Australian Open 2023, se la vedrà con Kecmanovic.

IL MATCH

Primo set: Berrettini parte al comando ma cede sul finale e Rune si scatena

Dopo una leggera tensione iniziale da parte di entrambi, il primo parziale sembrava essersi deciso in 2 game principali. Nel quarto gioco, Berrettini è il primo a strappare il cerotto e sale sopra 3 giochi a 1. Mentre un Rune troppo frettoloso e impaziente cerca di fare pace con sé stesso. Nel nono game invece, l’azzurro va a servire per chiudere il primo set ma Rune appare finalmente lucido e paziente. Due set-point sono passati dal lato di Berretini ma senza l’aiuto della prima di servizio, entrambe le occasioni sono sfumate via. Alla prima palla del contro break, il danese ha sfruttato la seconda di servizio poco efficace di Berrettini per mettersi al comando dello scambio e recuperare lo svantaggio. Dal 5-4 e game recuperato, il set si decide al primo tiebreak delle loro sfide, dove Rune alza il livello negli scambi e si scatena: strappa due turni di servizio a Berrettini e guadagna 3 set point consecutivi per chiudere 7-3.

Secondo set: Berrettini si ribella e domina dall’inizio alla fine, Rune troppo altalenante

I colpi dell’azzurro gridano subito vendetta e in un paio di minuti Berrettini ruba il primo gioco al danese. Da quel momento, ogni turno di servizio di Rune viene messo sotto attacco dal romano che nel quinto gioco si prende un doppio break di vantaggi e sale 4 giochi a 1. Il sesto game è un braccio di ferro ai vantaggi (4) nel quale Rune cerca di rientrare nel set ma l’azzurro questa volta non cede e alla terza occasione sale avanti 5-1. Ancora una volta, il primo set point gioca un brutto scherzo a Berrettini che commette il primo doppio fallo della partita. Rune annulla anche il secondo ma il 3 set point è quello buono. Matteo chiude con un netto 6-2.  

Terzo set: Il tennis altalenante di Rune confonde Berrettini, l’azzurro a tratti sembra perdersi

La partita ricomincia in equilibrio fino al quarto game, quando Rune cambia l’atmosfera e infilza l’azzurro con due passanti strepitosi. Per la prima volta nel match, il danese è il primo a salire in vantaggio: 8 punti di fila e 3 palle break consecutive gli permettono di allungare la distanza 3 giochi a 1. Berrettini cambia faccia e appare scarico su molti colpi, anche se la partita è ancora spalancata. L’azzurro non obbliga Rune a giocare un tennis straordinario e lo lascia salire avanti 5-2. L’equilibrio iniziale è un lontano ricordo, l’energia è girata tutta a favore di Rune! Mentre Berrettini chiude a fatica l’ottavo game, il danese sfodera 4 servizi perfetti, tiene il game finale a 0 e chiude il terzo set 6-3.

Quarto set: Rune avanza, Berrettini lo recupera ma l’ennesima occasione non sfruttata questa volta è letale

Sembra finita l’energia di Berrettini quando Rune è già avanti 2 giochi a 0. Per il momento, l’unica arma rimasta al romano è il dritto a sventaglio. Nel sesto game Matteo si scuote e con un lob di rovescio strepitoso e martellamenti pneumatici di dritto, finalmente, l’azzurro torna nel match e ci regala un po’ di speranza sul 3 pari. Berrettini e Rune lottano su ogni punto ma l’energia sembra ancora prevalere dal lato di campo danese. La tenacia del romano sta per essere premiata sul finale: Rune serve avanti 6-5 e Berrettini trova due set point non consecutivi. L’attenzione è ai massimi livelli, nessuno dei due vuole avere fretta ma entrambe le volte il primo a sbagliare è Matteo. C’è un altro tiebreak da giocare.

Tiebreak: Berrettini si carica e attacca con il dritto a tutto braccio per andare avanti 5-2. Rune spreca energia a lamentarsi ma grazie a due errori del romano recupera due mini break per risalire sotto 5-4. La tensione gioca un brutto scherzo a Berrettini che da 5-2 sopra si ritrova a dover salvare un match-point sotto 5-6. Incredibimente, smorzata e volée lo salvano, ma sul secondo match-point l’errore è di Berrettini. Rune vince il tie-break 8-6.

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