Australian Open, Passaro: “Fognini mi ha avvertito del ritiro un po’ prima. Merito questo traguardo”
Non doveva neanche giocarla questa partita, Francesco Passaro. La rinuncia poche ore prima di Fabio Fognini al suo incontro contro Grigor Dimitrov, ha però spalancato al perugino le porte della sua prima presenza in un tabellone principale Slam, all’Australian Open. Lo sfortunato ritiro del bulgaro ha poi giocato in favore di Francesco, che avrà una buona occasione al secondo turno contro Bonzi. “La giornata è sicuramente finita meglio di com’era cominciata“, commenta allegro nella conferenza post match.
Vanni Gibertini: “Spiegaci la sequenza degli eventi, quando ti hanno detto effettivamente che dovevi giocare“
Passaro: “Sapevamo che c’era comunque qualcuno che non era al massimo, però fino all’ultimo nessuno voleva cedere le armi. Però devo dire che comunque Fabio ci ha avvertito un po’ prima rispetto a quando lo ha detto all’organizzazione, quindi mi ha dato anche il tempo di prepararmi e riuscire a preparare un po’ il match nel migliore dei modi. Quindi lo ringrazio del pensiero e gli auguro di guarire presto, perché oltre a essere un grande giocatore è anche una bravissima persona. Appena lo abbiamo saputo siamo tornati in appartamento a riposarci, per staccare un po’ e poi tornare e rialzare subito l’attenzione.
Comunque non era semplice, già ieri siamo stati dalle 9 di mattina alle 9 di sera al circolo nella speranza. Poi anche oggi siamo arrivati alle 9, mi sono scaldato con Jannik sulla Rod Laver Arena…è stata una giornata molto lunga, ma alla fine sono contento. Sicuramente vincere per ritiro non è mai bello, ma essendo la mia prima vittoria Slam sono contento uguale. E penso di essermela meritata, per tutti gli sforzi, i sacrifici e gli infortuni che ho avuto nei due anni scorsi, che non mi hanno fatto entrare nella top 100 e quindi sono veramente contento“
Gibertini: “Tecnicamente questa è una vittoria con un top 10, anche se è avvenuta come è avvenuta. Negli scampoli di partita quando il tuo avversario non era menomato dall’infortunio come sei riuscito a raffrontare il tuo gioco con quello di Dimitrov?“
Passaro: “Sono sceso in campo con l’idea di godermi tutti i punti, l’atmosfera e di stare giocando contro il n.10 del mondo. Ho cercato di farlo senza pormi limiti e cercando di esprimere il mio miglior tennis. Sono riuscito a farlo, a scendere in campo molto tranquillo mostrando quello che è il mio gioco per tutta la partita. Ho gestito bene la situazione, sono stato tranquillo, anche dopo l’infortunio suo quando è sceso molto a livello di gioco e velocità. Non era però facile a livello mentale sapendo che l’avversario non è stato al meglio, ma dovevo comunque imporre il mio gioco“
Gibertini: “La top 100 è un peso che ti togli dalle spalle, un grande traguardo che ti dà gioia per andare avanti e lavorare ancora di più?“
Passaro: “Si tratta di un peso che un po’ mi tolgo, era un obiettivo che mi sono sempre messo, forse ci sono andato vicino, forse un po’ troppa pressione ha fatto sì che non sia riuscito a raggiungerlo in questi due anni. Ad oggi sono molto più consapevole dei miei mezzi, probabilmente due anni fa quando sono arrivato a 108 non ero ancora pronto a livello mentale e di gioco. Adesso mi sento molto più completo, anche sul cemento che non è una mia superficie abituale. Anche in questo inizio anno ho giocato partite di livello. Voglio partire da questo cercando di trarre più energia positiva possibile da questo risultato per poi portarla in tutti gli allenamenti quotidiani“
Gibertini: “Anche perché è più top 90 che top 100. Sei molto più vicino all’ingresso diretto nei Masters 1000 a 96. Ti cambia un po’ la programmazione?“
Passaro: “Sì, potrebbe cambiare. Adesso vediamo, speriamo che vada bene anche qua. Vedremo tra due settimane quando cambierà la classifica. Ora voglio pensare al match di dopodomani, e di andare domani in campo cercando di fare sempre un miglioramento in più, poi la programmazione la vedremo dopo. C’è tempo di cambiarla, e sarei contento di cambiarla in positivo“
Gibertini: “Il tuo prossimo avversario sarà Bonzi, due parole su di lui?“
Passaro: “Non lo conosco, non ci ho mai giocato e non mi ci sono mai allenato. Domani avremo tempo di studiarlo un po’, anche lui ha avuto l’anno scorso un paio di infortuni e ha avuto un anno difficile, ora però sta un po’ ritrovando il suo livello. Voglio però godermi questo torneo, che è uno dei quattro più importanti che abbiamo, e anche passare ogni giorno in mezzo ai campioni, vicino anche nello spogliatoio, mi rende orgoglioso“