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Australian Open, Ruud tira un sospiro di sollievo: “Perdere di domenica sarebbe stato come non iniziare nemmeno il torneo”

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Con molta fatica e sudore, ma la vittoria è arrivata. All’esordio all’Australian Open 2025 Casper Ruud, sesta testa di serie del tabellone, è stato subito costretto a una battaglia di cinque set. L’avversario, lo spagnolo Jaume Munar, lo ha messo parecchio alle strette, ma il norvegese è riuscito comunque a venirne a capo conquistando il successo alla frazione decisiva dopo quasi tre ore e mezza di gioco. È normale essere piuttosto nervosi all’inizio di un torneo – ha rivelato Casper in conferenza stampa. “Non ho mai debuttato di domenica: se avessi perso subito mi sarei sentito quasi di dover tornare a casa ancor prima che il torneo iniziasse. Non volevo veramente perdere. E probabilmente questo mi ha aiutato nel parziale decisivo”.

Una vittoria sofferta quindi, contro un avversario che come lui predilige i campi in terra rossa, ma in queste prime settimane dell’anno ha fatto vedere anche del buon tennis su cemento (semifinale nel 250 di Hong Kong). Dopo il successo, lo scandinavo si è subito rilassato nell’intervista post-partita e non si è tirato indietro dallo scherzare riguardo ai record negli Slam tra lui e suo padre, che ha raggiunto come best ranking il numero 39 ATP. “Rispetto a lui, i miei risultati sono migliori nella maggior parte dei tornei. Quindi, il suo qui a Melbourne penso sia l’unico che gli è rimasto (nel 1997 ha raggiunto il quarto turno proprio come Casper nel 2021, ndr). Spero di superarlo un giorno. Allo stesso tempo, sono felice che lui detenga ancora un record in famiglia!”.

Qualche battuta anche sul suo imminente matrimonio quando gli è stato chiesto se fosse stato più nervoso quando ha affrontato Nadal in finale al Roland Garros o a chiedere alla sua Maria di sposarlo: “Non voglio dire cose sbagliate! Quello che sto cercando di dire è che non dimenticherò mai di aver giocato contro Rafa in una finale Slam, ma sicuramente non dimenticherò nemmeno di essermi inginocchiato davanti a Maria. È stato un momento bellissimo“. Ora, due giorni di riposo e rifiniture. Poi, uno tra Mensik e Basilashvili al secondo turno. Ma prima di ciò, andiamo a vedere le parole di Ruud in conferenza stampa dopo il successo sull’iberico.

D: È molto difficile essere pronti per uno Slam già il 10 di gennaio. Come sei riuscito a preparare questa nuova stagione rispetto agli anni scorsi?
Ruud
: “Sono stato in vacanza per una decina di giorni e lì mi sono totalmente rilassato. Dopo ho iniziato ad allenarmi e sono tornato a fare un buon lavoro in palestra. Poi sono andato a fare qualche esibizione. Ho giocato due match contro Holger (Rune, ndr): uno in Norvegia e uno in Danimarca. È stato bello, due scandinavi che giocano un buon tennis. Successivamente ho partecipato ad altre due esibizioni: una ad Abu Dhabi e l’altra a Macao.
Onestamente per me è abbastanza complicato, perché in Norvegia il meteo è totalmente opposto a quello che c’è in Australia. Con i viaggi che facciamo solitamente, non vorrei davvero andare da nessuna parte quando c’è l’off season. Sono giunto alla conclusione che farò molta palestra in Norvegia anche nelle prossime stagioni, e chiaramente giocherò anche a tennis. Poi tanto quest’anno ero a Melbourne già il 1° gennaio. Sono dieci giorni in cui puoi allenarti bene e abituarti al clima. Quindi, nonostante la stagione sia iniziata con la United Cup, mi sono approcciato a questi dieci giorni come fossero della off season. Di conseguenza, mi sento come se la mia stagione sia iniziata oggi”.

D: C’è qualcosa di interessante e di nuovo che hai fatto nelle tue sessioni di allenamento in off season?
Ruud
: “Un po’ di intervalli, ad esempio 200 e 400 metri che sono piuttosto impegnativi. Non mi piace farli, ma è necessario per recuperare la miglior resistenza. Poi, abbiamo fatto molti altri esercizi. La questione è che, come tennista, ti servono molte qualità: velocità, agilità, ma anche resistenza ed essere allo stesso tempo flessibili. Non puoi solo mettere su muscoli. Quindi, ogni giorno abbiamo lavorato su aspetti differenti. È stato un periodo abbastanza frenetico. Poi c’è stato il Natale, che è festeggiato molto in Norvegia. Ho trascorso del tempo con la mia famiglia in varie cene. Infatti, poi dopo Natale credo di aver perso qualche chilo”.

D: Nel tennis ci sono giocatori contro cui hai un brutto o un bel record. Se ti capita di giocare contro uno con cui sei sotto nei testa a testa, pensi di dover cambiare qualcosa per invertire la tendenza o credi che sia la fortuna a occuparsi di questo?
Ruud
: “Ho un po’ di esempi. Ovviamente contro Novak (5-1 per Djokovic, ndr) non molti tennisti hanno un record positivo contro di lui. Non sono il solo quindi. Ma sono riuscito a batterlo lo scorso anno per la prima volta. Da un lato è bello essere lo sfavorito, perché così puoi giocare libero e rilassato. Dall’altro lato invece, se sei in vantaggio nei testa a testa, è più un ‘Sarà proprio oggi che perderò contro questo giocatore? Spero di no’. Quindi, qualche volta è quasi anche positivo essere in svantaggio nei precedenti. Sai benissimo cosa non funziona contro quel determinato giocatore, perché magari ci hai già perso due, tre o quattro volte.
Quando riesci a ottenere il primo successo contro un tennista che non avevi mai battuto, è veramente una bella sensazione. Ti senti di aver superato una sfida veramente difficile, molto più di tutte le altre. In ogni caso, ho comunque realizzato che ogni giorno è diverso e allo stesso modo ogni match lo è. Può succedere di tutto là fuori. Tutti sono molto bravi e possono giocare bene. Anche se magari ti trovi 3-0 o 5-0 sotto negli scontri diretti, non importa molto, perché appunto la prossima volta che incontri quel giocatore ci sono nuove possibilità per entrambi. Devi solamente concentrarti ogni giorno, sperando tu possa giocare meglio del tuo avversario in quella determinata occasione”.

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