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Rassegna Stampa – Sinner stapperà il suo 2025 contro Popyrin e Zverev lo incorona

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Sinner apre il 2025 con Popyrin (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport Stadio)

Il conto alla rovescia verso il 2025 avanza, e finalmente conosciamo la data della prima apparizione di Jannik Sinner nella nuova stagione. Sebbene non si tratti di un debutto ufficiale, martedì 7 gennaio nella cornice della Rod Laver Arena di Melbourne, il numero 1 del mondo sfiderà Alexei Popyrin in un match d’esibizione. L’incontro contro il numero 24 del ranking ATP è previsto alle 6 del mattino italiane e sarà parte dell’Australian Open Opening Week, settimana di eventi e sfide benefiche che anticipano il primo Major stagionale. Durante questa settimana, che coincide con le qualificazioni del torneo, alcuni dei grandi protagonisti del circuito, incluso Sinner, scenderanno in campo per supportare cause benefiche. Tra questi spicca anche Carlos Alcaraz, impegnato in due incontri: contro Alex de Minaur l’8 gennaio e contro Popyrin il 10 gennaio. Anche Novak Djokovic parteciperà, con due match in programma nella serata australiana di giovedì 9 gennaio in occasione di quella che è stata ribattezzata “A night with Novak”. Per quanto riguarda Sinner, il secondo appuntamento sarà venerdì 10 gennaio alle 9 italiane. L’allievo del duo Vagnozzi/Cahlll disputerà un altro incontro d’esibizione, questa volta contro un avversario ancora da definire. Formula vincente non si cambia, ed è probabilmente questo il ragionamento dietro la strategia di Jannik Sinner per la nuova stagione. Proprio come l’anno scorso, il campione altoatesino ha deciso di non partecipare a tornei di preparazione in vista dell’Australian Open, limitandosi ai due match di rodaggio della settimana precedente. La scelta non è casuale: Sinner punta a sfruttare al massimo la preparazione invernale, prolungandola il più possibile. Questo approccio gli permette di dedicare maggiore tempo e attenzione ai dettagli tecnici e fisici, un lusso che diventa sempre più difficile concedersi una volta iniziata la stagione agonistica. A Dubai la preparazione prosegue senza intoppi, con Jannik affiancato dal team al completo. Dopo averlo visto all’opera con Karen Khachanov, ieri l’azzurro si è allenato con il francese Alexandre Muller. Tra pochi giorni, Sinner farà ritorno in Italia per trascorrere il Natale a Sesto con la famiglia, come aveva già annunciato dopo la Coppa Davis. Subito dopo, sarà tempo di volare in Australia, dove lo attende atta sfida suggestiva: difendere per la prima volta in carriera un titolo Slam.

