Australian Open, Monfils vince il derby con Mpetshi Perricard, bene Shelton, in affanno Rune. Ottima partenza anche per Fritz, De Minaur e Hurkacz
Giornata di debutti quella di martedì 14 gennaio nel torneo di singolare maschile. Nessuna grossa sorpresa, tanta curiosità per il derby tutto francese vinto da Gael Monfils in una battaglia terminata dopo cinque intensi set.
[4] T. Fritz b. J. Brooksby 6-2 6-0 6-3
Non poteva auspicare esordio migliore Taylor Fritz. La testa di serie n. 4 del seeding vince 6-2 6-0 6-3 su Jenson Brooksby in un’ora e 49′. L’ultimo set è stato più combattuto, ma per il resto gran gara del n. 4 del mondo. 34 vincenti, 21 errori gratuiti e 83% di punti ottenuti con la prima di servizio sono i numeri che spiegano il successo di Fritz. Brooksby dal 2-2 del primo set si è trovato sotto di due set e 1-0 nel terzo. Fritz ha lasciato solo cinque game in totale al suo avversario. Ora se la vedrà con il cileno Garin.
[30] G. Monfils b. Mpetshi Perricard 7-6(7) 6-3 6-7(8) 6-7(5) 6-4
Sembrava tutto destinato a essere raccontato come il match del passaggio generazionale. Era tutto apparecchiato per raccontare della gran rimonta del tennista più giovane dopo quasi quattro ore di gran battaglia. E, invece, lo sport non è fatto per essere preconfezionato: va vissuto! Il derby francese se lo aggiudica Gael Monfils che resta imbattuto sul cemento e respinge al mittente le velleità di Giovanni Mpetshi Perricard di cominciare a scrivere sue pagine importanti di tennis d’oltralpe. E’ finita 7-6(7) 6-3 6-7(8) 6-7(5) 6-4 dopo 3ore e 50′ di gran battaglia tennistica. Fermi tutti perchè c’è ancora tempo per godere lampi di tennis del buon vecchio Gael. In tutta la gara il trentottenne francese non ha mai concesso palle break e ne ha sfruttate due, una decisiva in avvio di quinta frazione quando tutti pensavano al clamoroso ribaltone. Ha forzato molto il servizio mettendo a segno ben 18 aces, ma commettendo 16 doppi falli. Ma la resa della prima di servizio è stata notevole: portare a casa l’84% dei punti con la prima palla significa aver blindato i propri turni di battuta. Mpetshi Perricard, dal canto suo, ha pagato i 61 errori non forzati contro i 69 vincenti. Monfils ha fatto molto meglio: 68 punti vincenti contro 34 errori. Numeri che dicono quanto sia ancora competitivo Gael che, ora affronterà il tedesco Altmaier. Lunga vita alla “pantera” Monfils, eroe senza tempo. Dopo aver sopravvissuto all’era dei Fab4 e ai suoi infortuni, ecco le sue zampate tra gli sprazzi giovanili della NextGen.
[21] B. Shelton b. B. Nakashima 7-6(3) 7-5 7-5
A proposito di sfide generazionali e di giovani emergenti, ecco la gran prova di Ben Shelton che vince 7-6(3) 7-5 7-5 il derby statunitense con Brando Nakashima.
Il n. 20 era partito molto male e si ritrovato subito 3-0 sotto. Ha cancellato un set point nell’ottavo gioco sul 5-2 e altri tre quando il suo avversario ha servito per aggiudicarsi il primo parziale sul 5-3. Shelton è stato bravo a crederci ed è riuscito a prolungare la contesa sino al tie-break, cancellando una palla break sul 5-5, dominato per 7-3. E’ stato questo il momento decisivo nel match con il più piccolo dei due che ha trovato tanta energia e sicurezza dal parziale vinto.
Da quel momento in poi, Shelton non ha concesso più occasioni al suo avversario. Solido al servizio ha strappato la battuta sia nel secondo che nel terzo set nel corso del dodicesimo gioco. Ora sfida con Carreno-Busta in un match non scontato.
[8] A. De Minaur b. B. Van De Zandschulp 6-1 7-5 6-4
Sul cemento non è mai facile affrontare Botic Van De Zandschulp. Ne sa qualcosa anche Alex De Minaur che ha dovuto subito sfoderare il suo miglior tennis per battere l’olandese 6-1 7-5 6-4. Dopo un primo set giocato in scioltezza, l’australiano è stato avanti anche 3-1 nel secondo. Poi la reazione di Botic lo ha colto di sorpresa. L’olandese ha ottenuto il controbreak nel sesto gioco e poi ha cancellato la palla break nel nono game. Ha avuto due grandi occasioni nel decimo gioco quando non ha sfruttato due set point. Nel turno di battuto successivo, De Minaur ha sciolto la matassa e ottenuto il break decisivo del secondo set finito 7-5. Nel terzo set entrambi non sfruttano due occasioni per parte con il padrone di casa che ha ottenuto il break nel nono gioco a “0”. Nel match hanno influito i 51 errori di Van De Zandschulp, con De Minaur che ora se la vedrà con Boyer.
