Australian Open 2025, Sinner: “Mi circondo di persone che mi amano veramente. È più importante di vincere trofei”
Melbourne, dove tutto ebbe inizio. Il primo Slam del 2024 lanciò Jannik Sinner nell’Olimpo, in quella stretta cerchia elitaria che separa i campioni dai tennisti ordinari; e quando sali per la prima volta sulle montagne russe, dopo, non vuoi più scendere. Il ragazzo diventato uomo, oggi numero numero uno del mondo, ritorna nel locus amoenus, contemplato e ammirato – da egli stesso – con occhi diversi, durante il tragitto che lo (ri)porta al Melbourne Park, esternando le personali sensazioni e le impressioni in vista dell’Australian Open 2025, dove andrà in scena da campione in carica.
“Ogni Grand Slam è diverso – confessa l’altoatesino – soprattutto all’inizio della stagione, perché i giocatori hanno lavorato su determinate zone del gioco per migliorare. Nelle prime fasi del torneo tutti sono più freschi rispetto a fine stagione e sarà davvero complicato“. Cauto nelle dichiarazioni, e già concentrato sui match che lo vedranno protagonista, spostando il focus – innanzitutto – sui primi turni, dove gli energici outsider potrebbero rivelarsi insidiosi nei confronti del numero uno al mondo. “Tornare in questo posto come campione in carica è una bella sensazione, una sensazione diversa, ma non vedo l’ora, vediamo come riuscirò a gestire la situazione“.
Il trascinatore indiscusso della Coppa Davis arriva in Australia dopo un Natale diverso dal solito, dove ha sentito particolarmente la mancanza della zia, venuta a mancare diversi mesi prima, ricollegandosi a momenti altrettanto sconfortevoli, accennando, con discrezione, al caso doping: “La vita a volte ti dà cose positive e buone e a volte è difficile. Amo la famiglia e chi mi è vicino, e le persone che si fidano di me, anche per una situazione che ho avuto l’anno scorso e in cui mi trovo ancora quest’anno. Cerco di circondarmi di persone di cui mi fido veramente – ribadisce Sinner – e mia zia era sicuramente una di queste. Avere intorno a noi persone che amiamo è molto più importante che vincere trofei”.
Il car journey continua, e si innesca un simpatico siparietto circa la preparazione del match, vertendo sul tema della scaramanzia: “Ho la stessa stanza d’hotel dello scorso anno. Quando sei seduto in macchina, passano molte ore prima che il match inizi, si può riflettere molto“. Ecco che salta fuori l’aneddoto sulla leggenda di Manacor: “Nadal ha avuto lo stesso autista per 20 anni“ – “Era un autista fortunato“, risponde Sinner sorridendo. I toni estremamente rilassati e pacati di Jannik – durante il viaggio narrato dagli organizzatori dell’Australian Open – si plasmano all’arrivo al Melbourne Park, dove il campione azzurro lascia trasparire un particolare entusiasmo misto ad emozione, stampandosi in viso un timido sorriso: “Bello essere di nuovo qui – esclama Sinner, camminando nel tunnel d’ingresso della Rod Laver Arena- è molto bello vedere tutti i nomi dei campioni…non male“, aggiunge vedendo il suo.
“Australian Open 2025, facciamolo…“