E Zverev s’inchina: “Jannik il migliore” (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Mentre tutto il mondo sportivo e il movimento tennistico si chiedono quando arriverà la decisione […] del Tas di Losanna circa il ricorso presentato dalla WADA sulla sentenza di assoluzione di Jannik Sinner nel caso di positività per contaminazione al Clostebol, almeno Jannik vive di certezze. Impegnato in questi giorni negli allenamenti a Dubai in ottica 2025, ha definito la data del ritorno in campo, anche se non in tornei ufficiali. Il numero 1 del mondo sarà di scena il 7 gennaio in un’esibizione a Melbourne Park con l’australiano Alexei Popyrin, quando in Italia saranno le sei del mattino. La partita rientra nel ricco programma di eventi collaterali […] che prepara agli Australian Open, primo Slam di stagione nel quale Sinner dovrà difendere il titolo conquistato nel 2024. L’azzurro sta proseguendo nel lavoro, attentamente seguito dallo staff guidato dai due coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill, con quest’ultimo che è al suo fianco in un momento delicato della preparazione e anche in tale chiave può essere letta la scelta della sede, appunto Dubai, più vicina all’Australia, terra di Cahill. Inutile ribadire quanto sia difficile concentrarsi sugli impegni di campo quando i tempi della decisione di cui sopra si sono allungati in maniera a dir poco scandalosa, cadenzati in questo limbo da dichiarazioni quantomeno contraddittorie dei massimi vertici della WADA. L’azzurro ha già dimostrato di essere più forte anche dei dubbi altrui e di possedere capacità di autocontrollo non comuni. Parole di incondizionata stima sono arrivate al numero 1 del mondo da chi lo segue immediatamente nella classifica Atp, il tedesco Alexander Zverev, in un’intervista rilasciata a Tennis Magazin: «Lo conosco da quando aveva 16 o 17 anni. All’epoca […] si allenava con Riccardo Piatti vicino a Montecarlo. Ogni volta che pioveva, la gente andava li perché lì c’era una sala, per questo ho avuto modo di conoscerlo fin da ragazzino. Jannik merita assolutamente di essere il numero 1 al mondo. Ha vinto due titoli del Grande Slam, tre titoli Masters e le finali Atp. E’ il miglior giocatore del mondo, ha conquistato più titoli». Parole che confermano quanto Alexander aveva già fatto capire nelle ultime settimane della stagione ormai alle spalle, dicendo di volersi allenare duramente per raggiungere il livello di Sinner nei tornei dello Slam. Nella stessa intervista l’attuale numero 2 del mondo ha anche ricordato di aver giocato nel 2024 il suo miglior Wimbledon di sempre, purtroppo interrotto a livello di ottavi di finale a causa di problemi fisici nella sfida contro Taylor Fritz che lo aveva visto salire due set a zero. In materia di Slam è già tempo di pensare agli Australian Open. Sarà della partita, dopo un’assenza di tre stagioni a dir poco travagliate, con la squalifica per doping a 4 anni poi ridotta a 9 mesi, l’ex n. 1 del mondo Simona Halep. Alla rumena è stata data una wild card per le qualificazioni: «Ho lavorato duramente per prepararmi per la stagione 2025, gli Australian Open mi hanno regalato alcuni dei momenti migliori della mia carriera, quindi non vedo l’ora di tornare a Melbourne e giocare davanti ai tifosi australiani». Ora Halep è n. 877 Wta.

Voilla’ Van Assche. C’è un po’ d’Italia (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Non sono in gara talenti azzurri in questa edizione, ma c’è comunque un po’ d’Italia che sorride dopo la giornata inaugurale delle Next Gen Atp Finals a Gedda. Nel match che ha aperto la rassegna dedicata ai migliori Under 20 del tour […], infatti, sui campi della King Abdullah Sports City ha colto un successo contro pronostico Luca Van Assche […] imponendosi in quattro parziali sul cinese Shang Juncheng […], incapace di sfruttare un break di svantaggio nel quarto set. Il 20enne francese di madre bergamasca (in famiglia si tifa Atalanta) ha uno staff di marca tricolore, con Vincenzo Santopadre coach, affiancato dal preparatore atletico Roberto Vavassori e il mental trainer Stefano Massari, ai quali si è recentemente aggiunto Paolo Cannova. Van Assche, reduce da due settimane di preparazione a Dubai […], oggi va a caccia del bis nel Gruppo Rosso affrontando lo statunitense Alex Michelsen (n.40), che ha fatto suo in rimonta il derby con il connazionale Nishesh Basavareddy. A tenere alta la bandiera a stelle e strisce ha pensato anche Learner Tien (n.122), capace nel Gruppo Blu di sgambettare Jakub Mensile (n.45): non sono bastati 24 ace e l’84% di punti con la prima al ceco contro il mancino di origini vietnamite, saldo di nervi nell’aggiudicarsi tre tie-break annullando anche un match-point in quello decisivo del 50 set. Esito a sorpresa anche nell’altra sfida del girone, con il 18enne brasiliano Joao Fonseca (n.145), il più giovane tra gli otto protagonisti, a prevalere in 5 set sul francese Arthur Fils, finalista 12 mesi fa e sulla carta principale favorito in virtù della 20a posizione mondiale. All’insegna della linea verdissima e improntata al futuro è anche la wild card per le qualificazioni degli Australian Open assegnata al figlio d’arte Cruz Hewitt, 16 anni compiuti da una settimana: proverà a diventare il più giovane ad approdare al tabellone principale a Melbourne dopo papà Lleyton, che nel 1997 riuscì in tale impresa a 15 anni e 323 giorni.