[13] H. Rune b. Z. Zhang 4-6 6-3 6-4 3-6 6-4
Più di un brivido per Holger Rune che ha impiegato 3ore e 12′ per avere la meglio su Zhizhen Zhang: 4-6 6-3 6-4 3-6 6-4. E’ stata una gran gara con il cinese che ci ha creduto sino alla fine e ha ceduto solo al decimo gioco del quinto set. Per il resto è stata gara molto equilibrata. Spiccano i 21 aces di Zhang da una parte, i 62 vincenti di Rune contro i 39 errori gratuiti. Ha avuto coraggio il danese che è rimasto aggrappato alla partita malgrado la volontà opposta di Zheng. Il danese è salito 4-2 nel quinto set, ma ha subito l’immediato controbreak. Il cinese ha servito per restare nel match ma ha perso il servizio. Ora per il danese nel secondo turno ci sarà la sfida con l’azzurro Matteo Berrettini e ci sarà da soffrire.
[19] K. Khachanov b. A. Mannarino 7-6(5) 6-3 6-3
I dubbi erano sulle condizioni mentali e fisiche di Kharen Khachanov: non sono stati fugati del tutto. Il russo vince 7-6(5) 6-3 6-3 su Adrian Mannarino e si lancia al turno successivo con buone prospettive. Entrambi molto fallosi: 36 gratuiti e 16 vincenti per il francese, 41 errori e 31 punti a segno per il russo, sono i dati che testimoniano l’andamento del match non proprio spettacolare. Ha perso tre volte il turno di servizio Karen malgrado l’83% di punti vinti con la prima di servizio. Il rammarico del francese è per l’andamento del primo set in cui è stato avanti per ben due volte di un break, 3-1 e 4-2. Hubert è stato bravo a recuperare sempre. Dopo il break concesso nel terzo gioco del secondo set, non ci sono state più occasioni per Mannarino. Ora per il russo la sfida con Diallo che ha sconfitto Nardi al primo turno.
H. Hurkacz b. T. Griekspoor 7-5 6-4 6-4
Gran condizione fisica mostrata da Hurkacz pienamente recuperato dall’infortunio. Il polacco vince 7-5 6-4 6-4 in due ore e 26′ contro Tallon Griekspoor. Olandese costretto a fronteggiare ben 18 palle break, quattro solo delle quali andate a buon fine. Il polacco è stato molto solido al servizio con 14 aces e il 76% di prime messe a segno. Ha ottenuto il 78% di punti con la prima di servizio. Dovrà sicuramente sfruttare meglio le occasioni avute. Vittoria meritata per il polacco. Per il n. 17 del mondo la sfida ora con Kecmanovic.
Nelle altre gare di giornata successo di sostanza di Francisco Cerundolo che batte Alexander Bublik 7-6(1) 6-3 6-2. Il tie break del primo set ha fatto da spartiacque al match con il kazako uscito lentamente di scena.
Gran battaglia nel derby serbo tra Miomir Kecmanovic e Dusan Lajovic. Vince il n. 51 del mondo 7-5 3-6 6-3 3-6 6-3 dopo 3ore e 31′ di gara. Vittoria facile per Cristian Garin che, contropronostico, batte Borna Coric lontano dalla sua forma ideale, 7-5 6-1 6-2. Arrivava dalle qualificazioni anche Learner Tien che vince in quattro ore la gara con Ugo Carabelli: finisce 4-6 7-6(3) 6-3 5-7 6-4. Successo in cinque set anche per Diaz Acosta e Altmaier. Il primo vince la sfida con Bergs 6-7(5) 6-4 1-6 6-3 6-4, rimontando il belga avanti due set a uno, mentre il tedesco tira un sospiro di sollievo dopo aver vinto 6-2 3-6 7-6(4) 4-6 6-4 sull’argentino Francisco Comesana, n. 85 del mondo.
A proposito di maratone, non scherza neanche l’americano Boyer che ha sudato tantissimo per battere Coria: è finita 6-3, 6-7(3) 4-6 7-5 6-1. Argentino che si morde le mani perchè avanti due set a uno e 4-2 nel quarto set.