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Australian Open, Kyrgios punge ancora Sinner: “Io sono davvero sicuro di ciò che accade nel mio team”

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C’è tanta incertezza sul suo effettivo debutto all’Australian Open 2025, dopo i problemi fisici palesati nel corso e in seguito al Brisbane International 2025, ma Nick Kyrgios sembra comunque mostrare una certa tranquillità in vista del suo ritorno nello Slam di casa. Il suo avversario, nel caso, sarebbe Jacob Fearnley, ma gran parte della sua conferenza stampa è incentrata su altri temi, dalle sue condizioni alla solita questione doping. Ecco, dunque, un estratto delle sue dichiarazioni più interessanti.

D: Nick, bentornato all’Australian Open. Questa settimana hai detto che la tua preparazione per il torneo è stata di giorno in giorno. Come ti senti oggi?

Nick Kyrgios: Ovviamente ho avuto davvero un buon rientro, penso di essere tornato bene a Brisbane. Mi sono divertito molto. Chiaramente giocare con il migliore di tutti i tempi in doppio non era nel mio curriculum, ma ora c’è anche quello. Ho giocato un buon match di singolare con uno dei tennisti più in forma del circuito. Sono tornato a casa per un paio di giorni e ho provato a testare un po’ di più le mie gambe, ho colpito un po’ più palline, ovviamente mi sono fatto trattare l’addome. Stamattina mi sentivo piuttosto bene. Questo pomeriggio tornerò a colpire per testare ancora un po’ e capire come mi sento. Ho ancora tre giorni prima dell’inizio del torneo, la sto vivendo giorno per giorno. Le ultime due settimane sono state emozionanti per me”.

D: Una delle parti del tuo lavoro sono i test antidoping. Puoi spiegarci cosa significa pensare a tutto questo quotidianamente? Ti preoccupi quando vedi che altri giocatori vengono beccati?

Nick Kyrgios: Non voglio parlare troppo di questa cosa. Penso che ne abbiamo parlato tutti. Credo che sia l’unica cosa relativa al tennis di cui si è parlato negli ultimi sei mesi. Ma per rispondere alla tua domanda, sono stato controllato quattro volte negli ultimi due mesi. Mi hanno fatto un test a casa mia tre giorni fa. Per me non è mai stato un problema in tutta la carriera. Sono nel circuito da più di 10 anni. Io non sono preoccupato perché so di essere davvero al corrente di ciò che accade nel mio team. Sono molto sicuro di me stesso sul fatto che non metterò accidentalmente nulla nel mio corpo“.

D: Quando eri fuori, sei stato in giro per commentare. Quando sei fuori per un periodo di tempo lungo hai paura che il circuito abbia fatto progressi?

Nick Kyrgios: “C’è stato sicuramente il cambio della guardia. Voglio dire, quando avevo l’età di Sinner e Alcaraz e giocavo il mio miglior tennis, ho dovuto affrontare quattro dei migliori di tutti i tempi nel loro periodo migliore. È stato molto difficile per me. Non sto dicendo che li ho sempre incontrati. Ma realisticamente, quali erano per me le possibilità di vincere uno Slam se dovevo battere tutti e tre quei ragazzi nel loro momento migliore? Era praticamente impossibile. Credo che ci sia davvero un cambio della guardia. C’è un’incredibile generazione di giocatori giovani che sta arrivando adesso, sono grandissimi talenti. Guardate uno come Fonseca, che ha 17/18 anni e gioca un tennis bestiale. Anche lui busserà alla porta molto presto”.

D: Con Djokovic siete buoni amici. È uscito allo scoperto e ha detto che pensa di essere stato avvelenato durante la quarantena in hotel tre anni fa. Lo hai sentito?

Nick Kyrgios: “No, non gli ho ancora parlato e non lo sapevo nemmeno. Lo abbiamo trattato come una me**a, questo è sicuro. Non avremmo dovuto farlo. Esibizione a Belgrado? Se mi paga (ride n.d.r.). Penso che possa darmi una bella cifra. Andrei volentieri. Non voglio nemmeno giocare a tennis lì. Voglio fare festa a Belgrado, voglio fare festa in Serbia con Djokovic, colui che passerà alla storia come il più grande di tutti i tempi”.

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