Nord Tennis-Circoletto Rosso (Silvia Campanella, Tuttosport)

Sarà un weekend di gare, ma soprattutto di splendida inclusione, quello che in queste ore stanno preparando insieme i responsabili del Circoletto Rosso Tennis Club e del Nord Tennis della città di Torino. Sabato e domenica, infatti, la terra rossa dei due circoli ospiterà due tornei nazionali giovanili, riconosciuti rispettivamente dalla Federazione e da Special Olympics: per il primo sono attesi 200 atleti, per il secondo 50 atleti con disabilità intellettivo relazionale. Tutti, in arrivo dall’Italia intera. Ma la vera bellezza dì questa due giorni è un’altra: è, infatti, previsto un terzo tabellone, in cui i primi e i secondi si uniscono in coppie pronte a condividere non solo la sfida sulla terra rossa, ma anche tanti momenti di socialità fuori dal campo. Che poi avranno una continuità durante l’intesa stagione sportiva. Potere dello sport, attenzione da parte del Circoletto Rosso e Nord Tennis che certo non sono nuovi a iniziative di questi genere: i due circoli, infatti, da tempo mettono a disposizione la propria struttura per ospitare i tornei targati Special Olympics e, parallelamente, da anni organizza campi estivi ideali anche per ragazzi con disabilità intellettivo relazionali, grazie alla collaborazione con l’Associazione di Idee Onlus di Torino della responsabile Beatrice Anselmi. Occasioni in cui, alle attività specifiche per questi ragazzi, si uniscono momenti di gioco e condivisione globali, strumenti efficaci e di reciproca crescita. Il triplo torneo in programma questo weekend avrà, dunque, due palcoscenici d’eccezione e tanti sostenitori che hanno voluto mettersi in prima fila a sostegno di questo prezioso momento fatto di sport e inclusione. «AI nostro fianco si è formata una vera e propria squadra – spiega Eliana Segati, consigliere del Circoletto Rosso -:tra i suoi componenti c’è la Regione Piemonte, che ha inserito questa manifestazione in quelle finanziate e copre il 50% dei costi garantendo ospitalità, premi e vitto gratuiti per gli atleti con disabilità intellettivo relazionali, ma anche il negozio Go4Tennis di corso Siracusa, a Torino, che ha messo a disposizione i premi in buoni spesa e attrezzature sportive, e il centro salute di innovazione ed eccellenza in fisioterapia “Top Physio” di via Niccolini, sempre a Torino, che ha messo a disposizione alcuni trattamenti a titolo gratuito». Insomma, un vero e proprio lavoro di squadra che garantirà a tutti i 250 giovani atleti attesi in città l’opportunità di vivere una due giorni che lascerà loro, certo, la gioia per una vittoria o l’amarezza per una sconfitta, ma soprattutto li arricchirà da un punto di vista umano, quel loro piccolo, grande mondo fatto di relazioni, conoscenza reciproca e condivisione con altri atleti in arrivo da tutta Italia. Un lavoro di squadra che esiste anche tra i due circoli che, oltre ogni campanilismo, si sono uniti per creare il giusto palcoscenico per un evento mai visto prima in città. Che è già diventato il miglior modo per chiudere l’anno solare e, tra un dritto e un rovescio, condividere anche gli auguri di Natale.

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