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La famiglia Paolini, dalla Garfagnana a Wimbledon

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Come si finisce da Castelnuovo di Garfagnana a giocare la finale più prestigiosa del mondo nel campo centrale di Wimbledon? Facile, basta chiedere consiglio a Jasmine Paolini. Anzi, non dovremmo usare il termine facile, perché nulla è stato facile e tutti i suoi successi sono arrivati con il duro lavoro, ma soprattutto con una grande passione alle spalle.

Jasmine è nata a Castelnuovo di Garfagna. Papà Ugo gestiva un bar ai Bagni di Lucca ed è lì che conobbe la madre di Jas, Jacqueline Gardiner, di origine metà polacca e metà ghanese, la quale aveva lasciato la Polonia dopo le scuole per trasferirsi in Italia e lavorare come cameriera.

Durante l’infanzia, Paolini ha dovuto prendere una decisione importante, che poi si è rivelata fondamentale per il suo futuro, ovvero scegliere quale sport praticare. La madre insegnava danza a Fornoli e per questo motivo ha provato a convincerla nell’intraprendere il mondo del ballo. Tuttavia, il papà e lo zio erano dei grandi amanti del tennis, pertanto Jas si allenava due volte a settimana, alimentando sempre di più questa sua passione.

La tennista toscana si tessera perciò al Tennis Club Italia di Forte dei Marmi, con il quale è tesserata tuttora. All’età di 15 anni, Jas ha dovuto iniziare a cavarsela da sola e – seppur non distante da casa – ha iniziato ad assaporare la vita da grande, creando attorno a sé un grande senso di responsabilità. Le sue prime partecipazioni a tornei del circuito ITF risalgono al 2011 e nel 2013 conquista la prima finale in carriera a Roma.

Il momento più difficile è stato sicuramente quello per entrare in Top 100. Jas ha passato molti momenti no, dettati da eliminazioni ai primi round e insuccessi. Nel 2019, per il terzo anno consecutivo, perde all’esordio alle qualificazioni degli Australian Open, ma alla fine arriva il suo momento. Dopo anni di digiuno per il tennis femminile, una tennista italiana rompe il muro ed entra a far parte delle migliori cento del mondo.

Era dai tempi di Camila Giorgi che non accadeva. La 24enne toscana è la seconda tennista a riuscirci in più di 12 anni e lo ha fatto grazie al suo carattere forte e tenace, che lo ha sempre contraddistinta. Quel carattere che l’ha portata oggi a rientrare non solo nella top 10, ma addirittura tra le migliori cinque giocatrici del mondo.

Jasmine non è solo questo: nel 2024, la toscana ha avuto modo di giocare la sua prima finale Slam a Parigi al Roland Garros. Il risultato, seppur non come sperato, l’ha fatta crescere e neanche un mese dopo, si è presentata sul centrale di Wimbledon per affrontare la sua seconda finale Slam consecutiva, ma questa volta nel torneo più prestigioso al mondo.

Per una bambina che sognava di diventare un giorno una tennista professionista, questo è stato sicuramente uno dei riconoscimenti più grandi, al di là del risultato finale. Perché nella vita si vince e si perde, ma soprattutto si impara. E Jasmine nel corso degli anni ha imparato il valore della sconfitta, il valore del sacrificio, il valore di poter contare sulle proprie forze per raggiungere la vetta.

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